ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07733

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: CARIELLO FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07733
presentato da
CARIELLO Francesco
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   CARIELLO, L'ABBATE, DE LORENZIS e PETRAROLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la società Ansaldo Caldaie spa con sede legale in via Conservatorio n. 17, Milano, ha avviato, procedura per il licenziamento collettivo di numero 197 dipendenti su 357 complessivi distribuiti nelle Unita produttive di Gallarate (Milano) e Gioia del Colle (Bari), per cessazione dell'attività dell'unità produttiva sita in Gioia del Colle, Bari;
   la società de qua, che si occupa della progettazione, costruzione ed installazione di caldaie di grande taglia per impianti e produzione di energia elettrica, a carbone, olio e gas generatori di vapore a recupero a valle di turbine e gas per impianti a ciclo combinato caldaie a biomasse e per termovalorizzazione di rifiuti, opera in una fetta di mercato quasi interamente centrata su paesi extra europei;
   nell'arco temporale 2008-2013 il fatturato si è progressivamente ridotto da 250 milioni di euro a 88 milioni di euro nel 2013 così come gli ordini acquisiti sono scesi da 340 milioni di euro nel 2008 a 58 milioni di euro nel 2013;
   la situazione, come sopra riportata, ha indotto Ansaldo Caldaie a ricorrere ai contratti di solidarietà per la sede di unità operativa di Gallarate e alla cassa integrazione ordinaria per l'unità produttiva di Gioia del Colle di Bari;
   la forte contrazione in parola, dovuta alla crisi economico finanziaria globale e alla concorrenza con aziende che producono in Paesi «a basso costo di produzione», ha indotto la Società Ansaldo a rivedere la propria politica di offerta per allinearsi ai prezzi di mercato generando così una drastica riduzione dei margini tale da rendere insostenibile la situazione attuale. Infatti da un'analisi posta in essere da esperti del settore, incaricati dalla stessa Società, emerge come il costo di produzione dello stabilimento di Gioia del Colle sia la causa determinante della perdita di competitività dei Boiler Ansaldo: il costo medio orario dell'unità produttiva di Gioia del Colle, che si occupa specificamente della produzione del Boiller, a essa peraltro interamente destinata, è di 38 euro lordi contro un costo di 10 euro lordo sostenuta nei Paesi «a basso costo di produzione»;
   a decorrere dal 10 aprile 2015 la Ansaldo caldaie spa darà inizio ad una nuova e diversa strategia produttiva avvalendosi di forme di delocalizzazione cessando la propria attività produttiva di Gioia del Colle;
   l'organizzazione della struttura societaria e la scelta di rinunciare all'attività produttiva di Gioia del Colle induce la società di specie a non procedere alla riallocazione interna dei lavoratori professionali eccedenti nonché all'attuazione di misure alternative alla collocazione in mobilità del personale in esubero e quindi a espletare le procedure di licenziamento entro il 10 aprile 2015 –:
   se siano venuti a conoscenza dei fatti in questione e di quali elementi dispongano in merito ai fatti descritti in premessa;
   se si intenda convocare urgentemente un tavolo di crisi ad hoc presso il Ministero dello sviluppo economico;
   nell'ambito delle proprie competenze, quali misure intendano adottare al fine di evitare che alla zona del Mezzogiorno, venga sottratto ulteriormente, in un momento economico finanziario di recessione come quello in cui versa il nostro Paese, un settore di produzione che potrebbe fungere da locomotore trainante per il rilancio dell'economia e del sostegno della crescita e dell'economia reale del nostro Paese e quindi per impedire l'ulteriore «tracollo economico sociale e occupazionale» nonché la conseguente perdita del «capitale umano» già fortemente presente nel Sud Italia. (4-07733)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

crisi monetaria

incenerimento dei rifiuti