ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07608

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 367 del 21/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 21/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07608
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 21 gennaio 2015, seduta n. 367

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   le province sono oggetto di un chiaro disegno della maggioranza di Governo, che, benché non condivisibile, è irreversibilmente finalizzato alla progressiva marginalizzazione in termini funzionali delle stesse, fino alla loro soppressione;
   tale strategia istituzionale è stata accompagnata, negli ultimi anni, da una massiccia riduzione dei trasferimenti erariali alle province, i cui bilanci risultano insufficienti finanche a garantire l'assolvimento delle sempre più ridotte funzioni fondamentali delle quali sono ancora titolari;
   proprio nell'ottica del contenimento della spesa pubblica, la provincia di Salerno, a partire dal 5 dicembre 2014, ha attribuito le funzioni di direttore generale ad uno dei dirigenti già incardinati, senza alcun incremento di spesa;
   il nuovo presidente della provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, però, ha provveduto a nominare direttore generale un soggetto esterno ai ruoli dell'amministrazione, costituendo con lo stesso un apposito contratto di lavoro a tempo determinato, con una spesa particolarmente significativa e con modalità di dubbia legittimità;
   tali decreti presidenziali sono stati adottati nonostante la stringente necessità di politiche di spending review e, in particolare, nonostante i pareri negativi espressi sia dal dirigente del settore gestione risorse umane (prot. 2014/305725 del 28 novembre 2014), sia dal dirigente del settore finanziario (prot. 2014/45849 del 3 dicembre 2014), in ragione dell'assorbente circostanza che la provincia di Salerno, alla data dei predetti provvedimenti di nomina del direttore generale, già versava in una situazione finanziaria tale da rendere evidente e palese che, alla fine dell'esercizio 2014, non sarebbe stato rispettato il patto di stabilità;
   in particolare, il responsabile del settore gestione risorse umane si era espresso nel senso che «alla nomina del direttore generale non può farsi luogo ove sia stata o venga accertata, anche in corso di esercizio, la violazione del Patto di Stabilità 2014, operando in tale circostanza l'effetto sanzionatorio interdittivo del divieto generale di assunzione di personale e ciò anche in via di autoapplicazione», evidenziando che «il rispetto del Patto di Stabilità è dunque condizione legittimante della nomina del direttore generale»;
   anche la responsabile del settore finanziario si era espressa nel senso della necessità di «attenersi alle prescrizioni fornite dalla circolare MEF – RGS n. 6 del 18 febbraio 2014 e del parere n. 427 del 2009, reso dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Lombardia, ponendo l'Ente in autoapplicazione delle sanzioni in corso di esercizio», evidenziando «la situazione di attuale inadempienza rispetto agli obiettivi del patto di stabilità» e «il disequilibrio della situazione corrente di bilancio», «tale da rendere inverosimile il pareggio di bilancio per il 2015»;
   la richiamata circolare n. 6/2014 del Ministero dell'economia e delle finanze, inoltre, impone espressamente l'obbligo per gli enti soggetti al patto di stabilità di procedere, ove «nel corso dell'esercizio vi sia chiara evidenza che, alla fine dell'esercizio stesso, il patto non sarà rispettato», come nel caso di specie, alla autoapplicazione delle sanzioni previste ex articolo 31, comma 26, della legge n. 183 del 2011, fra cui principalmente il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia di contratto;
   a giudizio dell'interrogante in aperto contrasto con i princìpi applicativi della legislazione in materia e con ogni regola di sana gestione finanziaria, il presidente della provincia di Salerno, pur in presenza della chiara evidenza che, alla fine dell'esercizio stesso, il patto non sarà rispettato, piuttosto che adottare tutti i provvedimenti correttivi e contenitivi finalizzati a non aggravare la propria situazione finanziaria, ha, invece, proceduto con modalità che appaiono all'interrogante di dubbia legittimità all'assunzione di un atto che non solo aggrava ulteriormente l'equilibrio di bilancio, ma costituisce esso stesso uno dei provvedimenti espressamente vietati in ipotesi di sforamento del patto di stabilità;
   come se ciò non bastasse, con decreto presidenziale n. 11 del 9 dicembre 2014 è stato, inoltre, istituito, un nuovo capitolo rubricato «direttore generale – compenso», al fine di garantire la copertura della relativa spesa per il mese di dicembre 2014, mediante il prelevamento dal fondo di riserva ordinario, ex articolo 166, comma 2, del Tuel, a cui è consentito ricorrere solo «nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rilevino insufficienti»;
   appare evidente, a giudizio dell'interrogante, come la nomina del direttore generale non possa essere certamente annoverata fra le «esigenze straordinarie di bilancio» ovvero fra le «spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione», non integrando assolutamente gli estremi di un evento straordinario e/o imprevedibile al momento della programmazione finanziaria di bilancio;
   non si comprende altresì per quale motivo il neo eletto presidente della provincia di Salerno, piuttosto che far decorrere la nomina del direttore generale dall'inizio dell'esercizio 2015, abbia scelto di nominarlo con decorrenza dicembre 2014, rischiando di incorrere in quella che all'interrogante appare una violazione delle norme che presidiano il corretto utilizzo del fondo di riserva;
   la nomina dell'avvocato Bruno Di Nesta quale direttore generale della provincia di Salerno risulterebbe, inoltre, disentibile anche dal punto di vista soggettivo, alla luce dell'articolo 268 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della provincia di Salerno ai sensi del quale il direttore generale «esterno» «è scelto su base fiduciaria tra gli esperti di organizzazione aziendale e/o di pubblica amministrazione con adeguate capacità organizzative e gestionali»;
   il curriculum dell'avvocato Di Nesta, invece, a giudizio dell'interrogante non evidenzierebbe una qualificazione formativa o esperienza professionale che possa farlo ritenere un «esperto di organizzazione aziendale e/o di pubblica amministrazione», tantomeno emergerebbero profili che possano far presumere la titolarità di «adeguate capacità organizzative e gestionali»;
   in particolare, si evidenzia secondo l'interrogante una distorta applicazione della norma regolamentare, in quanto «base fiduciaria» non significa scelta «ad personam» ma individuazione tra più soggetti titolari dei prescritti requisiti curriculari, individuati in modo trasparente sulla base di un avviso pubblico, di quello che presenta un curriculum maggiormente coerente con gli obiettivi programmatici che la figura direttore generale è chiamato a curare e realizzare;
   l'avvocato Di Nesta sembrerebbe essere stato individuato in modo totalmente discrezionale e, per di più, in assenza dei minimi requisiti curriculari richiesti dal citato articolo 268;
   il sospetto che la nomina sia il frutto di «scambi» di natura politica, più che di scelte improntate all'imparzialità e nell'interesse della efficiente gestione dell'amministrazione provinciale di Salerno appare ancora più evidente alla luce di quanto riportato dagli organi di informazione già nei giorni immediatamente successivi all'elezione del dottore Canfora quale presidente della provincia di Salerno, che indicavano l'avvocato Di Nesta quale «amico» del figlio del sindaco di Salerno –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità e urgenza degli stessi, se si intenda disporre un'ispezione amministrativo contabile per fare chiarezza sulla situazione, alla luce delle criticità e anomalie evidenziate dall'interrogante. (4-07608)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nomina del personale

amministrazione del personale

contratto di lavoro