ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 364 del 16/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 16/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07562
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Venerdì 16 gennaio 2015, seduta n. 364

   GIORGIA MELONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   con la deliberazione del consiglio regionale n. 66 del 10 luglio 2007 la regione Toscana ha approvato il piano regionale dello sviluppo economico (PRSE 2007-2010) che prevede, tra l'altro, nell'ambito della linea di intervento 3.1 – «Ingegneria finanziaria», interventi di garanzia con caratteristiche tali da rispettare i requisiti richiesti dall'accordo di Basilea;
   in data 16 ottobre 2008 il consiglio di amministrazione di Fidi Toscana spa ha deliberato lo stanziamento di 1.500.000 euro destinato a potenziare i fondi regionali di garanzia a favore delle piccole e medie imprese;
   il 15 dicembre 2008, con la deliberazione n. 1086 della giunta regionale della Toscana, sono state approvate le modalità di attuazione degli «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese», stabilendo che tali interventi siano attuati mediante apporto di risorse a Fidi Toscana spa a titolo di finanziamento, nel rispetto delle previsioni recate nelle «Istruzioni di Vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui alla Circolare n. 216 del 5 agosto 1996, settimo aggiornamento del 9 luglio 2007, ed al relativo allegato “A”»;
   con deliberazione n. 1027 del 9 dicembre 2008 la stessa, giunta regionale ha approvato il protocollo di intesa «emergenza economia» tra regioni e sistema bancario operante in Toscana;
   con il decreto n. 266 del 15 gennaio 2009 avente per oggetto «PRSE 2007-2010 linea di intervento 3.1 Ingegneria finanziaria «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese». Approvazione dell'accordo di finanziamento e del regolamento», è stato approvato «l'accordo per un finanziamento a Fidi Toscana per un importo massimo di euro 14.375.436,00 per l'attuazione degli «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese» di cui all'allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, nonché è stato decretato di approvare il regolamento relativo agli «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese», di cui all'allegato B, e si è deciso di «rinviare l'assunzione degli impegni al momento in cui saranno rese disponibili le risorse a seguito delle necessarie variazioni di bilancio»;
   tra le domande presentate ne risulta una avanzata dalla società Chil s.r.l. il 16 marzo 2009 per un finanziamento di 437.000 euro a ottantaquattro mesi tramite la BCC Pontassieve, filiale di Pontassieve;
   la società Chil S.r.l. era ed è stata a tutti gli effetti una società della famiglia Renzi e in quella data l'unico dirigente, in aspettativa, della stessa risulta essere proprio l'ex socio Matteo Renzi;
   alla stessa data, inoltre, Fidi Toscana risulta essere partecipata anche dalla provincia di Firenze per 1.413.412,00 euro (il primo socio pubblico per partecipazione dopo la regione Toscana) e Matteo Renzi era presidente della provincia;
   la garanzia di Fidi Toscana è stata deliberata il 15 giugno 2009 tra il primo e il secondo turno delle elezioni comunali di Firenze in cui Matteo Renzi stava diventando sindaco di Firenze, e il finanziamento è stato erogato dalla banca il 13 agosto 2009, quando Matteo Renzi era sindaco;
   anche il comune di Firenze è socio di Fidi Toscana Spa;
   l'intervento è stato effettuato a prima richiesta nella misura dell'ottanta per cento, a valere sulle risorse della misura liquidità PRSE 2007-2010;
   in data 8 ottobre 2010, con protocollo n. FI-2010-63542, Chil Post s.r.l. ha ceduto un ramo aziendale a EVENTI 6 s.r.l., società riconducibile sempre alla famiglia Renzi;
   in data 14 ottobre 2010 le quote della società Chil Post s.r.l. sono state trasferite interamente da Renzi Tiziano a Gian Franco Massone;
   successivamente, la banca è entrata in sofferenza a causa dell'insoddisfacente andamento dei rapporto e al perdurare dell'insolvenza relativa all'estinzione di fatture Italia anticipate e scadute;
   in data 12 agosto 2011 si è verificato il primo mancato pagamento di una rata del finanziamento da parte di Chil POST s.r.l., e in data 20 ottobre 2011 è stata effettuata la messa in mora da parte della banca, nel rispetto dei termini della convenzione regolante i rapporti tra le banche e Fidi Toscana;
   a quanto consta all'interrogante, l'esposizione complessiva al momento della richiesta di attivazione della garanzia sarebbe stata di 322.316,34 euro;
   in data 15 febbraio 2012 la banca ha richiesto a Fidi Toscana l'attivazione della garanzia rilasciata a valere sulla misura in oggetto;
   il 7 febbraio 2013 il giudice del tribunale fallimentare di Genova ha dichiarato il fallimento di CHIL Post s.r.l., e che su questa vicenda la procura di Genova sta indagando per bancarotta fraudolenta e tra gli indagati secondo quanto riportato da organi di stampa risultano esserci anche Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi;
   Laura Bovoli risulta essere anche presidente del consiglio di amministrazione di «Eventi 6 s.r.l.»;
   in data 1o agosto 2013 è stata liquidata da Fidi Toscana alla BCC Pontassieve la somma di 263,114,70 euro, a copertura della perdita subita dalla banca (la somma è pari all'80 per cento dell'esposizione complessiva al momento della richiesta di attivazione della garanzia più interessi ed oneri);
   il 22 febbraio 2014 Matteo Renzi è diventato Presidente del Consiglio dei ministri;
   in data 30 ottobre 2014, Fidi Toscana ha ricevuto dal Fondo, centrale di garanzia la somma di 236.803,23 euro a seguito dell'attivazione della controgaranzia;
   il Fondo centrale di garanzia è afferente al Ministero dello sviluppo economico – direzione generale dello sviluppo alle imprese, e, quindi al Governo presieduto da Matteo Renzi;
   pertanto, la perdita sofferta sull'operazione da Fidi Toscana, a valere sulla misura liquidità, è stata di 26.311,47 euro e dal Fondo di garanzia di 236.803,23 euro;
   i debiti creati dall'azienda di famiglia di Matteo Renzi sono stati di fatto pagati con fondi pubblici sia tramite la finanziaria regionale sia tramite il fondo di garanzia dello Stato quando Matteo Renzi ricopriva ruoli apicali nelle istituzioni di riferimento;
   in Italia si suicida per crisi un imprenditore ogni cinque giorni;
   l'accesso al credito è una delle maggiori difficoltà, insieme alla pressione fiscale, che riscontrano le aziende toscane;
   a Fidi Toscana non risulterebbero comunicati né l'esposizione politica della società Chil srl al momento della richiesta dei finanziamento, né la successiva cessione di ramo aziendale –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero e se ne fossero a conoscenza;
   se sia corretto che la gestione di questi finanziamenti sia stata affidata a Fidi senza gara, e se le operazioni descritte in premessa siano avvenute nel rispetto delle normative e della regolarità procedurale;
   se il Presidente del Consiglio non reputi opportuno chiarire i collegamenti tra le società della sua famiglia e i finanziamenti pubblici da esse ricevuti nel corso dell'espletamento dei diversi mandati istituzionali da lui ricoperti. (4-07562)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cofinanziamento

fallimento

creazione di imprese