ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07955

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07955
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   NICCHI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   Poste italiane spa è una società per azioni il cui capitale è posseduto al 100 per cento dal Ministero dello sviluppo economico;
   Poste Italiane spa ha reso noto nel dicembre 2014 il proprio piano industriale che prevede la chiusura di 450 uffici postali e riduzioni di orari e giorni di apertura per altri 600 uffici postali sull'intero territorio nazionale;
   Poste italiane spa è una azienda pubblica con un bilancio che nel 2013 faceva registrare utili poco superiori ad 1 miliardo di euro;
   Poste italiane spa ha reso noto nel piano industriale l'intenzione di quotarsi in borsa e di procedere alla vendita del 40 per cento del proprio capitale nel corso dell'anno 2015; si apprende da fonti giornalistiche (La Nazione del 5 febbraio 2015) che la Toscana è una delle regioni più colpite dai tagli annunciati a Poste Italiane sull'intero territorio nazionale;
   il piano regionale di Poste Italiane spa prevede la chiusura di 63 uffici e la riduzione di orario (settimanale o, in alcuni casi, per alcuni mesi dell'anno) di altri 37 sportelli;
   a Grosseto dovrebbero chiudere 10 uffici e 6 ad aperture ridotte, a Lucca rispettivamente 9 e 6, a Pisa 11 e 4, a Firenze 8 e 6;
   le chiusure interesseranno anche gli uffici di molti piccoli centri della Maremma dove abitano la maggior parte di anziani: Pereta, Santa Caterina, Selva, Montorgiali, Ravi nel comune di Gavorrano (in cui la percentuale degli abitanti anziani è dell'85 per cento); mentre si avrà una riduzione dell'orario a Montiano, Pontieri, Roccalbegna, Vallerona, Valpiana, Punta Ala;
   le chiusure dovrebbero entrare a regime entro 60 giorni;
   la diminuzione degli orari di tutti questi uffici, comporterà un notevole disagio per i cittadini residenti, in modo particolare per la popolazione anziana, disabile, con problemi motori e priva di automezzi;
   verrà a mancare uno dei pochi servizi pubblici presenti sul territorio, mancanza che non sarà risolta con l'implementazione di servizi digitali via internet, tenuto conto dalle note carenze del nostro Paese nello sviluppo delle infrastrutture internet e della banda larga in tutto il territorio nazionale, condizione fondamentale per l'accesso ai servizi digitali;
   non risulta che Poste italiane spa abbia effettuato alcun confronto con gli enti locali delle località interessate dalle chiusure di uffici postali –:
   se tale piano industriale sia stato condiviso dal Governo e se abbia una correlazione diretta con quanto disposto nella legge di stabilità per il 2015;
   se il Ministro abbia intenzione di aprire un confronto con Poste Italiane spa per indurre l'azienda erogatrice del «servizio universale» a cessare quella che appare all'interrogante una politica di gestione unilaterale degli uffici postali, erogatori di servizi pubblici, senza il coinvolgimento degli enti locali;
   quali interventi il Ministro ritenga di adottare al fine di limitare i disagi ai cittadini ed evitare l'ulteriore impoverimento di servizi in territori che già ne risentono la carenza;
   se il Ministro intenda verificare che queste scelte non siano fatte in funzione della prevista quotazione azionaria di Poste italiane. (4-07955)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

assetto territoriale

prestazione di servizi