ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07580

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 366 del 20/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 20/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 20/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07580
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Martedì 20 gennaio 2015, seduta n. 366

   RAMPELLI e CIRIELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 28 dicembre 2014, durante un viaggio tra Igoumenitsa e Ancona con a bordo circa cinquecento persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio, si è sviluppato un incendio a bordo della nave Norman Atlantic, in servizio per conto della compagnia greca «Anek Lines», mentre la stessa si trovava nel Canale d'Otranto;
   in seguito all'incendio sono stati recuperati i corpi di nove vittime, mentre altri due corpi, avvistati in mare, non sono stati recuperati, decedute in mare per annegamento od ipotermia, mentre sedici passeggeri risultano dispersi;
   a bordo della nave si trovava anche un numero imprecisato di clandestini, due dei quali risultano dispersi;
   fin dai primi accertamenti è infatti stata appurata l'esistenza di due liste passeggeri, una ufficiale con 458 nomi ed una ufficiosa con 478, e in seguito il capo della procura della Repubblica di Bari ha parlato addirittura di 499 passeggeri (21 in più di quelli registrati) tra i quali numerosi clandestini nascosti nelle stive, fatto, quest'ultimo, comprovato dai tre sbarcati nella giornata di martedì nel porto di Bari;
   il relitto del Norman Atlantic è stato rimorchiato a Brindisi, dove è giunto il 2 gennaio 2015;
   i tecnici del nucleo investigazioni antincendio (Nia), con gli uomini della capitaneria di porto di Bari, gli agenti della polizia scientifica e i carabinieri del Ris, hanno prelevato dalla plancia della nave la seconda scatola nera, gemella della prima, recuperata il 2 gennaio in controplancia;
   si tratta di scatole nere gemelle, che contengono cioè le stesse informazioni, ma la seconda, che si trovava nei locali interessati dall'incendio, potrebbe essere danneggiata;
   su entrambe le scatole nere la procura disporrà un accertamento tecnico irripetibile, e saranno oggetto di accertamenti anche le telecamere di videosorveglianza di cui era dotata la nave;
   allo stato attuale sarebbero due le ipotesi al vaglio degli inquirenti circa l'origine del rogo: secondo la prima l'incendio sarebbe partito proprio dalla stiva, forse a causa del fatto che uno dei clandestini ivi alloggiati avrebbe acceso qualche fuoco di fortuna con lo scopo di riscaldarsi oppure per cucinare;
   in base alla seconda ipotesi, invece, a prendere fuoco per primo sarebbe stato qualche camion che trasportava olio con il cassone troppo alto;
   le organizzazioni sindacali USB e P.A.M.E. hanno denunciato l'inefficienza sia delle dotazioni di sicurezza a bordo, sia del numero dei dispositivi di equipaggiamento necessari alle operazioni di soccorso, sia, infine, del numero di scialuppe di salvataggio, oltre all'appurato malfunzionamento delle porte tagliafuoco, certamente preesistente al tragico incendio;
   inoltre, il pool investigativo ha prelevato dall'interno del traghetto una cassetta di sicurezza nella quale sembra ci sia altra documentazione riferibile al comandante, Argilio Giacomazzi;
   stante quanto emerso fin dai primi momenti della tragedia del Norman Atlantic, la stessa induce a sospettare che ci sia un traffico irregolare di merci e di uomini sulla rotta Patrasso-Ancona, sospetto suffragato dalla circostanza che l'armatore avrebbe provato in tutti i modi a far portare il relitto a Valona e a farlo ispezionare dalla magistratura albanese o greca prima che lo facesse la magistratura italiana –:
   quali siano, allo stato, le informazioni disponibili in merito alla vicenda di cui in premessa;
   come sia possibile che un traghetto di linea di un Paese membro dell'Unione europea trasportasse passeggeri clandestini, e se non ritenga di approfondire tale questione, per quanto di competenza, al fine di stroncare un eventuale traffico di esseri umani;
   quali iniziative intendano assumere al fine di potenziare sia le attività di prevenzione sia i controlli cui sono sottoposte le imbarcazioni adibite al trasporto dei passeggeri, con particolare riguardo alle autorizzazioni alla navigazione rilasciate dal registro navale di Genova. (4-07580)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

trasporto marittimo

utente dei trasporti