ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07732

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 30/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/01/2015
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07732
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   RAMPELLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   nell'aprile 2010 il Ministero della salute ha emanato le «Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica»;
   la necessità di tale provvedimento si basa sull'esigenza di «facilitare, sin dall'infanzia, l'adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, osteoporosi, ecc.) di cui l'alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio», e sul fatto che «l'obiettivo di favorire nella popolazione corretti stili di vita è prioritario a livello internazionale»;
   l'accesso e la pratica di una sana e corretta alimentazione è uno dei diritti fondamentali per il raggiungimento del migliore stato di salute ottenibile, in particolare nei primi anni di vita;
   nella «Convenzione dei diritti dell'infanzia», adottata dall'ONU nel 1989, è sancito il diritto dei bambini ad avere un'alimentazione sana ed adeguata al raggiungimento del massimo della salute ottenibile, e nella revisione della «European Social Charter» del 1996 si afferma che «ogni individuo ha il diritto di beneficiare di qualunque misura che possa renderlo in grado di raggiungere il miglior livello di salute ottenibile»;
   le indicazioni contenute nel citato documento erano state anticipate dall'assessorato alla scuola di Roma Capitale con la scelta effettuata già nel 2009 della dieta mediterranea e con l'introduzione, una volta al mese, dei menu regionali che andavano a sostituire i menu etnici proposti dalla precedente amministrazione. I menu regionali, i prodotti tipici locali italiani, venivano raccomandati dalle stesse linee guida per favorire l'integrazione dei bambini stranieri, attraverso una più approfondita conoscenza e condivisione anche del cibo, quello della dieta mediterranea, frutto di contaminazioni culturali e gastronomiche tra i paesi affacciati sul Mediterraneo;
   nel novembre 2010 la dieta mediterranea è stata riconosciuta dall'UNESCO quale patrimonio immateriale dell'umanità;
   attualmente nelle mense delle scuole della Capitale, con grande disappunto di molti genitori vengono proposti «15 menu ispirati ad altrettanti paesi europei», molti dei quali sono ben lontani dal rispetto degli standard di quella che viene considerata un'alimentazione sana e appropriata per soggetti in età evolutiva;
   lo scontento manifestato da molte famiglie davanti a piatti quali il «fish and chips» o i würstel con patate, è stato sin qui incredibilmente affrontato dall'assessore competente comunicando alle famiglie di aver trovato soluzione con l'aggiunta di un ulteriore piatto italiano che va indubbiamente a sbilanciare la tabella dell'apporto calorico dei piatti proposti ai bambini;
   tale atto segue l'eliminazione totale dei cibi biologici precedentemente presenti nelle mense romane;
   un'alimentazione sana e varia è essenziale nel contrasto dell'obesità, uno dei grandi problemi della popolazione scolastica, particolarmente importante per la popolazione infantile immigrata che rappresenta un gruppo particolarmente a rischio di eccedenza ponderale –:
   se siano informati dei fatti di cui in premessa e, per quanto di competenza, quali iniziative intendano assumere al fine di garantire il rispetto da parte di tutti gli istituti scolastici delle linee di indirizzo di cui in premessa e di tutelare la salute dei bambini. (4-07732)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 440
4-07732
presentata da
RAMPELLI Fabio

  Risposta. — Le «Linee di indirizzo nazionale sulla ristorazione scolastica», approvate nella Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 134 dell'11 giugno 2010, delineano modalità di risposta a diversi temi: ristorazione come sistema gestionale, ruolo e responsabilità delle varie istituzioni coinvolte, criteri per la definizione del capitolato, aspetti nutrizionali, caratteristiche dei «menu» e valutazione della qualità nutrizionale.
  Sono previsti «menu» elaborati secondo i principi di una alimentazione equilibrata e corretta, differenti per le diverse fasce di età, in linea con quanto indicato nelle «Linee guida per una sana alimentazione».
  Il «menu» deve rispondere alle caratteristiche di varietà, stagionalità e qualità nutrizionale, tenendo conto delle vari esigenze di metabolismo e di crescita degli studenti.
  Deve essere articolato su 4-5 settimane e deve presentare differenze per i periodi autunno-inverno e primavera-estate. Le variazioni, oltre ad assicurare l'assunzione di tutti i nutrienti, favoriscono l'arricchimento del modello alimentare dei bambini, permettendo di assaggiare nuovi gusti e sapori.
  Nei cinque pasti della settimana i primi piatti possono essere costituiti da cereali (pasta, riso, orzo, ecc.), i secondi piatti da carni bianche e rosse, pesce, salumi, uova e formaggi. Accompagnati da un contorno di verdure od ortaggi. Ciascun pasto deve prevedere, inoltre, frutta di stagione, pane e acqua.
  Il Ministero della salute, con le linee di indirizzo, ha inteso fornire indicazioni generali relative al servizio di ristorazione scolastica che è, comunque, gestito a livello territoriale. Gli aspetti di igiene, sicurezza alimentare e nutrizionale sono indicati all'interno del piano di autocontrollo aziendale.
  È demandata al Servizio igiene alimenti e nutrizioni (SIAN) delle diverse aziende sanitarie locali la sorveglianza sulle caratteristiche igienico-nutrizionali dei pasti e l'attività di vigilanza e controllo in relazione alle normative vigenti.
  In vista della necessità di verificare il riscontro e l'efficacia delle citate linee di indirizzo, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero della salute ha realizzato un'indagine conoscitiva, che ha permesso una visione panoramica della situazione relativa alla ristorazione scolastica in Italia.
  I dati più significativi dell'indagine hanno messo in luce che, accanto alla conoscenza (73 per cento) delle linee di indirizzo nazionali per la ristorazione scolastica, è emersa una minima percentuale (2,39 per cento) di scuole che, pur conoscendole, non le applica.
  È quindi auspicabile che si attivi un meccanismo di sensibilizzazione che consenta di ottenere un maggiore controllo a livello periferico, ai fini di identificare i punti critici su cui è opportuno intervenire.
  Risulta, infine, opportuno intensificare le iniziative di formazione del personale scolastico e quelle di comunicazione rivolte ai bambini, con l'obiettivo di rendere la ristorazione scolastica un vero e proprio momento di educazione alimentare.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

politica sanitaria

diritti del bambino