ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 369 del 23/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 23/01/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 23/01/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 23/01/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/01/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/01/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07656
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo presentato
Venerdì 23 gennaio 2015
modificato
Martedì 27 gennaio 2015, seduta n. 371

   SCAGLIUSI, SIBILIA, SPADONI, PETRAROLI, DEL GROSSO, GRANDE, MANLIO DI STEFANO, BARONI, SILVIA GIORDANO, MANTERO, GRILLO, LOREFICE, BRESCIA, DE LORENZIS, VILLAROSA, L'ABBATE, D'AMBROSIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
come si apprende da un articolo dell'Huffington post del 20 gennaio 2015, ventidue bambini, dal punto di vista burocratico già adottati da alcune famiglie italiane, sono scomparsi da un orfanotrofio di Kinshasa, in Congo. A denunciare l'episodio è il quotidiano congolese Le potentiel, secondo il quale la sera del 29 dicembre tre uomini con accento francese sono giunti all'orfanotrofio «Maison familial Ange Gabrielle» e, dopo aver assicurato di essere stati inviati dalla Commissione adozioni internazionali dell'Italia (CAI), hanno caricato i 22 bimbi in lacrime;
su «Il Fatto quotidiano» del 20 gennaio 2015, si legge che «Secondo le testimonianze raccolte – scrive il quotidiano di Kinshasa Le potentiel, che cita come fonte un attivista dei diritti umani – ad agire sarebbero stati tre congolesi, collaboratori della fondazione Rafael (agenzia italiana)»;
secondo un articolo online de «Il Giornale» del 20 gennaio 2015, i tre uomini si sarebbero qualificati come inviati dalla Commissione per le adozioni internazionali, presieduta da Silvia Della Monica e sotto le dipendenze della Farnesina;
su un articolo de «Il Fatto quotidiano» del 21 gennaio 2015, si legge che «da una nota di Palazzo Chigi si apprende che i 22 bambini stanno bene e i familiari sono in contatto con la Commissione per le adozioni internazionali. Tuttavia, la vicenda dei 22 bimbi è all'attenzione della Farnesina;
secondo il quotidiano congolese – Le Potentiel –, le motivazioni di questo gesto sono «sconosciute» e fin da ieri il caso è all'attenzione del Ministero congolese del genere, della famiglia e del bambino, che ha promesso di aprire un'inchiesta, dopo aver ricevuto la relazione inviata dai responsabili dell'orfanotrofio, spedita anche all'ambasciatore italiano a Kinshasa e alla stessa Commissione per le adozioni internazionali;
dal canto suo la Commissione per le adozioni internazionali in un comunicato pubblicato sul suo sito istituzionale in data 20 gennaio 2015, conferma gli ottimi rapporti con le autorità del Congo nel perseguire la tutela dei diritti dei bambini e il massimo impegno e la massima fiducia nel positivo esito delle adozioni;
secondo lo stesso quotidiano congolese di cui sopra, l'episodio è avvenuto nell'inconsapevolezza dei dirigenti dell'orfanotrofio. «Con indosso un pigiama, i bimbi avrebbero opposto resistenza ai loro accompagnatori, avrebbero lanciato urla per opporsi al trasferimento – scrive Le Potentiel citando un abitante del quartiere – e sono stati caricati su un veicolo dagli intermediari dei loro genitori adottivi»;
l'episodio rischia di aggravare ulteriormente i rapporti tra Congo e Italia, sul versante delle adozioni internazionali. Da quando, nel 2013, il Congo ha sospeso le adozioni, circa 150 famiglie italiane che hanno adottato un bimbo congolese attendono una risposta dalla Commissione per le adozioni internazionali sullo stato delle trattative per sbloccare la situazione. E a parte il viaggio con cui il Ministro per le riforme costituzionale e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi riuscì a condurre in Italia nel maggio 2014 31 bimbi congolesi, il risultato per le famiglie italiane è il silenzio –:
se corrisponda al vero quanto riportato dagli organi di stampa in merito all'episodio dei 22 bambini, nei modi e nei tempi descritti;
quali siano i motivi che hanno spinto la Commissione per le adozioni internazionali a compiere un intervento notturno, a sorpresa, inviando tre emissari e caricando i 22 bambini su di un camioncino senza specificare la destinazione, nonché dove si trovino attualmente i 22 bambini portati via dall'orfanotrofio «Maison familial Ange Gabrielle»;
se, in merito alle adozioni di minori dal Congo, ci siano novità rispetto alle situazioni ancora pendenti. (4-07656)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni diplomatiche

adozione internazionale

diritti umani