ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07856

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 10/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07856
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Martedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

   MOLTENI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   Poste Italiane ha presentato un piano di riorganizzazione orientato ad una riduzione dei costi e degli sprechi che si traduce in una chiusura indiscriminata di uffici postali e di riduzione degli orari di apertura degli sportelli, contraddicendo, nei fatti, gli impegni che la società a capitale interamente pubblico ha assunto nei confronti dello Stato per l'erogazione del servizio pubblico;
   Poste Italiane riceve, infatti, cospicui contributi statali per erogare uno dei servizi ritenuti essenziali: quello postale, regolato sulla base di un contratto di servizio per garantire il diritto ad un servizio di qualità anche in quelle aree ritenute poco allettanti economicamente da una società privata;
   in netto contrasto con questo principio basilare, in Lombardia si procederà, nei comuni con meno di 5.000 abitanti, alla soppressione di 61 uffici postali e la rimodulazione oraria su due, tre e quattro giorni per altri 121, rinnegando la qualità del servizio che pare evidente può essere garantita partendo da una capillare presenza degli uffici sul territorio e dall'adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste;
   secondo il piano di Poste Italiane, ad aprile 2015 dovrebbero essere chiusi gli uffici di San Lorenzo a Parabiago e di Sant'Ilario Milanese a Nerviano e poi sarà coinvolta anche la frazione di Casone a Marcallo, mentre a Nosate il servizio sarà garantito solo alcuni giorni la settimana;
   la decisione unilaterale della società in primo luogo arrecherà enormi disagi ai cittadini, soprattutto gli anziani, ai quali verrà negata la possibilità di usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette, con la conseguenza di essere costretti a frequenti e difficili spostamenti, e in secondo luogo estirperà anche il ruolo che l'ufficio postale occupa, soprattutto nei piccoli comuni, di presidio in un territorio;
   gli uffici postali nei comuni piccoli o nelle realtà montane, che vivono condizioni generali di servizio già di per sé disagiate, rappresentano un punto di riferimento e la loro chiusura è un problema per tutta la comunità di riferimento. Questo fenomeno sociale non sembra però essere stato considerato dalla società detenuta al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, che gestisce i servizi postali in una condizione di sostanziale monopolio e in un'ottica orientata esclusivamente al guadagno;
   i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante da parte dei titolari di conto corrente postale e l'invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio di scadenze, soprattutto quelle di carattere legale. Pertanto, la chiusura degli uffici e la limitazione degli orari di apertura pongono in serie difficoltà i privati, i turisti e tutto il bacino industriale della provincia –:
   quali azioni il Ministro intenda mettere in atto per far sì che il piano di riorganizzazione di Poste Italiane non si traduca in una violazione dei diritti dei cittadini della provincia di Milano, in particolar modo dei piccoli comuni, che si vedrebbero privati dell'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, così come previsto dall'accordo siglato fra le Poste Italiane spa e lo Stato;
   quali iniziative il Ministro intenda intraprendere per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane spa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la chiusura degli uffici postali nei comuni di Parabiago e Nerviano tenendo conto dell'importanza che, dal punto di vista sociale, occupano questi uffici sul territorio. (4-07856)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di prestazione di servizi

diritto dell'individuo

servizio postale