ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07734

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 30/01/2015
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07734
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   PETRAROLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la Valle Camonica è una delle valli più estese delle Alpi centrali, nella Lombardia orientale, lunga circa 90 chilometri. Inizia dal Passo del Tonale, a 1883 metri sul livello del mare e termina alla Corna Trentapassi presso Pisogne, sul lago d'Iseo. Ha una superficie di circa 1518,19, chilometri quadrati e 140.992 abitanti. È attraversata in tutta la sua lunghezza dall'alto corso del fiume Oglio, che nasce a Ponte di Legno entra nel Sebino tra Pisogne e Costa Volpino per poi uscirne a Sarnico, andando a sfociare successivamente nel Po;
   diversi sono i siti archeologici presenti sul territorio: il più importante è il Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane a Capo di Ponte, sito UNESCO dal 1979, che è una tra le migliori collezioni di arte rupestre della Valle Camonica, dove si trovano incisioni rupestri databili al neolitico, anche se la maggior parte delle raffigurazioni si riferiscono all'età del ferro. Tra gli altri parchi archeologici si segnalano il parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo, il parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina a Capo di Ponte, il parco archeologico di Asinino-Anvòia ad Ossimo, il parco archeologico comunale di Luine a Darfo Boario Terme, il parco archeologico comunale di Sellero, il parco archeologico comunale di Sonico e la riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo a Nadro;
   la gestione dei parchi, che dev'essere orientata ad un'agevole fruizione dei turisti, è alquanto frastagliata, non c’è sinergia tra gli stessi e, attualmente, non è facile per i turisti orientarsi negli 8 parchi camuni. Manca un unico interlocutore capace di gestire con efficienza gli 8 parchi e fornire un servizio adeguato alle esigenze dei turisti. Spesso l'unica risposta che gli avventori ricevono è che la visita andava «prenotata il giorno prima»;
   il sito web www.vallecamonicaunesco.it, che dovrebbe promuovere la Valle Camonica ed i suoi parchi, risulta poco chiara per gli utenti. Il sito ha una versione in inglese, ma l'aver raggruppato in un'unica pagina gli otto parchi amplifica la confusione. Non c’è una gerarchia delle diverse aree e neppure una serie di percorsi già tracciati, ogni parco ha orari diversi e quindi bisogna pianificare tutto prima di partire;
   il sito Unesco, come il parco dei Massi di Cemmo, è aperto cinque ore al giorno. Inutile tentare di dirigersi in paese, al museo della Preistoria (Mupre), in quanto la domenica il museo non apre tutto il giorno;
   sulla statale 42 che scorre lungo il fiume Oglio la «Valle dei Segni» è ben segnalata ma non esiste un infopoint sulla superstrada, che risulterebbe utilissimo per catturare l'attenzione delle migliaia di sciatori che salgono verso Ponte di Legno. Attualmente bisogna uscire a Darfo e recarsi all'ufficio turistico;
   nessun pannello pubblicitario nemmeno sulla trafficata A4 così come alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Brescia –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione e quali iniziative intenda adottare per rendere maggiormente fruibile ai turisti i siti archeologici della Valcamonica;
   se il Ministro interrogato intende promuovere adeguatamente gli 8 siti archeologici presenti, sia sulla rete internet che sulle strade statali e nelle stazioni ferroviarie. (4-07734)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 470
4-07734
presentata da
PETRAROLI Cosimo

  Risposta. — Nell'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, l'interrogante, con riguardo ai siti archeologici presenti in Valcamonica, chiede di sapere quali iniziative il Ministro intenda adottare per renderli maggiormente fruibili ai turisti e per promuoverli adeguatamente.
  La valle Camonica possiede uno straordinario complesso di raffigurazioni incise sulle rocce, in gran parte risalenti alla preistoria, famoso in tutto il mondo. Il patrimonio di arte rupestre, che costituisce il complesso più esteso d'Europa, è stato iscritto nel 1979, quale primo sito italiano, nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco (sito n. 94 – «Arte Rupestre della Valle Camonica») per le sue caratteristiche di diffusione (è presente in trentatré dei quarantadue comuni della Valle), di estensione cronologica (tra la fine del Paleolitico superiore, 13.000-10.000 anni da oggi e l'età del Ferro, I millennio avanti Cristo, con persistenze fino al XX secolo) e di iconografia (molteplicità dei soggetti incisi).
