ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 370 del 26/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07674
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Lunedì 26 gennaio 2015, seduta n. 370

   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in un articolo di Stefania Marasco apparso sul quotidiano La Gazzetta del Sud, a pagina 33 dell'edizione vibonese del 23 gennaio 2015, si racconta del decesso a Vibo Valentia della signora Santina Cortese, di 45 anni, avvenuto l'8 gennaio 2015 dopo giorni di febbre – con prima chiamata alla guardia medica il 2 gennaio 2015 – e cure antinfluenzali solite che, stando alla ricostruzione giornalistica, non hanno sortito effetto alcuno;
   il marito della signora, è riportato nel medesimo articolo, ha sporto denuncia ai carabinieri e si è rivolto ad un legale, anche incaricando un consulente tecnico d'ufficio per risalire alle cause del decesso, che, stando alla riferita cronaca, potrebbe essere stato determinato pure da negligenza dei sanitari di volta in volta interessati;
   in particolare, nell'articolo della giornalista Marasco si legge che, per quanto rilevato dal marito della signora Cortese, «nessun tentativo è stato fatto per rianimarla», dopo l'intervento del servizio 118, al punto che – figura nell'articolo in parola – il direttore sanitario dell'Asp di Vibo Valentia, dottor Carlo Truscello, ha disposto un'inchiesta interna volta ad accertare fatti e responsabilità;
   soprattutto, ciò che rileva l'odierna interrogante, sulla scorta del resoconto giornalistico, è il comportamento del medico di famiglia, che, chiamato il 7 gennaio, non avrebbe mai visitato la signora Cortese, non avendo trovato parcheggio sotto casa;
   come già rappresentato nell'interrogazione n. 4-07613, presentata nella seduta della Camera n. 367 di mercoledì 21 gennaio 2015, innumerevoli, gravi e persistenti disservizi e inadempimenti si sono cumulati in ordine alla sanità calabrese, a motivo del fatto che il Governo centrale sostituì con evidente, colpevole ritardo il commissario deputato al piano di rientro dal debito sanitario, da quell'incarico decaduto per legge Giuseppe Scopelliti, poiché intervenuta nei suoi confronti una sentenza penale di condanna in primo grado;
   alla data odierna il Governo non ha nominato il nuovo, suddetto commissario ad acta, scaduto – con la proclamazione del governatore della Calabria, eletto il 23 novembre ultimo scorso – l'incarico in parola conferito dal Consiglio dei ministri, nel settembre 2014, al generale Luciano Pezzi;
   la riferita situazione complessiva – come peraltro già significato nell'interrogazione a risposta scritta n. 4-07518 – ha di fatto interrotto l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario calabrese, determinando una paralisi generale rispetto alla riorganizzazione dei servizi, con diffuse ripercussioni sulla tutela del diritto alla salute previsto all'articolo 32 della Costituzione –:
   se il Ministro della salute non ritenga di dover investire immediatamente, in relazione al caso di specie, l'Ordine dei medici di appartenenza, in relazione al fatto che, per come narrato dalla stampa, potrebbero esserci state violazioni – da parte del medico di famiglia – degli articoli 3 e 6 del Codice di deontologia medica, ma soprattutto dell'articolo 8, che impone al medico di prestare soccorso o cure d'urgenza e di tempestivamente attivarsi per assicurare assistenza;
   se non ritengano, nell'ambito delle proprie competenze, di verificare lo stato effettivo dei LEA nel territorio di Vibo Valentia, anche alla luce della mancanza del commissario per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario della regione Calabria. (4-07674)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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