ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07948

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/02/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA DIFESA 12/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07948
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   GIANCARLO GIORDANO, NICCHI e DURANTI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nelle viscere del Monte Petrino, tra i comuni casertani di Carinola e Sessa Aurunca, la NATO realizzò, sul finire degli anni cinquanta, la base militare segreta del «Comando delle forze terrestri alleate del Sud Europa, denominata in codice “Base Proto”»;
   nella base fu realizzato un centro di trasmissioni strategico di controllo che fungeva da «cabina di regia» per le aree del meridione d'Italia in caso di attacco militare nucleare, chimico e batteriologico da parte di forze belliche nemiche;
   la suddetta base venne smobilitata a partire dal 1996 trasferendone le competenze di gestione alla Marina militare italiana che a sua volta, in considerazione del non utilizzo della struttura, ha provveduto ad avviare le procedure per la restituzione all'Agenzia del demanio;
   a seguito del suo completo abbandono sono state realizzate delle occlusioni in materiale cementizio e di eternit/amianto che, tuttavia, non hanno impedito nel tempo la penetrazione di vandali, sciacalli e avventurieri in quanto esistono diverse vie di fuga strumentali ricavate da botole, condotte e imbocchi di tunnel sotterranei;
   al suo interno sono ancora presenti, in un totale stato di abbandono e di pericoloso degrado, computers, impianti e pannelli elettrici ed elettronici, materiale di supporto cinematografico, attrezzature metereologiche, fusti la cui natura è ignota, motori per gli impianti ventilazione, registrando un'alta concentrazione tossica di gas random;
   il suddetto materiale di risulta si trova al primo livello dei diversi bunker interni che, al momento, risultano impenetrabili;
   sull'argomento hanno posto l'attenzione diverse associazioni ambientaliste e culturali della zona le quali hanno realizzato anche un video documentario rintracciabile sulla piattaforma multimediale You Tube, nonché diverse testate giornalistiche come Il Mattino e il sito on line del Corriere della Sera «Corriere.it» che hanno realizzato il 10 aprile 2013 e il 10 febbraio 2015 dei servizi in merito;
   nell'aprile del 2013 i Carabinieri della locale Compagnia, comandata dal capitano Lorenzo Iacobone, in collaborazione con i colleghi del Noe di Caserta, con personale dell'Arpac e sotto la supervisione dell'ingegnere forense Marco Bertone, hanno rinvenuto nell'adiacente cava di marmo «Petrinum» due discariche abusive di rifiuti speciali di circa 30.000 metri cubi tra cui il famigerato «Eternit» –:
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, intendano chiarire:
    se sia stata formalmente definita la procedura di trasferimento di competenze dalla Marina militare italiana all'Agenzia del demanio;
    se esistano dei referti ufficiali dell'ASL competente, dell'ARPAC di Caserta e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare circa lo stato dei luoghi, con i relativi rischi di inquinamento ambientale relativi all'aria, ai terreni e alle falde acquifere, e in caso contrario se si sia provveduto a realizzare delle analisi aggiornate;
    se siano state realizzate delle bonifiche dell'area non limitate alla sola pulizia periodica, come da dichiarazioni della Marina militare italiana, ma caratterizzate da un più profondo e definitivo intervento di risanamento;
    se nel frattempo si sia provveduto, da parte delle autorità competenti, a garantire una completa impenetrabilità dell'area inquinata, con la sistemazione funzionale di tutti i potenziali punti di accesso per la definitiva messa in sicurezza del sito.
(4-07948)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

zona inquinata

trasferimento di competenze