ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07730

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARTI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07730
presentato da
MARTI Roberto
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   MARTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il rinvio stabilito dalla Commissione europea nel mese di dicembre 2014, per gli interventi normativi sulla tutela dei marchi d'origine volti a valorizzare il patrimonio manifatturiero italiano rappresentato da oltre 600 mila imprese, stabilito, peraltro, nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, rappresenta, a giudizio dell'interrogante, un'occasione sprecata per il nostro Paese, a causa di un negoziato male impostato da parte del Governo, che avrebbe potuto introdurre una più efficiente normativa in grado di tutelare il comparto manifatturiero dell'artigianato e dell'impresa italiano;
   il mancato accordo con i diversi Paesi europei, tra cui la Germania, per definire un quadro comune, per sbloccare il regolamento per la tutela dei consumatori europei, ed in particolare quelli italiani, e «disincagliare» l'obbligatorietà dell'etichettatura di origine, a parere dell'interrogante, contribuirà infatti negativamente a ritardare l'auspicata ripresa economica nel nostro Paese, ed in particolare delle produzioni made in Italy necessarie a rilanciare investimenti e consumi interni;
   a tal fine, evidenzia l'interrogante, occorrono azioni più rigorose anche in ambito europeo, affinché si riconosca e si approvi l'obbligo di apporre il marchio «made in» sui prodotti al fine di garantirne la piena tracciabilità, come già avviene nei principali Paesi aderenti al WTO (ad esempio USA, Giappone, Canada e Corea);
   una rapida introduzione dell'obbligo di indicazione di origine controllata contenuto nella proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti, in grado di definire nuove disposizioni in materia di «made in» per garantire la piena tracciabilità del prodotto, in considerazione di quanto in precedenza esposto, può infatti costituire una migliore difesa del patrimonio manifatturiero, dell'artigianato e dell'impresa diffusa, nonché del diritto dei consumatori a una corretta informazione sull'origine dei beni acquistati e può favorire la lotta al grave fenomeno della contraffazione –:
   quali orientamenti intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e quali iniziative urgenti e necessarie, in ambito comunitario, intendano assumere al fine di prevedere una rapida introduzione dell'obbligo di indicazione dell'origine contenuto nella proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti, il cosiddetto «made in», in relazione al quale il Consiglio europeo sulla competitività ha rinviato la decisione al prossimo semestre europeo di presidenza che spetterà alla Lettonia. (4-07730)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

protezione del consumatore

sicurezza del prodotto