ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07553

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 364 del 16/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07553
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Venerdì 16 gennaio 2015, seduta n. 364

   FRATOIANNI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il nuovo modello di calcolo dell'ISEE, adottato con Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 7 novembre 2014, e in vigore dal 1o gennaio del 2015, sta creando molte difficoltà ai cittadini aventi diritto o richiedenti servizi agevolati. A rischio ci sarebbero servizi essenziali e fondamentali per le famiglie e i cittadini italiani, soprattutto in un periodo di forte crisi, quali gli asili nido, le agevolazioni per gli affitti, gli sconti su bollette e utenze e la definizione delle rette universitarie;
   ad oggi non è ancora stata rinnovata la convenzione fra l'INPS e i Centri di assistenza fiscale, motivo per cui i cittadini che vogliano calcolare il proprio ISEE per fare richiesta e accedere a servizi agevolati, non hanno al momento possibilità alcuna di usufruire del servizio, a meno che non provvedano autonomamente. Questa situazione di stallo e difficoltà, che si riversa sui cittadini, è fotografata dallo scarso numero di persone che fino ad oggi si è rivolta ai Centri di assistenza fiscale e che ha avuto la possibilità di aggiornare la propria situazione economica;
   di fatto, i dati ci dicono che lo scorso anno circa 6 milioni di persone hanno avuto accesso ai servizi e alle prestazioni garantite dal vecchio ISEE e al momento sono solo poche migliaia quelle che hanno inviato la richiesta per il nuovo indicatore andato in vigore dal 1o gennaio. Appena un centinaio tramite i Caf, che invece generalmente veicolano oltre il 90 per cento delle richieste;
   senza la Dichiarazione sostitutiva unica, che i Centri di assistenza fiscale devono inviare all'Inps, è impossibile per l'Istituto di previdenza elaborare il valore ISEE e, di conseguenza, le famiglie non possono accedere ai servizi agevolati;
   proprio in questi giorni, è stato lanciato un allarme dai CAF: si prevede, infatti, che con i nuovi sistemi di calcolo, la platea di coloro che potranno avere accesso ad agevolazioni potrebbe ridursi del 20 per cento. Si tratterebbe di una riduzione pesante, su cui non è possibile avere contezza, visto che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al momento non ha reso pubbliche delle proiezioni in merito all'impatto del nuovo modello Isee sulla platea dei beneficiari di servizi agevolati, che sarebbero invece molto utili per comprendere quanto accadrà, soprattutto considerando le forti difficoltà economiche cui sono costretti milioni di cittadini in Italia;
   un altro allarme è stato dato dalle associazioni studentesche universitarie, rispetto all'accesso alle borse di studio: nel nuovo sistema di calcolo, infatti, vengono inclusi fra i redditi disponibili anche i trasferimenti monetari ottenuti dalla pubblica amministrazione. Questo significa che nel calcolo dei redditi complessivi del nucleo familiare del richiedente la borsa di studio, nello specifico, viene inserito l'importo della borsa di studio ottenuta. Rischia di verificarsi, quindi, l'assurda situazione di uno studente che risulta essere non idoneo alla borsa, o che ne trova l'importo diminuito, proprio perché l'anno precedente l'ha percepita e quindi nel calcolo del nuovo Isee ha dovuto conteggiarla. Non è difficile immaginare che lo stesso problema lo stiano vivendo altre persone, rispetto alla richiesta di servizi agevolati differenti –:
   se il Ministro non ritenga urgente intervenire presso l'Istituto nazionale di previdenza per giungere ad un accordo con i Centri di assistenza fiscale, rendendo più veloce il servizio ai cittadini;
   se il Ministero abbia delle previsioni sull'impatto sociale prodotto dal nuovo calcolo dell'ISEE, in particolare rispetto al numero di cittadini che non potrà più avere accesso ai servizi agevolati;
   se il Ministro non ritenga di dover assumere iniziative per scomputare dal calcolo dei redditi disponibili per la definizione dell'ISEE, i trasferimenti monetari ottenuti dalla pubblica amministrazione, che rischia di estromettere dai beneficiari delle agevolazioni, persone che hanno reali necessità. (4-07553)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

impatto sociale

trasferimento di capitali