ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07907

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07907
presentato da
FORMISANO Aniello
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   FORMISANO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il Ministero dello sviluppo economico ha ritenuto di dare continuità all'attuazione della disciplina relativa ai Contratti di sviluppo, come riformata dal decreto 14 febbraio 2014, adeguando e integrando i regimi di aiuti ivi previsti alle disposizioni stabilite dal regolamento n. 651 del 2014, valide per il periodo 2014-2020 con il decreto ministeriale del 9 dicembre 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 23 del 29 gennaio 2015;
   il contratto di sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere finanziando programmi di sviluppo nel settore industriale, turistico oppure per la tutela ambientale;
   il programma di sviluppo è composto da uno o più progetti di investimento ed eventuali progetti di ricerca sviluppo e innovazione inoltre può comprendere la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico, richiedendo un investimento minimo compreso tra 7,5 e 20 milioni di euro, in base al settore di attività;
   il contratto di sviluppo si applica nelle aree previste dalla Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale e nel resto del territorio nazionale nel caso di investimenti proposti da piccole e medie imprese o di programmi per la tutela ambientale e prevede agevolazioni sotto forma di contributo a fondo perduto in conto impianti, contributo a fondo perduto alla spesa, finanziamento agevolato e contributo in conto interessi;
   la domanda delle imprese deve essere presentata a Invitalia, Agenzia preposta e controllata dal Ministero stesso, che valuta i progetti ed eroga le agevolazioni e deve essere presentata, a pena di invalidità, secondo le modalità indicate a partire dalla data di apertura dei termini di presentazione che sarà fissata con decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese;
   al comma 1 dell'articolo 34 (Disposizioni transitorie) del succitato decreto ministeriale, è previsto che alla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, tutte le istanze ricevute dall'Agenzia decadono ad eccezione delle istanze: alle quali risulta applicabile il decreto interministeriale 24 settembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 24 dicembre 2010, n. 300 e per le quali al soggetto proponente sia stato richiesto dall'Agenzia l'invio della proposta definitiva di contratto di sviluppo di cui all'articolo 8 dello stesso decreto o alle quali risulta applicabile il decreto ministeriale 14 febbraio 2014 citato nelle premesse e per le quali l'Agenzia abbia già comunicato al soggetto proponente gli esiti positivi dell'attività istruttoria di cui all'articolo 9, commi 4 e 6, dello stesso decreto, oppure che prevedono investimenti integralmente ricadenti in territori oggetto di accordi, stipulati dal Ministero, per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti produttivi o di rilevanti complessi aziendali;
   per le istanze non decadute ai sensi del comma 1 dell'articolo 34, si applicano le disposizioni di cui al predetto decreto ad eccezione di quelle di cui all'articolo 9, comma 6, e fermo restando le ulteriori attività istruttorie che si rendessero necessarie per valutare la compatibilità del programmi con le disposizioni di cui al succitato decreto;
   le lettere a) e b) del comma 6 dell'articolo 9 del decreto ministeriale del 9 dicembre 2014, prevedono che la conclusione dell'attività istruttoria con esito positivo è subordinata al riscontro da parte dell'Agenzia, anche attraverso la fase di negoziazione, della sussistenza di almeno una delle seguenti condizioni:
    a) per i programmi di cui agli articoli 5 e 7:
     1) ubicazione del programma in un'area in cui il Sistema locale del lavoro (SLL) registra, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, un tasso di disoccupazione superiore a quello medio della macro area di riferimento costituita, a seconda della suddetta ubicazione, dalle regioni del Mezzogiorno o dalle restanti regioni del Paese;
     2) previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate nell'ambito del programma;
     3) idoneità del programma di realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta ed allargata;
    b) per i programmi di cui all'articolo 5:
     1) rilevante presenza dell'impresa sui mercati esteri;
     2) presenza di investimenti che determinano rilevanti innovazioni di prodotto, del processo produttivo, dell'organizzazione aziendale e/o nelle modalità di commercializzazione dei prodotti, con particolare riferimento a quelli conformi agli ambiti tematici dell'Agenda digitale italiana;
   fino ad oggi il processo attuativo dei contratti di sviluppo ha risentito, oltre che della lentezza della definizione del quadro normativo, anche della tardiva e frammentata assegnazione delle risorse riconducibili a più linee di finanziamento, con la conseguenza di una gestione che di fatto si è articolata in tante sub-gestioni, diverse per localizzazione, tipologia di programmi ammissibili e criteri di valutazione;
   infatti, a più di 6 anni di distanza dalla comparsa nell'ordinamento giuridico di questi tipi di contratti, è stato possibile solo valutare le procedure poste in essere per concedere agevolazioni finanziarie, e non anche, i risultati conseguiti in termini di attrazione degli investimenti e realizzazione di progetti di sviluppo di impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, dal momento che nel 2013 sono stati sottoscritti solo 5 contratti e 10 nel 2014;
   risulterebbe all'interrogante che le risorse attualmente disponibili a copertura finanziaria per i Contratti di sviluppo ammontino ad euro 1.611.760.000, di cui euro 546.660.000 afferenti alla programmazione comunitaria e euro 1.065.000.000 di risorse nazionali aggiuntive, e di questi risultano ammessi finanziamenti complessivamente pari a 685 milioni, di cui solo 17 sono pervenuti nella disponibilità dei beneficiari riferiti a 3 iniziative;
   con deliberazione n. 24/2014/G, la Corte dei Conti, sezione centrale di controllo, ha approvato la relazione concernente «La gestione dei contratti di sviluppo» e nelle conclusioni e raccomandazioni ha osservato: «Pur considerando, dunque, che le politiche di sviluppo del Paese meritano un'impostazione diversa da quella che ha fatto da sfondo allo strumento in esame – la cui attuazione non è stata supportata né da un adeguato impianto organizzativo, né dall'esatta valutazione del quadro finanziario – è indubbio che sussistano margini di miglioramento per un recupero delle opportunità offerte dalle risorse attualmente disponibili»;
   le indicazioni di miglioramento pervenute dalla relazione della Corte dei conti si sono concentrate su tre assi di criticità: il primo in riferimento alla generalizzata possibilità di presentare domande di finanziamento pur in assenza di una copertura finanziaria certa, il secondo relativo alla lentezza dell'azione del Ministero e del soggetto gestore una volta resesi disponibile le risorse, il terzo attinente le procedure che, nonostante i segnali positivi introdotti dal decreto ministeriale 14 febbraio 2014, evidenzia al Ministero la necessità di metodologie che garantiscano sempre più la razionalizzazione della materia in oggetto;
   un esempio delle zone ad alta criticità in merito ai contratti di sviluppo è senz'altro la zona della provincia di Frosinone, Anagni e Fiuggi, per la quale, in data 2 agosto 2013 era stato siglato un accordo di programma per il rilancio del sistema locale del lavoro, finalizzato alla salvaguardia e consolidamento delle imprese del territorio e all'attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, la poca comunicazione tra Ministero, regione Lazio e organizzazioni sindacali ha esacerbato gli animi e distrutto economie potenzialmente appetibili per investitori stranieri e non –:
   se il Ministro interrogato non intenda attuare tutte le politiche possibili affinché i tempi previsti per il decreto del direttore generale siano i più brevi pronosticabili;
   se il Ministro interrogato non intenda porre in essere atti affinché Invitalia (l'Agenzia) rispetti i tempi previsti dal succitato decreto nella verifica e attuazione delle istanze che perverranno, dando modo agli investitori esteri e non, di poter ottimizzare eventuali investimenti in Italia.
   (4-07907)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

investimento

progetto di ricerca