ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07909

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINELLI MIRIAM
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LACQUANITI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 20/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07909
presentato da
COMINELLI Miriam
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   COMINELLI e LACQUANITI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il caso della Selca di Berzo Demo in Valle Camonica (Brescia) con la pesante eredità di 23mila tonnellate di rifiuti avvelenati, provenienti dall'Australia è una piaga del territorio bresciano a tutt'oggi ancora da sanare. Si tratta di un gravissimo caso di inquinamento ambientale con il concreto rischio di contaminazione della falda acquifera, considerando il fatto che a pochi metri sotto il sito abbandonati scorre il fiume Oglio, affluente del Po, terminale delle infiltrazioni;
   come denunciato il 9 febbraio 2015 dalle pagine del Corriere della Sera, in un articolo a firma Claudio De Frate i rifiuti contaminati sono arrivati dall'Australia fino a Berzo Demo, piccolo comune sulle montagne di Brescia perché la Selca avrebbe dovuto renderli inoffensivi. Ma poiché l'azienda è fallita le 23mila tonnellate dal 2011 sono lì esposte alle intemperie e hanno cominciato a contaminare il ciclo dell'acqua;
   nonostante sulla questione si sia chiusa un'inchiesta a dicembre dalla procura di Brescia con la richiesta di rinvio a giudizio di cinque persone per reati fallimentari e ambientali, tutti ex dirigenti ed ex titolari della Selca e sullo stesso caso di Berzo Demo si sia interessata anche la commissione parlamentare antimafia che lo inserisce tra le questioni più scottanti e pericolose, assieme alla «terra dei fuochi». Nel maggio 2011 l'allora comandante dei carabinieri di Brescia Marco Turchi viene ascoltato dalla commissione parlamentare per fare il punto della situazione, anche l'Arpa Lombardia installa apparecchiature per tenere sotto controllo fuoriuscite di sostanze pericolose e purtroppo le previsioni negative si avverano. Secondo le dichiarazione rilasciate al Corriere dal Sindaco di Berzo Demo Giovanni Battista Bernardi «In alcuni pozzetti poco a valle della fabbrica gli strumenti hanno già segnalato la presenza di fluoruri provenienti dalla Selca»;
   sul fronte della bonifica del territorio sempre stando alle dichiarazioni del sindaco «Dalla Regione arriveranno 240 mila euro per la messa in sicurezza dei rifiuti. Ma al massimo si potranno installare dei teloni di copertura; l'intera rimozione costerà milioni di euro. Abbiamo chiesto al curatore fallimentare, che ci risulta abbia già incassato 9 milioni dalla vendita di beni della Selca, di intervenire, ma non abbiamo ottenuto risposta»;
   il caso della Selca, oltre ad essere stato oggetto di servizi televisivi e numerosi articoli giornalistici è stato segnalato in altre interrogazioni parlamentari;
   vista l'urgenza e la gravità della situazione, per scongiurare rischi alla salute dei cittadini e dell'ambiente, anche ai fini di valutare l'effettivo impatto e la rilevanza del possibile inquinamento in atto derivante dall'abbandono degli stabilimenti dell'ex Selca, se non intenda disporre un'ispezione del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente nell'area interessata. (4-07909)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

rifiuti

inchiesta giudiziaria