ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07653

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 369 del 23/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07653
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Venerdì 23 gennaio 2015, seduta n. 369

   GAGNARLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   con la legge n. 201 del 2010, l'Italia ha ratificato l'articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia che stabilisce il divieto, tra gli altri, del taglio delle orecchie e della coda a meno di gravi patologie o traumi;
   a tale ratifica si aggiunge all'ordinanza ministeriale del 2009 con la quale si precisa, che sia il proprietario del cane, sia il veterinario che ha proceduto al taglio delle orecchie o della coda del cane, sia l'allevatore, sono punibili con la reclusione da 3 a 18 mesi ed una multa da un minimo di 5.000 a 30.000 euro;
   nonostante quanto su esposto in Italia si assiste sempre più spesso a segnalazioni da parte di medici, guardie zoofile o comuni cittadini che denunciano l'esistenza di cani, in particolare delle razze dogo argentino, cane corso, american staffordshire terrier con code e orecchie mozzate;
   una delle ultime segnalazioni arriva dall'ordine dei medici veterinari di Milano che l'11 gennaio 2015 ha denunciato la presenza durante l'Esposizione internazionale canina di Novegro di numerosi cani che avevano subito l'amputazione del padiglione auricolare, sottolineando, tra l'altro che è alquanto improbabile che solo all'interno di alcune razze si sia potuto vedere nei ring un'alta percentuale di soggetti che hanno subito l'amputazione del padiglione auricolare in seguito a gravi traumatismi o gravi patologie che abbiano interessato, guarda caso, entrambe le orecchie;
   questi esemplari vengono spesso menomati, infatti, per ragioni «funzionali» come nella caccia, dove ad esempio la coda viene considerata «pericolosa», mentre si effettuano battute nei boschi, o negli allevamenti e per i cani da guardia, dove le orecchie pendenti vengono considerate un ostacolo per la visibilità, ma sempre più spesso le ragioni si nascondono in un presunto ideale estetico finalizzato alle esposizioni di cani o di miglioramento della razza;
   spesso code e orecchie mozzate sono le caratteristiche principali dei cani utilizzati nei combattimenti illegali o tenuti in condizioni precarie dai padroni;
   qualsiasi ragione appare però futile per i medici veterinari che spiegano che per i cani coda e orecchie sono come per gli esseri umani le parole e i gesti. Le orecchie dritte indicano uno stato di allerta e quindi una posizione di difesa o di attacco. È come se a un uomo tagliassero le mani. L'animale con le orecchie mozzate sarà sempre in difficoltà con i propri simili e non verrà mai accettato tranquillamente: i suoi simili ne avranno sempre paura;
   è evidente che, anche a fronte della normativa in vigore, gli episodi di menomazione dei cani persistono nel nostro Paese ed è, quindi, necessario potenziare le attività di controllo sia nel mondo della cinofilia italiana, sia tra i medici veterinari che, praticando gli interventi di amputazione senza una reale necessità medica, favoriscono gli allevatori e i giudici interessati a standard estetici antiquati e indifferenti al benessere degli animali –:
   se, in base a quanto esposto in premessa, non intenda assumere iniziative per rendere più stringente la normativa in vigore in materia di tutela degli animali da compagnia, specie per ciò che attiene ai controlli e anche con la collaborazione dei medici stessi e se, al fine di sensibilizzare maggiormente la popolazione italiana, non intenda promuovere iniziative volte a diffondere una corretta informazione sui danni che gli animali subiscono a seguito della mutilazione di coda e orecchie, al fine di tutelarne realmente il benessere. (4-07653)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione degli animali

statistica della sanita'

animale domestico