  Come tutti i siti Unesco, a seguito della «Dichiarazione di Budapest» del 2002 e su richiesta del Comitato del patrimonio mondiale, anche la Valle Camonica si è dotata di un piano di gestione (d'ora in poi PdG), per garantire la tutela e la conservazione del bene per le future generazioni, e, al contempo, per individuare le strategie per approfondirne la conoscenza e promuoverne la valorizzazione, con ricadute positive anche sullo sviluppo sociale, culturale ed economico della Valle.
  Il PdG è stato elaborato nei 2005 dall'allora Ministero per i beni e le attività culturali (ora Ministero dei beni e delle attività culturali e dei turismo – MIBACT), con il coordinamento della soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia e la collaborazione degli enti locali, che il 20 dicembre 2004 avevano sottoscritto la dichiarazione di intenti con la quale sono stati individuati gli attori principali del «gruppo di Lavoro per la stesura del PdG»: soprintendenza (d'intesa con la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia), provincia di Brescia, comunità montana della Valle Camonica, consorzio dei comuni del Bacino imbrifero montano della Valle Camonica (BIM), comuni di Capo di Ponte, di Darfo Boario Terme, di Sellerò, di Sonico, consorzio per le incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo.
  Il PdG è stato adottato dagli enti locali l'8 luglio 2005 e, successivamente, il 21 luglio 2006, a Breno, è stato sottoscritto il «Protocollo d'intesa per l'attuazione del piano di gestione del sito Unesco n. 94 “Arte Rupestre della Valle Camonica”», tra gli enti locali e la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con l'istituzione di un gruppo istituzionale di coordinamento (Gic), che opera tuttora come cabina di regia. Agli enti iniziali si sono, di recente, aggiunti altri tre comuni della Valle: Borno, Edolo e Ossiuro che hanno in corso progetti di valorizzazione di aree con arte rupestre.
  Il Gic, dal 2006 ad oggi, ha condiviso e messo in atto con la soprintendenza e con gli altri enti territoriali numerose azioni di conoscenza, tutela, promozione e valorizzazione del sito Unesco.
  Tra tutte: l'attività di monitoraggio dello stato di conservazione delle rocce incise (attuato anche grazie ai fondi della legge 26 febbraio 2006, n. 77, recante «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell'Unesco»), gli interventi per la realizzazione di nuovi parchi, le azioni per l'adeguamento strutturale di quelli già attivi, la valorizzazione in rete per promuovere la diffusione della conoscenza della valle Camonica anche attraverso le moderne tecnologie, tra cui la realizzazione dell'applicazione informatica Valcamonica Rock Art e del sito web ufficiale: www.vallecamonicaunesco.it.
  I parchi d'arte rupestre in cui si possono conoscere e ammirare le incisioni sono attualmente otto e ad essi, nel tempo, si sono aggiunti anche due siti archeologici, segno dell'attenzione dedicata al patrimonio culturale da una valle che ha riscoperto nella valorizzazione turistica delle risorse del territorio un'importante prospettiva di sviluppo socio-economico: 1. Parco nazionale delle incisioni rupestri a Capo di Ponte, istituito nel 1955; 2. Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo a Capo di Ponte, istituito nel 2005; 3. Riserva regionale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, istituita nel 1983; 4. Parco comunale di Luine a Darfo Boario Terme, istituito nel 1973; 5. Parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina a Capo di Ponte, istituito nel 2005; 6. Parco comunale di Sellerò, istituito nel 2009; 7. percorso pluritematico del «Còren de le Fate» a Sonico, istituito nel 1990 e riallestito nel 2007 (Parco dell'Adamello); 8. Parco archeologico comunale di Ossimo-Anvòia (con calchi), istituito nel 2005; 9. sito archeologico dei Corni Freschi-Darfo Boario Terme, istituito nel 2009 (a gestione comunale); 10. sito archeologico di Borno-Valzel de Undine, istituito nel 2013 (a gestione comunale).
