ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07814

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PES CATERINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/02/2015
Stato iter:
29/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2016

CONCLUSO IL 29/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07814
presentato da
PES Caterina
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   PES. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da notizie apparse sulla stampa, la società di servizi petroliferi, la «Tgs-Nopec Geophisical Company Asa» con sede ad Asker vicino a Oslo, avrebbe presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un'istanza – valutazione di impatto ambientale – per l'avvio della procedura del permesso di prospezione in mare in un'area che si estende da Capo Argentiera e Alghero fino a Capo Mannu, nell'Oristanese e che coinvolgerebbe ben 11 comuni: Alghero, Villanova Monteleone Bosa, Magomadas, Tresnuraghes, Cuglieri, Narbolia, San Vero Milis, Oristano, Sassari, Stintino, Porto Torres;
   l'obiettivo principale del progetto della società norvegese sarebbe quello di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in un'area marina non ancora esplorata;
   la ricerca degli idrocarburi potrebbe essere effettuata in due fasi: prima in 2D e poi in 3D, ossia utilizzando una tecnica che si basa sulla valutazione di onde riflesse o elastiche che possono essere emesse da un sensore energetico, o da altre sorgenti artificiali;
   per l'acquisizione geofisica nell'area dell'istanza di permesso di prospezione, la società avrebbe previsto l'utilizzo della tecnologia Air-gun, utilizzata per i rilievi sismici marini, il cui impatto sull'ecosistema marino potrebbe essere devastante perché prevede una violenta onda d'urto, provocata da una sorgente energetica ad aria compressa, con intensità variabile fra circa 240 e 260 decibel, ogni quindici secondi per ventiquattro ore al giorno;
   le emissioni acustiche emesse con la suddetta tecnica comporterebbero danni alla fauna marina, con la perdita dell'udito che è una caratteristica morfologica fondamentale per diverse specie ittiche sia per orientarsi, sia per vivere;
   ingenti danni inciderebbero anche su tutto sul settore della pesca che, ancora più di altri, manifesta gli effetti negativi della crisi economica del nostro paese e dell'isola;
   l'area interessata dalla ricerca di idrocarburi dista poche miglia dal Santuario dei cetacei, area protetta tra Sardegna, Corsica e Liguria, considerata di interesse internazionale, ma risultano coinvolte dal progetto anche le aree a protezione speciale dell'Isola dell'Asinara, di Capo Caccia, Capo Conte e della Penisola del Sinis;
   anche le fasi successive la prospezione, il pozzo esplorativo e le trivellazioni, potrebbero costituire ulteriori fonti d'inquinamento ambientale;
   il 23 giugno 2014 la firmataria del presente atto ha depositato un'interrogazione a risposta in Commissione ambiente (atto 5-03055) per un progetto analogo chiesto dalla «Schlumberger Oifield Services», che in data 7 novembre 2014 ha avuto il parere negativo dalla Commissione valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, poiché l'area di prospezione è collocata all'interno della zona marina «E» di protezione ecologica, delimitata con il decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 2011, n. 209;
   nell'isola è forte l'opposizione a progetti «offshore» sia da parte di alcuni comitati cittadini che da parte di numerose associazioni ambientalisti, per i possibili danni che potrebbero creare all'ecosistema della costa occidentale della Sardegna –:
   se il Ministro possa rendere noto e chiarire il risultato dello studio d'impatto ambientale presentato dalla «Tgs-Nopec Geophisical Company Asa»;
   quali provvedimenti cautelativi intenda mettere in atto per scongiurare che da queste operazioni di prospezione delle coste vicine alla Sardegna derivino danni per la salute dei cittadini, della flora, della fauna e dell'ambiente;
   se, anche per la suddetta zona di prospezione, possa essere applicato il principio di precauzione e possano essere adottate le stesse misure cautelative contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 2011, n. 209, poiché essa è situata a poche miglia dal Santuario dei Cetacei e da alcune aree marine protette e, quindi, va considerata «area di protezione ecologica». (4-07814)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 616
4-07814
presentata da
PES Caterina

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in oggetto, relativa all'esito dello studio di impatto ambientale presentato dalla società Tgs-Nopec geophisical company asa per le operazioni di prospezione delle coste vicine alla Sardegna, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale, si rappresenta quanto segue.
  Al riguardo, preliminarmente, si evidenzia che la verifica dell'impatto ambientale analizza tutte le componenti interessate dal progetto: la valutazione deve comprendere gli effetti sulle componenti dell'ambiente potenzialmente soggette ad un impatto del progetto proposto, con particolare riferimento alla popolazione, all'uso del suolo, alla fauna e alla flora, al suolo, all'acqua, all'aria, ai fattori climatici, ai beni materiali, compreso il patrimonio architettonico e archeologico, al paesaggio e all'interazione tra questi vari fattori.
  Si segnala altresì che, nell'ambito delle procedure di valutazione di impatto ambientale, la normativa, nazionale e comunitaria, prevede una fase di consultazione del pubblico che assicura la possibilità ad enti locali, associazioni e privati cittadini di esprimere le proprie osservazioni in merito al progetto.
  Ad ogni modo, in merito alla procedura di valutazione di impatto ambientale all'interno dell’iter autorizzativo, si ricorda che il Ministero dell'ambiente è l'autorità competente a svolgere le procedure di valutazione di impatto ambientale, mentre l'autorizzazione finale alla costruzione e all'esercizio di determinati impianti spetta al Ministero dello sviluppo economico, preposto alla finale valutazione comparativa dei diversi interessi pubblici coinvolti dalla realizzazione di determinati progetti, comprese le vocazioni territoriali e i modelli di sviluppo di volta in volta da promuovere.
  Tanto premesso, si fa osservare che, relativamente agli esiti delle valutazioni che verranno svolte dalla commissione tecnica Via-Vas sul progetto di prospezione presentato dalla società Tgs-Nopec geophisical company asa, la relativa istruttoria tecnica è stata avviata il 2 febbraio 2015.
  Al riguardo si rappresenta che le attività istruttorie sono ancora in corso e che tutta la documentazione tecnica ed amministrativa afferente il progetto è pubblicata sul seguente portale delle Valutazioni ambientali del Ministero dell'ambiente: www.va.minambiente.it.
  Eventuali pronunce di compatibilità ambientale saranno emanate da questo Ministero in osservanza della specifica normativa nazionale ambientale in materia di idrocarburi.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli altri soggetti competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

ambiente marino

protezione dell'ambiente