ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07642

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 369 del 23/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 23/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07642
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Venerdì 23 gennaio 2015, seduta n. 369

   GIORGIA MELONI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il sisma del 20 e 29 maggio 2012 ha colpito profondamente il territorio dell'Emilia-Romagna, lasciando un profondo segno nel tessuto sociale ed economico;
   l'area maggiormente interessata dai due eventi sismici è stata la porzione settentrionale della pianura padana emiliana compresa tra le province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna ma le scosse sono state avvertite nettamente in gran parte dell'Italia del Nord e hanno causato danni anche in Lombardia e Veneto;
   il terremoto è stato soprattutto una tragedia umana: sono morte a causa delle scosse 28 persone, cui si è aggiunto un volontario deceduto nella fase di ricostruzione, con oltre 300 feriti;
   l'area che è stata colpita è enorme e densamente popolata: 33 comuni nell'area del cratere, 59 quelli interessati complessivamente da eventi sismici, 550.000 persone direttamente coinvolte, quasi un milione nell'intera area e 270.000 addetti tra agricoltura, industria e servizi;
   la zona è ad alta industrializzazione, con un'agricoltura importante e di grande livello, un notevole tasso di occupazione, nell'area del cratere si produce circa il 2 per cento del prodotto interno lordo nazionale;
   i maggiori danni sono stati subiti alle abitazioni e dalle attività produttive, con le conseguenze disastrose di rischio chiusura e di disoccupazione per attività già messe a dura prova dalla crisi economica;
   in risposta alla calamità derivante dall'evento sismico il Governo ha adottato dapprima il decreto-legge n. 74 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2012, che circoscriveva il suo ambito di applicazione inizialmente ai territori dei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, per i quali era stato disposto il differimento dei termini per l'adempimento degli obblighi tributari con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1o giugno 2012 (articolo 1, comma 1) sino alla fine del 2012;
   in seguito, l'articolo 67-septies del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012, ha esteso l'applicabilità delle disposizioni al territorio dei comuni di Ferrara e Mantova, nonché, ove risultasse l'esistenza del nesso di causalità tra danni e i suindicati eventi sismici, di ulteriori comuni indicati nella normativa;
   in considerazione dell'entità dei danni subiti e al fine di favorire il processo di ricostruzione e la ripresa economica nei territori interessati lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 e poi, con l'articolo 6 del decreto-legge n. 43 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 71 del 2013, fino al 31 dicembre 2014;
   i pagamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria sono stati sospesi in un primo momento fino al 30 settembre 2012 (decreto ministeriale 1o giugno 2012); successivamente la sospensione è stata prorogata fino al 30 novembre (articolo 8, comma 1, del decreto-legge n. 74 del 2012 e decreto ministeriale 24 agosto 2012). Infine, il decreto-legge n. 174 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 213 del 2012, ha previsto che i pagamenti suddetti fossero effettuati entro il 20 dicembre 2012, senza applicazione di sanzioni e interessi;
   in seguito, l'articolo 11, commi 7 e 7-bis del decreto-legge 174 del 2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, e l'articolo 1, comma 367, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, hanno previsto l'inizio del rimborso delle rate del mutuo dal 30 giugno 2013, termine poi prorogato al 30 giugno 2015 dall'articolo 6, commi 2 e 3, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, e l'articolo 3-bis del decreto-legge n. 4 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 50 del 2014;
   dei sei miliardi di euro previsti per la ricostruzione, al 31 ottobre 2014 (ultimo dato disponibile sito della regione Emilia Romagna), sono stati erogati appena 541 milioni, il 9 per cento del totale, e stanziati 1.405 milioni, il 23,41 per cento del totale;
   appare di tutta evidenza inaccettabile pretendere il pagamento delle imposte e dei contributi, prima che gli stessi soggetti siano stati risarciti dei danni subiti –:
   se non ritengano di adottare iniziative normative che proroghino dei rimborsi dei mutui stipulati ai sensi del citato articolo 11 del decreto-legge n. 174 del 2012, sino al 31 dicembre 2018, e comunque sino ad una data successiva alla corresponsione in favore dei soggetti danneggiati dei rimborsi loro spettanti;
   quali siano gli orientamenti del Governo in merito alla possibilità di prevedere agevolazioni fiscali quali l'istituzione di una no tax area o di zone franche urbane nelle zone colpire dal sisma, al fine di consentire alle imprese ed ai privati di tornare alla normalità. (4-07642)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

termine di pagamento

sisma

indennizzo