  Proprio per assicurare una maggiore sinergia tra i diversi enti e per dare maggiore visibilità ai parchi e ai siti archeologici, nel 2012, la soprintendenza e gli enti gestori dei parchi hanno realizzato il sito web www.vallecamonicaunesco.it, che contiene tutte le informazioni utili ai visitatori per organizzare una visita in Valle. I parchi e i siti sono presentati su base topografica, partendo da sud verso nord, e per ciascuno di essi sono evidenziate le caratteristiche peculiari. La valle ospita un ricco patrimonio culturale, diffuso per circa novanta chilometri; il sito permette ai visitatori di orientarsi nella vasta gamma di possibilità e opportunità che la Valcamonica offre, consentendo loro la possibilità di scegliere all'interno del ricco patrimonio d'arte rupestre carmino, cosa visitare.
  Il museo nazionale della preistoria della valle Camonica (Mupre) costituisce il punto di forza del PdG: si pone al centro dei percorsi di visita ai parchi d'arte rupestre esistenti nel comune di Capo di Ponte e costituisce il fulcro di raccordo e di illustrazione dell'intero sito Unesco n. 94, rappresentato dai parchi sopra citati e da oltre centottanta siti d'arte rupestre distribuiti in trentatré comuni della valle, tutti sottoposti alla tutela del Mibact, tramite la soprintendenza archeologia della Lombardia. Il Mupre, ospitato nell'antico edificio di Villa Agostani nel centro storico di Capo di Ponte (edificio di proprietà parrocchiale dato in affitto allo Stato), integra, con l'esposizione dei reperti, il patrimonio di immagini incise sulle rocce e ricompone, in un insieme inscindibile, l'espressione identitaria della valle Camonica.
  I lavori per la realizzazione del Mupre, avviati nei 1997 dalla soprintendenza, si sono conclusi con l'inaugurazione in data 10 maggio 2014.
  L'apertura del Mupre è garantita da personale del Mibact, attualmente costituito da 17 unità, di cui due verranno poste in quiescenza nel corso dell'estate. L'incremento dell'offerta culturale (un museo e due parchi nazionali) ha necessariamente comportato la revisione degli orari delle tre strutture, ora organizzate su un solo turno di apertura, secondo la seguente articolazione ordinaria: il Parco nazionale delle incisioni rupestri, in località Naquane e il Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo sono aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (lunedì non festivo chiuso); il Mupre, Museo nazionale della Preistoria della valle Camonica è aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 14,00 alle ore 19,00 (domenica e festivi chiuso).
  Il parco nazionale in località Naquane, comunque, non è mai completamente chiuso per la presenza della strada comunale Capo di Ponte-Nadro che lo attraversa e che deve essere resa accessibile; pertanto, anche negli orari di chiusura, un numero minimo di personale è in servizio per garantirne la percorribilità.
  Allo scopo di ampliare, in futuro, gli attuali orari di apertura dei parchi nazionali e del Mupre, la soprintendenza ha aderito al progetto Servizio Civile Nazionale. Protocollo d'intesa tra Mibact e Ministero del lavoro e Servizio Civile Nazionale «Educazione e promozione culturale», stipulato in data 27 novembre 2014 che consentirà, attraverso l'impiego di giovani volontari, di aumentare gli orari di visita. Il progetto, però, non è stato ancora attivato.
  In attesa della sua attivazione, per dare concreta risposta ai turisti e agli abitanti della valle Camonica e per ampliare gli orari di visita nel periodo dell'Expo di Milano, la soprintendenza e il comune di Capo di Ponte hanno stipulato, in data 29 aprile 2015, un'intesa finalizzata a consentire l'ampliamento degli orari di apertura del parco nazionale delle incisioni rupestri, località Naquane e del Mupre, ubicati a Capo di Ponte. L'accordo prevede che, nel periodo maggio-giugno 2015, in attesa dell'assegnazione di unità del Servizio civile nazionale, il comune di Capo di Ponte metterà a disposizione della soprintendenza quattro persone che affiancheranno, per 30 ore settimanali, il personale di vigilanza del Mibact, al fine di incrementare gli orari di apertura pomeridiana del parco e del museo.
  In virtù dell'accordo di cui sopra, nel periodo maggio-giugno 2015, gli orari di apertura risultano essere i seguenti: il lunedì e la domenica, dalle ore 14,00 alle ore 19.00; dal martedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 19.00.
