ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07771

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2015
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
24/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/09/2015

CONCLUSO IL 24/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07771
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   REALACCI, BRATTI e CARRESCIA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni è stato richiesto agli Stati membri dell'Unione europea un impegno sempre maggiore e incisivo verso la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti, oltreché il riuso e la raccolta differenziata di qualità;
   il quadro normativo generale sui rifiuti è indicato dalla Commissione europea attraverso la direttiva 2008/98/CE e punta a creare una società «waste free», dove crescita economica e produzione di rifiuti smettano di andare di pari passo e cioè siano inversamente proporzionali. Obiettivo della direttiva 2008/98/CE è proteggere l'ambiente e la salute umana e animale attraverso: la riduzione degli impatti negativi derivanti dalla produzione e dalla gestione dei rifiuti, un minore e più efficace utilizzo delle risorse. A tutti gli Stati dell'Unione europea è richiesto di attivarsi per fare in modo che, entro il 2020, si avviino politiche di prevenzione del rifiuti e almeno il 50 per cento dei rifiuti domestici o simili (come carta, plastica, vetro, metalli) venga riciclato o riutilizzato per ottenere nuovi prodotti: una parte importante delle politiche sull'economia circolare che anche l'Unione europea intende implementare;
   a livello nazionale la principale fonte normativa sulla gestione dei rifiuti è data decreto legislativo n. 152 del 2006 «Norme in materia ambientale», detto anche testo unico ambientale, che attua la direttiva 2008/98/CE e altre direttive comunitarie. Anche in questi mesi il Parlamento italiano sta licenziando nuovi strumenti normativi affinché in tutta la Penisola possano messe in campo nuove strategie di prevenzione dei rifiuti, unitamente all'aumento del riciclo e del riuso degli scarti;
   infatti, se in Italia dal punto di vista del riciclo e del riuso alcuni passi avanti sono stati fatti, pur permanendo delle disomogeneità in alcune aree del Paese, poco è stato fatto sotto il profilo della prevenzione dei rifiuti;
   la prevenzione dei rifiuti e il riuso sono inoltre settori chiave della green economy e soprattutto dell'economia nazionale. Nel 2013 in Europa alcune «buone pratiche» messe in campo hanno prodotto valore aggiunto per miliardi di euro e hanno già tagliato, stando all'Agenzia europea per l'ambiente, 38 milioni di tonnellate di CO2, contribuendo a creare migliaia di posti di lavoro stabili. Secondo il rapporto Green Italy 2014 l'Italia presenta inoltre alcune specificità che ne fanno un caso unico in Europa. L'Italia è prima, infatti, nel Vecchio Continente per quanto riguarda il recupero industriale di metalli, carta, plastica, vetro, legno, tessili, gomma; ad esempio, su 163 milioni di tonnellate avviate a recupero industriale in Europa, 24,1 sono quelle della sola Italia, medaglia d'argento va invece alla Germania con 22,4 milioni di tonnellate. Se alla lista dei rifiuti recuperati si aggiungono anche quelli chimici, i fanghi e alcune altre tipologie, ad esclusione di minerali e vegetali, il nostro Paese si colloca comunque al 2o posto alle spalle della Germania. Si tratta dell'utilizzo nell'industria italiana delle materie prime seconde provenienti sia dalla raccolta di rifiuti urbani e speciali interna al Paese che importate. Lo scorso anno i dati della campagna per la raccolta differenziata «Comuni ricicloni» di Legambiente, descrivono poi come 300 i comuni «Rifiuti free», dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90 per cento dei rifiuti che si producono mediamente. Anche Milano nel 2014 ha superato la soglia del 50 per cento di differenziata, prima in Italia e seconda, dopo Vienna, in Europa tra le città sopra il milione di abitanti;
   il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in Materia ambientale», all'articolo 180, comma 1-bis, prevede quanto segue: «Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare adotta entro il 31 dicembre 2012, a norma degli articoli 177, 178, 178-bis e 179, un programma nazionale di prevenzione dei rifiuti ed elabora indicazioni affinché tale programma sia integrato nei piani di gestione dei rifiuti di cui all'articolo 199. In caso di integrazione nel piano di gestione, sono chiaramente identificate le misure di prevenzione dei rifiuti. Entro il 31 dicembre di ogni anno, a decorrere dal 2013, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare presenta alle Camere una relazione recante l'aggiornamento del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e contenente anche l'indicazione dei risultati raggiunti e delle eventuali criticità registrate nel perseguimento degli obiettivi di prevenzione dei rifiuti»;
   ad oggi la relazione di aggiornamento del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, contenente anche l'indicazione dei risultati raggiunti, non è stata ancora presentata –:
   se il Ministro sia a conoscenza del ritardo di presentazione della predetta relazione e quali iniziative urgenti intenda assumere affinché essa sia trasmessa con celerità alle Camere. (4-07771)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 489
4-07771
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Con riferimento a quanto richiesto si rappresenta che la relazione di cui all'articolo 180, comma 1-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante l'aggiornamento del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, è stata presentata dal Ministro il 14 gennaio 2015, annunciata nella seduta n. 378 del 19 gennaio 2015.
  L'atto è stato assegnato alla 13a Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali).

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti

gestione dei rifiuti

riciclaggio dei rifiuti