ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07876

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07876
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Martedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

   SCOTTO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con la delibera n. 1734 del 31 dicembre 2014 dell'Asl di Caserta è stato ufficialmente proposto lo smantellamento dell'unità operativa di salute mentale dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta;
   si tratta di un'unità operativa che si occupa di servizi psichiatrici di diagnosi e cura, soprattutto in regime di trattamento sanitario obbligatorio, acuzie e ricoveri psichiatrici urgenti;
   tale unità si occupa, peraltro, di assistere pazienti provenienti da tutta l'area nord della provincia casertana: da Marcianise a Maddaloni, da Santa Maria a Vico a San Felice a Cancello, da Piedimonte Matese a Santa Maria Capua Vetere e Capua, il bacino di utenza di tale Unità copre larga parte della provincia;
   è da considerare, inoltre, che trattandosi dell'unico ospedale ad alta specializzazione del casertano, l'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano è l'unica struttura in grado di trattare determinati casi e riceve, dunque, anche pazienti provenienti da altre province;
   la qualità assistenziale offerta dal personale infermieristico e medico è rinomatamente molto alta, aspetto da non sottovalutare in una regione, come la Campania, che negli ultimi anni ha sistematicamente detenuto i principali record negativi nazionali;
   la motivazione ufficiale addotta alla base della scelta dell'Asl di Caserta è la necessità di operare una spending review in grado di abbattere i costi;
   perciò la scelta dell'Asl è quella di chiudere il reparto e recuperare i dieci posti letto lì presenti smistandone cinque presso il reparto competente dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa (che passerebbe da dieci posti letto disponibili a quindici) e gli altri cinque presso l'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca (con un passaggio, anche lì, dai dieci ai quindici posti letto per ricoveri);
   è del tutto evidente come tale motivazione sia insufficiente a giustificare una scelta così grave: per quanto concerne le spese, infatti, va considerato come il costo maggiore in sanità non sia quello relativo ai posti letto, bensì quello destinato al pagamento del personale, che nel caso in esame è già presente adesso presso i tre servizi psichiatrici di diagnosi e cura della ASL Caserta e dunque non si può tagliare;
   inoltre, se il problema è il costo dell'utilizzo in convenzione degli spazi presso l'ospedale di Caserta vi sono altre modalità possibili per dirimere la questione senza farne pagare lo scotto all'utenza;
   va, poi, preso in considerazione anche il dato secondo cui l'attuale rete dei posti letto previsti dalla regione Campania per l'assistenza psichiatrica conti in tutta la provincia di Caserta solo 30 ricoveri, distribuiti pariteticamente tra Caserta, Aversa e Sessa Aurunca;
   tale cifra è enormemente sottodimensionata rispetto agli standard nazionali, che prevedono un posto letto per ogni 10.000 abitanti: la provincia di Caserta conta circa 900.000 abitanti, dunque vi è, attualmente, una mancanza di ben sessanta posti letto, e una copertura totale solo dello 0,33 per cento dell'utenza potenziale;
   nella delibera si afferma, inoltre, che al taglio si sopperirà con futuri miglioramenti della rete dell'assistenza psichiatrica, senza che però vi siano indicazioni precise e specifiche su tali miglioramenti e sulle modalità che verranno utilizzate per ottenerli;
   la comprovata qualità assistenziale dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano viene già costantemente messa alla prova e compromessa dalle condizioni disastrose in cui versa la struttura: vi è mancanza finanche di suppellettili ordinarie come le sedie necessarie ai pazienti;
   a tale situazione disastrosa non si può reagire limitandosi a chiudere il reparto ed a spostare pazienti come merci in altri ambulatori, poiché li solo vi sono le competenze adeguate per gestire determinate patologie;
   sarebbe allora un investimento serio ed un rilancio del reparto, ampliandolo e rendendolo adeguato agli standard nazionali, la risposta corretta da dare alla problematica in essere;
   i fatti sono narrati, tra l'altro, in articoli di stampa quali quello pubblicato con il titolo «Chiude reparto psichiatria Ospedale San Sebastiano» dal quotidiano online d'informazione «Caserta News» l'11 gennaio 2015 ed in quello pubblicato con il titolo «Caserta, l'Asl chiude la Psichiatria – Il Pd: scelta miope, città danneggiata» dall'edizione online del quotidiano «Corriere del Mezzogiorno» il 9 gennaio 2015 –:
   se non ritenga di dover intervenire affinché nella provincia di Caserta venga rispettato lo standard di un posto letto disponibile ogni 10.000 abitanti;
   se non ritenga di dover verificare che non vi siano sottodimensionamenti di questo tipo anche in altre province campane;
   se tale ridimensionamento dipende dall'attuazione del piano di rientro del disavanzo sanitario in essere in Campania e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere, per il tramite del commissario ad acta, in merito a quanto descritto in premessa. (4-07876)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

psichiatria

personale infermieristico

spese sanitarie