ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07934

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 12/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07934
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   GAGNARLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   la normativa nazionale in materia di pignoramento prevede la possibilità di confiscare, oltre a beni mobili e immobili, anche gli animali domestici, considerati a tutti gli effetti una «res» e quindi un bene pignorabile nel caso di debiti con lo Stato;
   in Italia i pignoramenti di animali domestici ammontano a 5.500 l'anno e in base alle ultime stime, alla fine di dicembre 2014 hanno raggiunto quota 52.606, ovvero l'11,6 per cento in più rispetto al 2013;
   la norma in vigore, ad avviso dell'interrogante, contrasta con quanto portato avanti ed ottenuto in questi anni per il riconoscimento degli animali quali esseri senzienti (Convenzione di Strasburgo e al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea), dei loro diritti, nonché per la tutela del loro benessere, inoltre, non tiene neanche in considerazione il legame affettivo che si instaura tra animale e uomo, un legame che va decisamente al di la del valore economico dell'animale;
   nelle scorse settimane è stata lanciata una petizione sul sito Change.org per far sì che la normativa italiana venga modificata e che gli animali domestici siano a tutti gli effetti considerati beni affettivi: l'articolo 514 del codice di procedura civile vieta il pignoramento dei beni che hanno valore affettivo, come la fede nuziale oppure oggetti di culto, il cui sequestro potrebbe causare squilibri psicologici sul possessore, ma lo stesso codice non si esprime riguardo il sequestro di un animale domestico che da anni vive insieme al suo proprietario;
   la stessa legge sugli animali da affezione, n. 281 del 1991, condanna qualsiasi atto di crudeltà contro gli animali da compagnia o di affezione, nonché lesivo del rapporto tra animale e uomo, e il pignoramento di un animale domestico è a tutti gli effetti una violenza, sull'uomo ma anche sullo stesso animale che viene sradicato dal suo ambiente per essere destinato in apposite strutture in attesa di una improbabile vendita all'asta;
   il divieto di sequestro per gli animali domestici non sarebbe un fatto inedito: in Austria e in Germania è già stato stabilito per legge che gli animali non sono cose e quindi non sono pignorabili;
   nel nostro Paese sono circa 25 milioni gli italiani che possiedono una animale domestico e che sono potenzialmente a rischio di pignoramento –:
   se, in base a quanto esposto in premessa ed alle proprie competenze, non ritenga opportuno promuovere una revisione della normativa italiana in materia di pignoramento, considerando gli animali quali beni affettivi per l'uomo e tutelando i diritti degli animali in quanto esseri senzienti. (4-07934)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

animale domestico

sequestro di beni

benessere degli animali