ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07558

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 364 del 16/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07558
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 16 gennaio 2015, seduta n. 364

   SORIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   si è di recente concluso il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea e sembra, anche secondo diverse testate giornalistiche, che le promesse siano rimaste slogan e che l'operato renziano sia destinato a non lasciare tracce di particolare rilevanza;
   secondo la stampa, la Presidenza italiana sarebbe stata giudicata da diplomatici ed esperti in modo negativo per ritardi, mancanza di comunicazione, cambi in corsa: «Vengono confermati tutti gli stereotipi negativi sul Paese» e Bruxelles ci avrebbe definiti «Italiani sempre disorganizzati e caotici»;
   sembrerebbe che tutto il semestre renziano si sia giocato sulle esigenze di politica interna strumentalizzando l'Europa come vincolo per far passare le riforme in Italia;
   Renzi non sarebbe stato nemmeno in grado di ottenere grandi risultati da altri punti di vista: «Gli altri Governi si sono tenuti le caselle più importanti e hanno concesso a Renzi il dicastero che tanto gli stava a cuore, la politica estera per la Mogherini», spiegano nella Commissione;
   alcuni dossier su cui si era impegnata la Presidenza italiana avrebbero avuto un esito deludente: ad esempio, l'agenda digitale, su cui Renzi si era mobilitato personalmente con il vertice di Venezia, sarebbe stata un flop con l'Italia che resta agli ultimi posti in classifica per uso di internet, e più di un terzo degli italiani che non l'ha mai usato;
   l'Italia appare indietro anche sul piano culturale: un anno fa, di questi tempi, un gruppo di lavoro messo in piedi a Palazzo Chigi era all'opera per organizzare un mega-convegno internazionale sull'identità europea, con i grandi nomi dell'intellettualità, alcuni dei quali scomparsi nei mesi successivi, da Jacques Le Goff Ulrich Beck, il tutto voluto dall'allora Premier Enrico Letta; Renzi fece cadere l'idea;
   durante il discorso tenuto il 13 gennaio 2014 a Strasburgo per la chiusura del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, il Presidente del Consiglio Renzi ha dichiarato che i rilievi del MoVimento 5 Stelle sull'impoverimento delle famiglie italiane «cozzano con la realtà dei fatti e dei numeri: in tempi di crisi le famiglie italiane hanno visto crescere i loro risparmi a 3,9 trilioni» perché «l'economia italiana vive una fase di terrore» e le «famiglie si arricchiscono perché hanno preoccupazione e paura»; .
   il Presidente dell'Adusbef, Elio Lannuti, politico, saggista e giornalista italiano, ha commentato le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Renzi dicendo che sarebbero «Ennesima mistificazione della realtà dei fatti, per occultare l'impoverimento della famiglie italiane prodotto dalla crisi sistemica dei banchieri e dalle politiche economiche recessive e sbagliate imposte dall'Europa e dalla Troika ai governi che si sono succeduti dal 2008, compreso il suo»;
   l'analisi che propone il Presidente del Consiglio Renzi non tiene conto del fatto che, come dice la Banca d'Italia, la ricchezza è in realtà diminuita (e non di poco) negli ultimi anni, ma pure del fatto che essa non è equamente distribuita e che questo divario tra ricchi e poveri è in forte aumento causando pericolosi effetti negativi sulla giustizia sociale;
   secondo i dati ISTAT, le persone in condizione di povertà assoluta sono aumentate, passando dal 6,8 per cento della popolazione nel 2007, al 12,4 nel 2013, una percentuale allarmante e anomala per un Paese industriale: si tratterebbe di 6 milioni e 20 mila persone costrette a pesanti privazioni materiali, a cui si aggiungono altre 3 milioni e 230 mila persone in povertà relativa, per un totale di quasi 10 milioni di italiani che vivono in povertà;
   secondo un rapporto della fondazione tedesca Bertelsmann il regime dell’austerity voluto dall'Unione europea avrebbe fatto affondare in Italia le politiche di inclusione sociale, tanto che da questo punto di vista, il nostro Paese sarebbe al ventiquattresimo posto sui ventotto Paesi dell'Unione, tanto che dopo l'Italia ci sarebbero solo l'Ungheria, la Romania, la Bulgaria (cioè il più povero dei Paesi dell'Unione europea) e la Grecia stremata dall'iperindebitamento e dalle misure di rigore imposte dall'Unione –:
   se il Governo sia al corrente della situazione dell'Italia e del costante impoverimento delle famiglie di cui sopra e se non intenda chiarire il senso delle dichiarazioni fatte a Strasburgo di cui sopra sull'arricchimento delle famiglie italiane anche alla luce del pericoloso aumento del divario tra ricchi e poveri che sta purtroppo divenendo realtà nel nostro Paese e dei rischi per la giustizia sociale che comporta;
   se il Governo non intenda chiarire in maniera dettagliata quali misure abbia posto in atto durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, e in che modo abbia utilizzato tale posizione privilegiata, per far uscire il Paese dalla crisi economica nella quale si trova.
(4-07558)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo

integrazione sociale

depauperamento