ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07820

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 05/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07820
presentato da
CAPARINI Davide
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   CAPARINI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   Flavia Capelletti, trentaduenne disabile di Vailate, è in attesa di veder sistemata la sua situazione rispetto al canone Rai, che lei non paga ma che nel frattempo continua ad esserle addebitato. Flavia abita in via Pascoli assieme ad uno zio: stesso domicilio, un solo televisore, ma due stati di famiglia, che per la tv di Stato corrispondono all'obbligo di pagare due abbonamenti;
   «Nel 2009, per la prima volta – racconta Flavia a LaProvinciadiCrema.it il 30 gennaio 2015 – ricevo il bollettino di pagamento del canone a nome mio. Convinta distrattamente che fosse intestato a mio zio sono andata a pagarlo. Dopo qualche giorno ricevo anche il bollettino a nome suo. Allora telefono alla Rai spiegando che io e lui viviamo sotto lo stesso tetto, con un solo televisore, e che quindi dovremmo pagare un solo abbonamento: mi viene detto di fare un'autocertificazione con la richiesta di trasferire il mio abbonamento su quello dello zio. Così spedisco alla Rai una raccomandata. Ad oggi non ho ancora ricevuto una risposta»;
   nel 2010 a Flavia e allo zio arrivano ancora due bollettini e così ogni anno. Flavia paga per lo zio ma non per lei, perché ritiene di non doverlo fare. Nel frattempo arrivano anche le multe di Equitalia (Flavia, in buona fede, fa l'errore di ricevere la prima raccomandata), che oramai superano i 500 euro escluse quelle per gli ultimi due abbonamenti non pagati. «Nel novembre scorso – continua Flavia su LaProvinciadiCrema.it – telefono alla Rai, al numero 199, spendendo 8 euro: mi passano quattro uffici, spiego loro il problema e alla fine mi dicono che sistemeranno tutto ma ancora una volta non cambia nulla»;
   nel frattempo su LaProvinciadiCrema.it il 30 gennaio 2015 si legge: «Paola Cremona, ex dipendente Rai ed amica di Flavia, si interessa del problema. Anche a lei dicono che sarebbe andato tutto a posto ma ancora una volta non succede. Dopo le feste Flavia ritelefona alla Rai e in quel frangente le viene detto che essendo uno solo il domicilio ma due gli stati di famiglia gli abbonamenti da pagare sono altrettanti. “Ho chiesto di disattivare il mio abbonamento e mi hanno detto che non è possibile”, precisa Flavia. “Flavia – spiega Paola Cremona – è una ragazza affetta da tetrapresi spastica a seguito di trauma da parto. Ciò nonostante aiuta le persone con la sua onlus Il Filo Creativo di Flavia, va ai mercatini e ne dona il ricavato in beneficenza. Non è certo una che vuoi fare la furba. Se non ha pagato l'abbonamento è perché la Rai le aveva detto che sarebbe andato tutto a posto. Io stessa mi sono recata agli uffici dell'azienda a Milano per capire che cosa si potesse fare: una prima volta il direttore Roberto Serafini è stato molto gentile, la seconda purtroppo era assente perché malato. Molto meno gentile di lui è stato il funzionario che mi ha risposto che la legge è legge e che gli abbonamenti vanno pagati”» –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intenda adottare per scongiurare quelle che all'interrogante appaiono vessazioni dei contribuenti. (4-07820)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

promozione commerciale

organizzazione senza fini lucrativi

parafiscalita'