ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07786

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAGORNO ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2015
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

SOLLECITO IL 04/04/2016

SOLLECITO IL 02/05/2016

SOLLECITO IL 01/06/2016

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07786
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   REALACCI, MAGORNO e OLIVERIO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   come si evince da un articolo apparso su il Crotonese il 18 dicembre 2014 e da un allarme recentemente lanciato da Legambiente Calabria nelle scorse settimane sarebbe stata ufficializzata la chiusura del N.I.S.A. – Nucleo igiene, sanità ed ambiente in seno alla procura della Repubblica di Crotone. Se fosse confermata questa notizia, ciò costituirebbe un cattivo segnale e un indebolimento degli strumenti di lotta contro i reati in campo ambientale e sanitario e contro le ecomafie di cui prosperano anche le ’ndrine calabresi;
   secondo il rapporto «Ecomafia 2014» di Legambiente la Calabria è purtroppo la quarta regione italiana per numero di illeciti in campo ambientali, dietro Campania, Sicilia e Puglia. Gli ecoreati accertati nel 2013 sono stati 2511 (equivalenti all'8,6 per cento del totale nazionale), per un giro d'affari stimato di svariati miliardi di euro, se si pensa che, nel 2013, il totale nazionale del business degli eco criminali si attesta sui 15 miliardi di euro;
   il NISA è perciò sempre stato un presidio di legalità e un efficace strumento investigativo, peraltro composto solo da tre operatori, che in diciassette anni di attività da soli e tra molte difficoltà hanno condotto inchieste estremamente complesse e importanti, anche di interesse nazionale, a tutela della legalità e della salute dei cittadini. È, ad esempio, del Nisa l'inchiesta Black Mountains, che ha scovato l'esistenza di un sistema di smaltimento illecito di rifiuti industriali che ha inquinato territori della provincia di Crotone. Sono del NISA inchieste su depurazione, discariche abusive e mancata bonifica di amianto;
   la Calabria è un'area del Paese in cui emergenze ambientali e incidenza mafiosa sono tuttora gravissime. Perdurano poi, ancora oggi, in tutto il territorio regionale importanti criticità per lo smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata –:
   se il Governo sia a conoscenza della questione;
   se per quanto di competenza e di concerto con le istituzionali locali calabresi, non intenda assicurare nuovamente l'operatività del NISA a difesa della legalità per il territorio, la salute e l'ambiente dei cittadini della Calabria.
(4-07786)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro naturale

rifiuti industriali

protezione dell'ambiente