ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: TURCO TANCREDI
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07959
presentato da
TURCO Tancredi
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   TURCO, ROSTELLATO, RIZZETTO, PRODANI, MUCCI, BECHIS, BALDASSARRE e BARBANTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   due motovedette della guardia costiera, riporta la stampa nazionale, hanno intercettato e soccorso un'imbarcazione, con 106 persone a bordo, che si trovava a circa 110 miglia da Lampedusa e che aveva dato l'allarme al Centro nazionale di soccorso della guardia costiera di Roma per mezzo di un telefono satellitare nel pomeriggio di domenica 8 febbraio 2015;
   sul barcone, soccorso dalle unità della guardia costiera, CP 302 e la CP 305, partite da Lampedusa, sono state rinvenute anche 7 persone decedute;
   le condizioni metereologiche proibitive, tuttavia, con mare forza 8 e onde alte 9 metri hanno dapprima reso difficoltose le operazioni di soccorso e trasbordo dei migranti, e successivamente hanno impedito un celere rientro verso le coste italiane causando così, unitamente alle temperature particolarmente basse, il decesso per ipotermia, di ulteriori 22 naufraghi, già tratti in salvo sulle motovedette;
   nelle ore successive, i mezzi della guardia costiera, dopo aver appositamente dirottato in zona anche un mercantile, hanno soccorso altre due imbarcazioni ormai alla deriva nel canale di Sicilia;
   questi due gommoni si trovavano al largo della Libia nella stessa zona dove è stato soccorso l'altro barcone, complessivamente sono state salvate nove persone, ma non si può escludere che ci siano dei dispersi in mare, poiché, a quanto dicono i superstiti, le persone presenti sulle imbarcazioni sarebbero state molte di più;
   alcuni dei migranti salvati riferiscono, infatti, che oltre ai due gommoni trovati pressochè vuoti, ce n'erano altri due, dunque quattro in tutto, Secondo i racconti un terzo sarebbe affondato con tutto il suo carico di migranti, ed il quarto sarebbe quello che è stato soccorso per primo; in totale sarebbero partiti circa 420 migranti dalla Libia;
   se complessivamente sono stati soccorsi poco più di un centinaio di migranti, compresi i deceduti di cui si ha certezza, secondo queste testimonianze, ci potrebbero essere oltre 300 morti ulteriori;
   a parere dell'interrogante risulta ormai evidente che sia necessario un intervento normativo volto a modificare in modo sostanziale la legislazione che governa la politica delle migrazioni, di modo da poter garantire ai migranti i diritti primari ed evitare che sempre più spesso si verifichino episodi quale quello descritto;
   le norme contenute nel regolamento Dublino III, n. 604 del 2003, non sono più in grado di affrontare le attuali criticità, dovute alla forte spinta migratoria che si rivolge verso l'Unione europea attraverso le coste meridionali dell'Italia;
   per quanto il condivisibile obiettivo del legislatore europeo fosse quello di evitare che i migranti richiedenti asilo venissero rimbalzati da un Paese europeo all'altro senza definire la loro situazione, il meccanismo contenuto nel regolamento citato impedisce agli immigrati, qualora questi vengano identificati in Italia, di lasciare il nostro Paese;
   tale normativa, se calata nella situazione emergenziale odierna dove si assiste ad un crescendo di profughi provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente, finisce per imporre un eccessivo onere a carico esclusivo del primo punto di approdo, l'Italia nella fattispecie;
   potrebbe essere, quindi, risolutivo affrontare su più fronti la questione, attraverso un approccio europeo integrato che coinvolga, da un lato, l'adeguamento normativo dei regolamenti comunitari sul fenomeno migratorio e dall'altro un più ampio impegno di Frontex volto ad incrementare la partecipazione dei Paesi europei al programma di pattugliamento aero-navale del mar Mediterraneo, «Triton», che in assenza di un'azione europea unitaria rischia di rivelarsi, altrimenti, inconcludente –:
   se e quali misure intenda adottare in merito alla necessità di fronteggiare la crescente pressione migratoria di profughi provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente diretti verso le coste siciliane e conseguentemente verso l'Italia e l'Europa;
   se ritenga che le operazioni di pattugliamento aero-navale e di soccorso in mare del programma di pattugliamento europeo del mar Mediterraneo, «Triton», siano adeguante in riferimento ai flussi migratori che coinvolgono le coste meridionali italiane;
   se sia intenzionato a sollecitare l'apertura di una più approfondita discussione in seno all'agenzia europea Frontex al fine d'incrementare la partecipazione dei Paesi europei al programma «Triton» tale da configurare un'azione europea unitaria;
   se disponga di o se sia in grado, comunque, di fornire dati statistici aggiornati relativamente sia al numero di migranti che sono stati soccorsi nel mar Mediterraneo, sia di quanti decessi di migranti siano stati registrati nel corso degli ultimi cinque anni;
   se il Governo ritenga opportuno valutare la possibilità di promuovere una revisione del regolamento comunitario Dublino III n. 604 del 2003;
   se disponga di o se sia in grado, comunque, di fornire dati statistici aggiornati in relazione ai procedimenti penali a carico dei componenti delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani dei migranti nel mar Mediterraneo in particolare quante denunce siano state presentate nei loro confronti e quanti procedimenti penali siano stati radicati, quanti procedimenti siano stati invece definiti con l'archiviazione, quanti quelli definiti con riti alternativi al dibattimento, quante condanne in totale siano state comminate, quanti siano i procedimenti attualmente pendenti e quanti quelli sopravvenuti nel corso degli ultimi 5 anni. (4-07959)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

migrante

migrazione