ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07626

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 368 del 22/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 22/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 22/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 24/12/2015
Stato iter:
19/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/02/2016
GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/02/2016

CONCLUSO IL 19/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07626
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Giovedì 22 gennaio 2015, seduta n. 368

   ATTAGUILE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   negli anni ’90 è stato istituito un servizio di controllo presso gli uffici visto d'ingresso, gestito dalla polizia di Stato presso le ambasciate d'Italia nel mondo;
   gli operatori della polizia di Stato distaccati nelle ambasciate eseguivano controlli dettagliati su ogni pratica introdotta nell'ufficio preposto per il rilascio del visto d'ingresso;
   l'attività di controllo viene attualmente svolta da tutte le  ambasciate estere nel quadro degli accordi di Schengen;
   nel 2004, i Ministeri competenti (interno e affari esteri) intavolavano un confronto al fine di riconoscere una retribuzione paragonabile agli operatori della polizia di Stato e dei carabinieri impegnati a diverso titolo nelle ambasciate;
   obiettivo della trattativa era quello di riconoscere al personale della polizia di Stato una retribuzione analoga a quella corrisposta agli operatori appartenenti all'Arma dei carabinieri in servizio nelle ambasciate;
   a causa del mancato accordo tra i Ministeri dell'interno e degli affari esteri, la polizia di Stato ha successivamente provveduto al ritiro del proprio personale distaccato presso le ambasciate;
   in conseguenza di quanto precede, il servizio di controllo e valutazione delle richieste di visto per l'Italia è oggi affidato ad agenzie private, autorizzate dal Ministero degli affari esteri;
   a tali agenzie sono ovviamente precluse alcune facoltà di cui godono invece gli operatori della polizia di Stato, come quella di contattare le questure d'Italia o di accedere alle banche dati del Ministero dell'interno –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere affinché gli uffici visti delle ambasciate italiane all'estero adottino procedure di controllo affidabili ed idonee a garantire la sicurezza dei cittadini italiani, impiegando personale appartenente alle forze dell'ordine. (4-07626)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 19 febbraio 2016
nell'allegato B della seduta n. 573
4-07626
presentata da
ATTAGUILE Angelo

  Risposta. — Vorrei innanzitutto chiarire che il servizio di controllo e valutazione delle richieste di visto non è oggi affidato a società private autorizzate dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Esso è, come in passato, di esclusiva competenza del personale di ruolo della Farnesina in servizio presso gli uffici visti della nostra rete diplomatico-consolare. Detto personale viene appositamente formato e opera in stretto raccordo con il centro visti del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e sotto la sua supervisione. I controlli sulla documentazione presentata, le verifiche dei nominativi nel Sistema Informativo Schengen, i contatti con Prefetture e Questure, le interviste ai richiedenti e la decisione sulla concessione o meno del visto spettano soltanto al personale di ruolo, a ciò designato attraverso apposita delega dell'ambasciatore o del capo dell'ufficio consolare.
  Le agenzie esterne di servizi menzionate dall'interrogante operano in alcune sedi in ausilio degli uffici visti, a seguito di un'apposita procedura di gara e selezione. La cooperazione con le agenzie esterne di servizi ha la sua base giuridica nell'articolo 43 del regolamento (CE) 810/2009 (codice europeo dei visti). A tali agenzie sono demandati esclusivamente compiti collegati alla fissazione degli appuntamenti, alla ricezione delle domande da parte dell'utenza, all'incasso delle percezioni consolari, alla rilevazione delle impronte digitali e alla restituzione dei passaporti. Si tratta di mansioni che mirano ad alleggerire l'ufficio visti da compiti meramente esecutivi, consentendo al personale in servizio nelle sedi all'estero di concentrarsi sulle attività di controllo e verifica.
  È vero che tra il 1996 e il 2005 operatori della polizia di Stato hanno affiancato il personale della Farnesina impiegato negli uffici visti di alcune ambasciate più sensibili dal punto di visita del rischio migratorio, sulla base di un'apposita intesa fra i Ministeri degli affari esteri e dell'interno.
  Tuttavia le mansioni tipiche degli uffici visti e del personale Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale (controllo della documentazione presentata a corredo delle domande di visto, interviste ai richiedenti, controlli sugli invitanti in Italia attraverso i riscontri con questure e prefetture, adempimenti informatici incluse le verifiche nel sistema informativo Schengen) non sono mai state delegate dalla Farnesina al personale della polizia di Stato, che ha sempre svolto tali attività su base paritetica con il personale di questo Ministero.
  Non si ritiene al momento necessario prevedere l'inserimento di professionalità specifiche – quali quelle possedute dagli operatori della polizia di Stato – all'interno degli uffici visti, poiché le mansioni collegate al rilascio dei visti sono esercitate in via ordinaria dal personale della Farnesina.
  Si ritiene invece auspicabile intensificare la collaborazione già esistente col personale della polizia di Stato nel settore della lotta alla falsificazione dei visti d'ingresso e dei documenti a supporto delle domande di visto, dei respingimenti in frontiera e in generale del contrasto all'immigrazione clandestina.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

ambasciata

politica dei visti