ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07769

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Trasformazioni
Trasformato il 15/01/2016 in 5/07392
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
15/01/2016
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/07/2015

TRASFORMA IL 15/01/2016

TRASFORMATO IL 15/01/2016

CONCLUSO IL 15/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07769
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   MANTERO, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, GRILLO e DI VITA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   da notizie di giornale è ormai noto che il nuovo farmaco contro l'epatite C, il sofosbuvir, dovrà avere un costo nettamente inferiore in India rispetto al costo previsto in alcuni Paesi occidentali;
   infatti, il farmaco che in Italia, dopo gli accordi tra l'azienda produttrice, l'americana Gilead, e l'Aifa, costerà circa (mille dollari) 800 euro, per gli indiani avrà il valore economico di un dollaro a pillola;
   un prezzo assurdo, se si pensa che il farmaco non può salvare la vita di tutti;
   il motivo, da quanto si apprende, sarebbe che l'ufficio brevetti di Delhi ha appena respinto la richiesta di registrazione del medicinale, presentata dall'azienda, perché non lo ritiene sufficientemente innovativo e potrà produrlo come generico (senza pagare royalty);
   con gli stessi principi attivi e senza il marchio Gilead, si rivela la soluzione migliore per abbattere così i costi e dar modo a tutti i malati di curarsi, visto che in India l'epatite C ha una diffusione altissima;
   alcuni articoli di stampa parlano infatti di «un'interessante trovata per ovviare ai costi esorbitanti delle nuove terapie, insopportabili per molti sistemi sanitari e soprattutto per il Subcontinente dove l'infezione da virus dell'epatite C è, come già detto, diffusissima (chiamano “Killead”, da kill, uccidere, la Gilead perché ostacola, con la sua politica, l'accesso ai farmaci)»;
   una guerra, quella sull'accordo dei prezzi dei nuovi medicinali che coinvolge tutti i Paesi, tutto il mondo;
   negli altri Paesi si sta cercando di attuare manovre e soluzioni alternative al fine di mettere in vendita la pillola a prezzi accessibili a tutti;
   nel nostro Paese, la «guerra» dovrebbe essere condotta dall'Aifa, che in merito al farmaco sofosbuvir, ne ha dato il via libera in Italia, negoziando sconti sulle terapie che, per accordi con l'azienda, non sono stati resi pubblici (negli Usa il prezzo di un ciclo di terapia è di 84 mila dollari, mentre in Italia di circa 40 mila euro); di certo il Governo ha stanziato un miliardo di euro per queste terapie per la cura di una parte dei pazienti;
   una cifra che purtroppo non è sufficiente a coprire il fabbisogno italiano: un costo così elevato può permettere solo a 50.000 malati di curarsi contro il milione e mezzo che ne ha urgente bisogno;
   si potrà dare precedenza solo ai casi più gravi, considerando il costo di una pillola e che il ciclo standard di cura è di 12 settimane; la cura completa ammonterebbe ad un totale di circa 60 mila euro;
   si tratta di una serie di incongruenze, perché oltre all'eccessivo costo del farmaco, rilevato dall'ufficio brevetti indiano, si apprende da altri articoli di stampa che «in occasione della 67a Assemblea mondiale per la salute, l’European aids treatment group aveva denunciato come il Sofosbuvir, approvato dall'Ema (European Medicines Agency) nel novembre 2013 e dalla Fda (Food and Drug Administration) nel dicembre dello stesso anno, avrebbe potuto essere prodotto a 68 dollari a terapia, piuttosto che gli 84 mila cui è attualmente venduto» –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della questione esposta in premessa e se non ritenga opportuno verificare se effettivamente il farmaco in commercio possa essere prodotto ad un costo inferiore, così da costare molto meno al sistema sanitario italiano, e, far sì che l'AIFA riveda gli accordi presi con l'azienda produttrice Gilead. (4-07769)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

sicurezza del prodotto

accordo sui prezzi