ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07591

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 367 del 21/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07591
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Mercoledì 21 gennaio 2015, seduta n. 367

   PARENTELA, GALLINELLA, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, GAGNARLI e L'ABBATE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   da notizie a mezzo stampa si apprende che la stragrande maggioranza dei prodotti agricoli – quali vite, olio, agrumi, kiwi, castagne, miele – è minata da fitopatie aggressive, alcune anche nuove, che hanno falcidiato coltivazioni simbolo del «made in Italy»;
   le stime per difetto già parlano di circa 500 milioni di euro persi per la mancata produzione che si estende in tutta la penisola, da sud a nord;
   l'effetto dei mutamenti climatici e le importazioni di prodotti agricoli potrebbero essere verosimilmente all'origine di un preoccupante prolificare di fitopatie quali virus, funghi e insetti che stanno attaccando pesantemente le nostre eccellenze della terra;
   nel caso dell'olivo, quindi per l'olio, i problemi sono causati dalla famigerata mosca olearia che ha imperversato ovunque oltre alla Xylella fastidiosa che non ha risparmiato circa il 50 per cento delle piante in produzione, con milioni di euro andati in fumo;
   per le castagne il cinipide ha quasi azzerato le produzioni generando un danno di oltre 200 milioni;
   gli agrumi della Sicilia sono stati gravemente attaccati dalla Tristeza, che ha già «indebolito» oltre il 30 per cento delle piante per un danno stimato in circa 80 milioni di euro;
   molte api hanno perso la loro battaglia contro il terribile coleottero Aetina tumida e la flessione dei volumi del miele prodotto è stata una diretta conseguenza;
   i filari di vite italiani non sono passati indenni da questo stillicidio e diversi viticoltori hanno battagliato con la peronospora;
   la batteriosi che si è accanita sull'actinidia (meglio conosciuta come kiwi) ha sterminato centinaia di migliaia di piante nel Lazio e nel Piemonte;
   le difficoltà di movimentazione delle produzioni stanno creando gravi danni anche alle produzioni florovivaistiche (la malattia colpisce anche alcune essenze da vivaio);
   anche gli allevatori italiani di ovini stanno subendo dei danni gravissimi, con perdite di migliaia di capi (sia per morte naturale che per necessario abbattimento) per colpa della febbre catarrale, meglio nota come «blue tongue» o «lingua blu», malattia infettiva che colpisce i ruminanti, in particolare gli opini, compromettendone gravemente, e spesso in meniate irreparabile, la salute, a causa di gravi lesioni a carico della mucosa oronasale con la comparsa di febbre elevata;
   c’è bisogno di maggiore tempestività e di misure più importanti sul nostro territorio – è quanto sostiene la dia – perché parassiti e fitopatologie nuove, non trovando fattori naturali di contrasto, si sviluppano rapidamente con enormi danni economici agli agricoltori e pesanti ripercussioni su habitat e paesaggio agrario di vaste aree; sono deboli le misure previste, sia a livello nazionale che europeo, per indennizzare i produttori colpiti come anche inadeguate, allo stato attuale, sono le contromisure agronomiche e agrotecniche da mettere in campo –:
   se non si ritenga urgente l'adozione di un piano, coordinato con le regioni, in modo tale che, una volta identificata l'emergenza fitosanitaria e veterinaria, vi sia una struttura informatica o rete che permetta agli agricoltori e allevatori il recepimento dell’allert in tempo etile;
   se non si ritenga urgente affrontare in maniera organica, sia a livello comunitario sia a livello nazionale, un'azione atta a prevenire l'intrusione nell'ambito dell'Unione europea di parassiti e fitopatie che rischiano seriamente di danneggiare ulteriormente il comparto agricolo e zootecnico;
   se non si ritenga urgente agire su diversi piani, dal potenziamento della ricerca alla diffusione di tecniche di difesa adeguate, dal maggior controllo internazionale sugli scambi al miglioramento, della capacità di intervento nelle fasi di emergenza, ivi compresa la promozione degli strumenti della gestione del rischio. (4-07591)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto agricolo

degradazione dell'ambiente

gruppo di produttori