ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07697

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 371 del 27/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: BATTELLI SERGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07697
presentato da
BATTELLI Sergio
testo di
Martedì 27 gennaio 2015, seduta n. 371

   BATTELLI e PETRAROLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la legge 633 del 1941 e successive modificazioni disciplina il funzionamento della Siae, assegnandone il monopolio legale di raccolta e intermediazione nell'ambito del diritto d'autore;
   la libera circolazione dei servizi è uno dei pilastri del mercato unico europeo e uno dei punti imprescindibili del Trattato sul funzionamento dell'unione europea (Trattato di Lisbona), la cui direttiva d'attuazione è stata l'ormai nota direttiva Bolkestein (direttiva 2006/123/CE), recepita nel nostro ordinamento con il decreto legislativo 59 del 2010;
   sebbene non specificasse che le collecting society ricadessero nell'ambito di applicazione della direttiva, a giudizio degli interroganti il monopolio Siae sarebbe già superato di fatto con l'adesione al mercato unico europeo, che stabilisce la libertà di stabilimento e servizio;
   nonostante ciò, la legislazione italiana sul diritto d'autore non è mai stata adattata alle norme comunitarie ed a quelle degli Stati membri, che già da molti anni hanno liberalizzato il mercato del diritto d'autore;
   con la direttiva 2014/26/UE, il Parlamento ed il Consiglio hanno formalmente esteso l'ambito di applicazione della liberalizzazione del servizio anche al diritto d'autore, anche se ormai gli unici Paesi europei con un monopolio legale sono rimasti Italia e Austria;
   nonostante l'inerzia italiana nel superare il monopolio Siae (che dura dai tempi del fascismo), oltre alla direttiva Barnier e anche la magistratura, che, come spesso accade recentemente, con le sue sentenze di fatto innova l'ordinamento italiano e supera le resistenze della politica ad intervenire su ambiti che nel resto d'Europa sono ormai scontati;
   nel settembre, 2011 infatti una piccola start up formata da giovani ragazzi italiani, ma stabilita in Inghilterra – Paese che a giudizio dell'interrogante permette di fare impresa e sostiene lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali, al contrario dell'Italia – si inserisce nel mercato delle collecting society;
   tale società, Soundreef, in poco tempo si è affermata nel mercato mondiale della raccolta ed intermediazione del diritto d'autore, raggiungendo 145 milioni di clienti in tutto il mondo e distribuendo royalty per 170.000 canzoni;
   il tribunale di Milano ha rigettato il ricorso di una cantautrice e di una radio che chiedevano di sospendere l'attività di Soundreef, ma il giudice ha respinto, poiché, si legge nelle motivazioni: «Non vi sono allo stato elementi sufficienti per ritenere che la diffusione di musica da parte di Soundreef nel territorio italiano sia illecita in forza della riserva concessa alla Siae dall'articolo 180 L. aut. Né sembra potersi affermare che la musica (..) gestita da Soundreef e da questa diffusa in Italia in centri commerciali GDO e simili, debba obbligatoriamente essere affidata all'intermediazione di Siae. Una simile pretesa entrerebbe in conflitto con i principi di libero mercato in ambito comunitario e con i fondamentali principi di libera concorrenza»;
   in pratica i giudici hanno riconosciuto, nonostante l'ordinamento italiano non sia ancora stato adattato ai principi europei in merito, la supremazia delle norme comunitarie (come ovvio che sia) in ordine ai servizi nell'ambito del diritto d'autore;
   anche la Corte di giustizia europea, non ultimo sul noto caso OSA, ha più volte affermato che il monopolio è una condizione patologica del mercato che, nell'ottica degli obiettivi comunitari, può essere preservata solo se garantisce efficienza, cosa che allo stato dell'arte la Siae non garantisce;
   nel frattempo è nata anche una nuova startup, Patamù, che si propone di fornire un'alternativa alla Siae sulla tutela dal plagio, lasciando all'artista la possibilità di scegliere con quale licenza diffondere il proprio prodotto (mentre la Siae all'iscrizione chiede il deposito di tutte le opere) –:
   se il Ministro alla luce delle norme comunitarie non ritenga necessario assumere iniziative per liberalizzare al più presto il mercato del diritto d'autore, sottraendo allo Stato il monopolio legale esercitato tramite Siae, ormai superato non solo dalle già citate norme comunitarie, ma anche dona giurisprudenza.
(4-07697)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera prestazione di servizi

diritto comunitario

diritto d'autore