ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07559

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 364 del 16/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07559
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 16 gennaio 2015, seduta n. 364

   SORIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   secondo una recente ricerca del centro studi «ImpresaLavoro» realizzata elaborando i dati delle serie storiche dell'Istat sulla disoccupazione, il Governo Renzi nei suoi primi nove mesi di attività avrebbe ottenuto risultati peggiori in tema di occupazione, di quelli conseguiti nel medesimo lasso di tempo dai Governi guidati da Berlusconi e da Letta;
   durante il Governo Renzi, secondo l'Istat il tasso di disoccupazione giovanile avrebbe raggiunto il picco più alto di sempre: 43,9 per cento con ben 54 mila giovani senza occupazione in più, e uno dei dati peggiori in tema di occupazione risulterebbe quello del lavoro delle donne;
   sempre secondo i dati Istat più recenti, la disoccupazione in Italia avrebbe raggiunto il record storico negativo del 13,4 per cento;
   questo dato italiano, che non era mai stato così alto da 37 anni, si traduce tristemente in 3 milioni 457 mila italiani in cerca di lavoro, con una crescita di 264 mila unità su base annua (+ 8,3 per cento);
   il tasso di disoccupazione italiano è peggiore della media dell'Eurozona: la media nei Paesi della moneta unica è infatti dell'11,5 per cento;
   il fatto ancora più grave è che il tasso di disoccupazione italiano continua a muoversi in direzione opposta a quello dell'Eurozona: oggi il tasso di disoccupazione dell'Eurozona è di 0,4 punti percentuali più basso di un anno fa, mentre il tasso di disoccupazione italiana è di 0,9 punti percentuali più alto;
   gli occupati italiani, in un solo mese da ottobre a novembre 2014, sarebbero calati di 48 mila unità;
   il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, ha commenta i dati sulla disoccupazione diffusi dall'Istat dicendo che: «L'aumento è strutturale ormai da anni. La politica economica del Governo non è in grado di rilanciare la crescita, perché non punta sulla creazione di lavoro»;
   il segretario della Cgil ha inoltre affermato: «Sorprendono le dichiarazioni del Ministro del lavoro, il quale sostiene che bisogna aspettare l'effetto dei provvedimenti del governo: la politica economica del governo non è in grado di rilanciare la crescita perché non punta sulla creazione di lavoro, con il sostegno alla domanda e gli investimenti pubblici. Affidare alle imprese, come fa il Jobs Act, la speranza di far crescere l'occupazione, liberalizzando i licenziamenti, difficilmente produrrà maggiore stabilità e crescita. Per i giovani, inoltre, il governo dovrebbe fare una riflessione sul fallimento della garanzia giovani, dei dati non entusiasmanti su abbandoni e dispersione scolastica, sugli avviamenti al lavoro delle fasce più giovani che sono tra i più bassi in Europa e sulla ripresa dell'emigrazione di massa»;
   il Governo Renzi ha ripetutamente dichiarato, già da mesi, di essere impegnato nel dare un «calcio di riavvio» poderoso all'occupazione che in questo momento è in una situazione di stallo decennale, e di «puntare in alto» con le sue misure in grado, secondo quelle che all'interrogante appaiono le azzardate previsioni del Presidente del Consiglio e del Ministro Padoan, di creare a breve «ottocentomila nuovi posti di lavoro» –:
   se il Governo sia a conoscenza della grave situazione dell'occupazione in Italia che emerge dai dati dell'Istat e se non intenda spiegare perché con le soluzioni divulgate e dichiarate da mesi, non solo non vi sia stato ancora nessun miglioramento, ma nemmeno si sia frenato il calo dei posti di lavoro e come si intenda intervenire al più presto in merito.
(4-07559)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disoccupazione

statistica occupazionale

finanziamento pubblico