  Tutti gli orari di apertura sono ampiamente pubblicizzati attraverso i tradizionali canali di comunicazione (ad es. dépliant in lingua italiana e in inglese) nonché sui siti web ufficiali e sulle pagine facebook dedicate al sito Unesco.
  Per quanto riguarda la bigliettazione, al momento, in tutta la valle Camonica essa risulta attiva solo per i parchi nazionali, il Mupre e il museo della riserva naturale di Ceto, Cimbergo e Paspardo.
  Dal primo gennaio 2015 il costo del biglietto, come comunicato con largo anticipo sui dépliant distribuiti ai visitatori, sui siti web ufficiali e sulle pagine facebook, è fissato in 6 euro per il biglietto intero e in 3 euro per quello ridotto.
  La bigliettazione è attivata con la seguente modalità: il visitatore che accede al Mupre riceve un biglietto valido trenta giorni, con il quale ha la possibilità di visitare anche il parco nazionale in località Naquane; allo stesso modo, al visitatore che si reca dapprima al parco nazionale, è consentito con lo stesso biglietto, sempre nell'arco di 30 giorni, di visitare anche il Mupre.
  Va poi sottolineato che dal 1o maggio al 31 ottobre 2015, in concomitanza con Expo 2015, i possessori di biglietto Expo e di CardEXPO possono accedere gratuitamente al Mupre e ai parchi nazionali.
  L'ordinaria attività di collaborazione della soprintendenza con la regione Lombardia è stata intensificata in questo ultimo periodo, nell'ambito dei progetti legati a Expo e alla promozione dei siti Unesco lombardi, tra cui anche il sito Unesco n. 94. La soprintendenza ha fornito, autorizzandone l'uso, immagini fotografiche (tra cui la «rosa camuna») per l'allestimento del padiglione Lombardia, all'interno del padiglione Italia, per la pubblicazione Meravigliosa Lombardia, curata dalla presidenza della regione e ha autorizzato le riprese video di tutti i siti Unesco lombardi di propria competenza, per realizzare il film documentario I patrimoni Unesco di regione Lombardia, promosso dalla regione e realizzato dal Centro sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di Cinema, sede Lombardia.
  Sempre al fine di promuovere la conoscenza del sito Unesco n. 94, la soprintendenza opera in stretta collaborazione con la comunità montana di Valle Camonica che, a breve, realizzerà quattro dépliant (in italiano e in inglese), per illustrare il sito, gli eventi che verranno realizzati, fino ad ottobre, in concomitanza con Expo e i percorsi cicloturistici nei parchi d'arte rupestre.
  È in corso di stampa la guida sulla valle Camonica nella collana della serie I Tesori d'Italia e l'Unesco della Sagep editore (in lingua italiana e inglese), cui ha collaborato anche la soprintendenza.
  Con riguardo alla questione della segnaletica stradale e turistica, in particolare quella lungo la superstrada e nella stazione ferroviaria di Brescia, il parco dell'Adamello ha compiuto una attenta e puntuale ricognizione della cartellonistica presente lungo la strada statale n. 42, procedendo al suo riordino secondo standard definiti.
  Circa l'istituzione di infopoint sulla superstrada, l'attuale viabilità non offre spazi fisici adeguati ad accogliere nuove strutture che sarebbe, peraltro, complesso mantenere e gestire. Si è ritenuto più utile attivare collaborazioni con quelle già esistenti, chiedendo di accogliere espositori per prodotti promozionali. A riguardo si segnala che lungo la strada statale 42, presso l'area di servizio La Sosta di Esine (BS), presso il Mercato dei sapori, punto di vendita di prodotti tipici locali, già esiste uno spazio informativo con materiali pubblicitari e promozionali, periodicamente integrati.
  Riguardo, invece, alla promozione nelle stazioni ferroviarie della Rete ferroviaria italiana e di Ferrovie nord, sono stati acquisiti preventivi di spesa per la videocomunicazione digital signage for moving people e per totem presso le stazioni di Cadorna (Milano) e di Brescia Ferrovie Nord, che evidenziano, però, costi insostenibili per gli enti locali e per la soprintendenza.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

societa' di servizi

sito storico