ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 05/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/02/2015
Stato iter:
10/02/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 10/02/2015

CONCLUSO IL 10/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07811
presentato da
BORDO Franco
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   FRANCO BORDO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Poste italiane spa è una società per azioni il cui capitale è posseduto al 100 per cento dal Ministero dello sviluppo economico;
   Poste Italiane spa ha reso noto nel dicembre 2014 il proprio piano industriale che prevede la chiusura di 450 uffici postali e riduzioni di orari e giorni di apertura per altri 600 uffici postali sull'intero territorio nazionale;
   in provincia di Cremona da quanto riportato dalla stampa locale si prevede la chiusura di 3 uffici (Gallignano, Ombriano, Vicomoscano) e la contrazione delle aperture di altri 26 uffici (Acquanegra Cremonese, Bonemerse, Camisano, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Casalmorano, Castelvisconti, Cicognolo, Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Fiesco, Genivolta, Izano, Malagnino, Martignana di Po, Motta Baluffi, Paderno Ponchielli, Pescarolo, Pieve S.Giacomo, Ricengo, Ripalta Arpina, San Daniele Po, Stagno Lombardo);
   Poste italiane spa è una azienda pubblica con un bilancio che nel 2013 faceva registrare utili poco superiori ad 1 miliardo di euro;
   Poste, italiane spa ha reso noto nel piano industriale l'intenzione di quotarsi in borsa e di procedere alla vendita del 40 per cento del proprio capitale nel corso dell'anno 2015;
   la chiusura e la diminuzione degli orari di tutti questi uffici, comporterà un notevole disagio per i cittadini residenti, in modo particolare per la popolazione anziana, disabile, con problemi motori e priva di automezzi;
   verrà a mancare uno dei pochi servizi pubblici presenti sul territorio, mancanza che non sarà risolta con l'implementazione di servizi digitali via internet tenuto conto dalle note carenze del nostro Paese nello sviluppo delle infrastrutture internet e della banda larga in tutto il territorio nazionale, condizione fondamentale per l'accesso ai servizi digitali;
   non risulta che Poste italiane spa abbia effettuato alcun confronto con gli enti locali delle località interessate dalle chiusure di uffici postali –:
   se tale piano industriale sia stato condiviso dal Ministero dell'economia e delle finanze e se abbia una correlazione diretta con quanto disposto nella legge di stabilità per il 2015;
   se il Ministro abbia intenzione di aprire un confronto con Poste Italiane spa per indurre l'azienda erogatrice del «servizio universale» a cessare questa politica di gestione unilaterale degli uffici postali, erogatori di servizi pubblici, senza il coinvolgimento degli enti locali;
   quali interventi il Ministro ritenga di adottare al fine di limitare i disagi ai cittadini ed evitare l'ulteriore impoverimento di servizi in territori che già ne risentono la carenza;
   se il Ministro intenda intervenire su Poste italiane spa per verificare che queste scelte non siano fatte in funzione della prevista quotazione azionaria di Poste italiane. (4-07811)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

assetto territoriale

prestazione di servizi