Legislatura: 17Seduta di annuncio: 365 del 19/01/2015
Primo firmatario: BARONI MASSIMO ENRICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/01/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015 PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/06/2015
CONCLUSO IL 11/06/2015
BARONI. —
Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
da fonti di stampa si apprende che in data 13 gennaio 2015 sono state arrestate su ordine della procura della Repubblica di Taranto sette persone fra Taranto, Napoli e Roma accusati del reato di concorso in concussione;
già nel marzo del 2014 era stato arrestato il direttore del V reparto navale di Chiapparo, a Taranto, un capitano di fregata nella cui abitazione sono stati trovati ben 44.000 euro in contanti, oltre ad una pen-drive in cui era contenuta una lista di imprenditori «taglieggiati» da quella che in seguito si è rivelata una vera e propria banda;
il gruppo di soggetti, tutti ufficiali e sottufficiali della Marina militare, tranne uno, riscuotevano una tangente totale del 10 per cento sugli appalti di cui si occupavano in nome e per conto del commissariato militare marittimo di Taranto solo ed esclusivamente per corrispondere in tempi congrui i pagamenti dovuti;
le confessioni del primo arrestato, che ha decrittato per gli inquirenti il contenuto della pen-drive, hanno portato alla conoscenza degli inquirenti della divisione, per così dire, «gerarchica» delle tangenti con la percentuale che variava a seconda del grado ricoperto;
le forze dell'ordine hanno inoltre scoperto che questa «abitudine» andava avanti da anni e che veniva tramandata da un comandante ad un altro in una cornice ambientale di corruttela che poco dovrebbe addirsi ad ufficiali che hanno fatto un giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana;
il gip di Taranto dottor Pompeo Carriere, in conferenza stampa ha, fra l'altro, dichiarato che questi personaggi «hanno causato, nel complesso, danni notevoli sia alle singole imprese che all'intera economia locale, sostanzialmente alla stregua dell'agire della malavita organizzata» –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti citati in premessa;
se il Ministro intenda intraprendere, per quanto di competenza, tutte le necessarie iniziative, anche in merito alla eventuale rotazione degli incarichi apicali del commissariato militare marittimo di Taranto, al fine, in particolar modo, di rendere i controlli amministrativi sulle attività ivi poste in essere, più efficaci che in passato. (4-07572)
Risposta. — In merito a quanto richiesto con l'atto di sindacato ispettivo in esame, si comunica che tutto il personale destinato presso le direzioni di commissariato della Difesa, è soggetto, ora come in passato, ad una rotazione periodica.
Con specifico riferimento alla direzione di commissariato di Taranto, considerata la valenza amministrativa dell'ufficio, la turnazione risponde a criteri ancora più stringenti. Infatti, secondo le consuete dinamiche di rotazione del personale negli incarichi sensibili, nel corso del 2013 si era già dato corso all'avvicendamento di 7 ufficiali e di 52 sottufficiali. Nel 2014, a seguito dell'avvio della citata inchiesta da parte dell'autorità giudiziaria, si è proceduto ad incrementare tale misura, indipendentemente dalla specifica area funzionale di assegnazione del personale, dando corso all'avvicendamento di 15 ufficiali e di 59 sottufficiali.
Inoltre, quale ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione, in aggiunta a quanto già posto in essere, è stato disposto l'ulteriore avvicendamento dei livelli dirigenziali più direttamente interessati ai procedimenti di tipo amministrativo per un totale di 6 ufficiali e di 31 sottufficiali.
Su un piano più generale, si rappresenta che il Dicastero, già dal 2014, si è dotato di un piano triennale di prevenzione della corruzione e che sta procedendo con il progressivo ampliamento dell'analisi del rischio ai fini dell'applicazione di una corretta politica di prevenzione della corruzione stessa.
Il piano prevede, quale misura obbligatoria, che il personale militare (dirigente e non) e quello civile non dirigente dell'amministrazione difesa permanga in incarichi caratterizzati da rischio di corruzione per un periodo massimo non superiore a cinque anni, salvo casi particolari valutati dagli organi di impiego preposti.
Ciò a testimonianza della particolare sensibilità che il Dicastero pone nella prevenzione della corruzione.
La Ministra della difesa: Roberta Pinotti.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):arresto
controllo amministrativo
reato