ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07613

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 367 del 21/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07613
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 21 gennaio 2015, seduta n. 367

   NESCI e PARENTELA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   sul portale Internet della testata giornalistica Il Quotidiano del Sud, è apparso, in data 20 gennaio 2015, un articolo a firma di Piero Cirino in cui si legge che «dopo le apparecchiature per accertare i tumori ordinate e mai messe in funzione, con quella del Cosentino in attesa di autorizzazione da cinque anni, il nuovo colpo arriva sull'ospedale civile «Beato Angelo» di Acri, in provincia di Cosenza»;
   di seguito, nello stesso articolo viene precisata la notizia, relativa alla temporanea sospensione degli interventi chirurgici – presso il summenzionato ospedale di Acri – «la cui durata superi all'incirca i sessanta minuti», «in ragione della mancanza in organico di un elettricista», poiché «l'ultimo è andato in pensione poche settimane fa e qualora vi fossero problemi legati al funzionamento dell'impianto elettrico non vi sarebbero figure specializzate in grado di intervenire tempestivamente»;
   secondo l'articolista Cirino, «il problema al momento riguarda la sala operatoria, ma è l'intera struttura ovviamente a essere in pericolo, dato che il rischio riguarda praticamente tutte le unità operative interessate»;
   per ultimo, nell'articolo in questione è riportato che «la mancanza di un elettricista è stata segnalata ai vertici dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ma, al momento, il problema non è stato ancora risolto»;
   innumerevoli, gravi e persistenti disservizi e inadempimenti si sono cumulati in ordine alla sanità calabrese, a motivo del fatto che il Governo centrale sostituì con evidente, colpevole ritardo il commissario deputato al piano di rientro dal debito sanitario, da quell'incarico decaduto per legge Giuseppe Scopelliti, poiché intervenuta nei suoi confronti una sentenza penale di condanna in primo grado;
   alla data odierna il Governo non ha nominato il nuovo, suddetto commissario ad acta, scaduto – con la proclamazione del governatore della Calabria, eletto il 23 novembre ultimo scorso – l'incarico in parola conferito dal Consiglio dei ministri, nel settembre 2014, al generale Luciano Pezzi;
   la riferita situazione complessiva – come peraltro già significato nell'interrogazione a risposta scritta n. 4-07518, firmata dagli stessi interroganti – ha di fatto interrotto l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario calabrese, determinando una paralisi generale rispetto alla riorganizzazione dei servizi, con diffuse ripercussioni sulla tutela del diritto alla salute previsto all'articolo 32 della Costituzione;
   a tale ultimo riguardo si riporta, a titolo di esempio, la mancata applicazione, dimenticata addirittura dal 2010, del D.p.g.r. n. 18 del 2010, che assegna un punto di prima emergenza al comprensorio della Valle del Savuto (Cosenza), ancora atteso dai cittadini, che ne sollecitano l'apertura con iniziative pubbliche promosse da un apposito comitato, secondo quanto si legge in un articolo del 22 dicembre 2014 presente sul sito della testata giornalistica Il Fatto Quotidiano;
   ancora, 41 lavoratori, già in servizio presso strutture dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza tramite il progetto di lavoro interinale «Obiettivo Lavoro», benché destinatari di nuova assunzione per via dell'aggiudicazione di una procedura pubblica in capo alla società romana Servizi Integrati srl, sono da mesi in attesa di specifica comunicazione dalla summenzionata azienda pubblica utilizzatrice;
   da quanto appreso dagli interroganti e già rappresentato formalmente al prefetto di Cosenza, dottor Gianfranco Tomao, il dg facente funzioni dell'Asp di Cosenza, dottor Luigi Palumbo, starebbe rimandando gli atti per le assunzioni in attesa della nomina della nuova dirigenza, che dovrà essere validata dal prossimo – commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario della Calabria;
   inoltre, la rete dell'assistenza ospedaliera della Calabria non è stata completata e l'organico degli ospedali pubblici ha risentito pesantemente, consta agli interroganti, della confusione generata dall'avvio e poi dalle ricordate interruzioni del suddetto piano di rientro, provocate dalla lunga mancanza del commissario preposto, al punto che si registra carenza di paramedici e medici in taluni reparti, in cui potrebbero essere impiegati sanitari rimasti di fatto — per le predette ragioni — senza quotidiana occupazione –:
   come ritengano di intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, per sanare immediatamente il gravissimo vuoto in corso nella gestione della sanità calabrese. (4-07613)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

penuria di manodopera

debito

lavoro temporaneo