ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07750

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARTI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/02/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 16/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07750
presentato da
MARTI Roberto
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   MARTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   nel corso dell'ultima riunione svolta giovedì 29 gennaio 2015, il Cipe comitato interministeriale per la programmazione economica, approvando il quadro finanziario nazionale a sostegno della programmazione comunitaria 2014-2020, ha stabilito che a fronte di fondi strutturali Ue per lo sviluppo regionale (Fers) e sociale (Fse) pari a 32.686 milioni di euro, il cofinanziamento nazionale in senso stretto, si attesterà a 20.085 milioni di euro, per un totale di programmazione di 51.771 milioni di euro (61,2 per cento a carico dei fondi dell'Unione europea, 38,8 per cento dei fondi nazionali);
   tale riparto, pubblicato dal quotidiano: Il Sole 24 Ore,  il 1o febbraio, evidenzia che la quota delle cinque regioni meno sviluppate (oltre a penalizzare le dotazioni per la Campania, Calabria e Sicilia, a cui si aggiungono anche la Puglia e la Basilicata che mantengono cofinanziamenti vicini al 50 per cento, risulterà la più bassa della media nazionale;
   nel centro-nord, il cofinanziamento, rileva l'articolo del quotidiano economico, appare essere nella sostanza, uguale ai fondi dell'Unione europea, ovvero pari al 50 per cento della programmazione totale, aggiungendo inoltre, che nello spostamento delle risorse, la penalizzazione maggiore riguarda i piani operativi regionali: oltre 800 milioni per la Calabria, circa 1,8 miliardi di euro per la Campania e circa 2 miliardi di euro per la Sicilia;
   sui programmi complementari, con cui l'Italia ha abbassato il cofinanziamento per il ciclo 2007-2013, per raggiungere target di spesa altrimenti distanti, la delibera Cipe, secondo quanto riporta il medesimo articolo, non riporta altro, se non come sia probabile l'avvio di una programmazione parallela che si incroci con «piani strategici» di azione e coesione finanziati anche con il Fondo sviluppo e coesione (Fsc);
   l'interrogante evidenzia, a tal fine, come nella riduzione dei trasferimenti per il Mezzogiorno, si salvaguardino soltanto i due piani nazionali per l'occupazione e per la scuola, non considerando come ad esempio, il settore infrastrutturale, strategico per la ripresa economica, i cui effetti decisionali, determineranno pertanto un ulteriore allontanamento delle regioni meridionali, rispetto a quelle del centro-nord del Paese, in termini di ripresa e sviluppo socioeconomico;
   le decisioni stabilite dal Cipe ed in precedenza richiamate, a parere dell'interrogante, evidenziano palesi iniquità e squilibri, nell'ambito dello spostamento delle risorse nei confronti delle regioni del Mezzogiorno, i cui criteri utilizzati in particolare per i piani operativi regionali, rischiano di accrescere ulteriormente il gap socioeconomico tra le due aree del Paese: il centro nord e il meridione;
   la scelta di non eliminare le risorse previste per i cofinanziamenti comunitari, per destinarle a piani di investimento vincolati al territorio, se da un lato, appare una decisione condivisibile, dall'altro lato rileva (come suesposto), un'impostazione squilibrata nell'ambito del trasferimento delle risorse finanziarie previste per le regioni del Mezzogiorno –:
   quali orientamenti, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se, in considerazione delle criticità in precedenza richiamate, non ritengano opportuno, rivedere le scelte approvate dal quadro finanziario nazionale a sostegno della programmazione comunitaria 2014-2020, che rilevano profondi squilibri dei trasferimenti finanziari nei confronti delle cinque regioni del Mezzogiorno, la cui quota cofinanziata risulterà la più bassa della media nazionale;
   quali iniziative, per quanto di competenza propria, intendano assumere per rilanciare il sistema produttivo ed industriale del Mezzogiorno, le cui politiche connesse agli interventi attualmente previsti dal Governo e relazionate ai fondi comunitari previsti, evidenziano gravissimi ritardi nell'azione del Governo in carica.
(4-07750)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cofinanziamento

politica sociale

finanziamento comunitario