ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 363 del 15/01/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/02028
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 15/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 15/01/2015
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 15/01/2015
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 15/01/2015
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 15/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/01/2015
Stato iter:
12/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/03/2015
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/03/2015

CONCLUSO IL 12/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07545
presentato da
CAPARINI Davide
testo di
Giovedì 15 gennaio 2015, seduta n. 363

   CAPARINI, BUSIN, MOLTENI, ALLASIA e ATTAGUILE. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   a seguito del passaggio dalla trasmissione analogica al digitale terrestre sono innumerevoli le difficoltà di ricezione del segnale, in particolare dei canali RAI, riscontrate in ampie aree del Paese; nella provincia di Biella, non è ancora possibile godere della visione dei programmi televisivi RAI nonostante paghino regolarmente il canone. Il 1o agosto 2013 è stato siglato un accordo fra AGCOM, Ministero e RAI che, modificando alcune assegnazioni delle frequenze, avrebbe dovuto risolvere nei prossimi mesi le problematiche interferenziali ai danni del Multiplex 1, Piemonte incluso, e che le graduatorie stilate dallo stesso Ministero per l'assegnazione delle frequenze alle emittenti locali in Piemonte e Lombardia pubblicate avrebbero potuto, inoltre, modificare a breve il quadro pianificatorio risolvendo parte delle interferenze evidenziate;
   a Crespadoro (Vicenza) sono numerosi i problemi riferiti alla ricezione del segnale Rai, che in molti casi si limita ai 3 canali principali, anziché ai 15 pubblicizzati. La concessionaria, nel rispondere alle denunce dei cittadini ha semplicemente spiegato che la mancata visione dei vari canali è dovuta ad una mancanza di copertura del territorio per la quale non è responsabile la concessionaria pubblica;
   nei comuni facenti parte del la comunità montana della Valsassina, Val D'Esino e della Valvarrone in provincia di Lecco, comprendente 28 comuni per un totale di circa 20 mila abitanti che nel periodo turistico raggiungono le 100 mila presenze, perdurano le difficoltà di ricezione che rimangono gli stessi già fruibili con la vecchia tecnologia di trasmissione. Nel contempo gli operatori concorrenti il sistema radiotelevisivo nazionale (su tutti Mediaset e La 7) hanno provveduto ad ottimizzare l'emissione del segnale permettendo così la perfetta ricezione e visione dei relativi canali televisivi;
   in provincia di Rimini disfunzioni di diversa natura, spesso legate a specifiche condizioni meteorologiche. In alcune zone del territorio ulteriori segnali arrivano e interferiscono anche da altre regioni, come nel caso delle interferenze provocate dal ripetitore di Udine in Friuli Venezia Giulia, mentre recentemente sono stati segnalati un problema di abbassamento di potenza del ripetitore localizzato a San Marino e problemi al ripetitore di Monte Nerone;
   rispondendo a numerose interrogazioni in materia relative alla scarsa o assente copertura del segnale presentate presso la Commissione di vigilanza RAI, l'azienda concessionaria per l'area oggetto dell'interrogazione ha confermato l'esistenza delle problematiche interferenziali precisando di aver ripetutamente informato il Ministero dello sviluppo economico della questione;
   qualunque sia la causa alla base del problema della mancata ricezione del segnale RAI i cittadini convengono che non siano state attivate azioni mirate al fine di garantire una reale situazione di accesso al nuovo sistema che doveva offrire, nelle dichiarazioni iniziali, maggiori servizi, portando ad un miglioramento della situazione preesistente (tanto che a questo scopo sono state destinate alla RAI, negli ultimi anni, ingenti risorse ad esempio, nel decreto-legge n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011, circa 60 milioni di euro);
   la Rai, in qualità di concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, così come previsto dall'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, dovrebbe svolgere un servizio pubblico sul territorio italiano, sulla base di un contratto nazionale stipulato con il Ministero delle comunicazioni, assicurando a tutti i cittadini la possibilità di usufruirne;
   la discordanza fra quanto espresso nel contratto di servizio e la realtà dei fatti mina la credibilità e la trasparenza del sistema radiotelevisivo pubblico, e ne mette in dubbio l'affidabilità;
   in Commissione Trasporti della Camera dei deputati giace una risoluzione che impegna il Governo a consentire alle emittenti locali la trasmissione di marchi, programmi o palinsesti di emittenti nazionali, misura che consentirebbe di risolvere l'annosa questione della carenza frequenziale della concessionaria pubblica radiotelevisiva nelle aree marginali del Paese –:
   quali azioni di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere per far sì che il diritto di accesso alle reti del servizio pubblico radiotelevisivo sia garantito, attraverso la trasmissione in tecnica digitale terrestre, a tutti i cittadini italiani con copertura integrale sul territorio, così come previsto dall'articolo 45 del decreto legislativo n. 177 del 2005 e dal contratto di servizio stipulato tra l'azienda e il Ministero. (4-07545)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 marzo 2015
nell'allegato B della seduta n. 390
4-07545
presentata da
CAPARINI Davide

  Risposta. — In merito alle difficoltà di ricezione del segnale dei canali Rai riscontrate in diverse aree del Paese, si fa presente quanto segue.
  Per le carenze riscontrate nella ricezione dei programmi dei Mux Rai nella zona di Crespadoro (VI) e nei comuni facenti parte della comunità montana della Valsassina, Val d'Esino e Valvarrone, la società, ha evidenziato che la copertura radioelettrica in tali zone non risulta inferiore alla precedente copertura analogica di Rai 1, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 6 del contratto di servizio attualmente in vigore.
  In ogni caso, considerato che la missione della società Rai è quella di migliorare, compatibilmente alle risorse frequenziali ed economiche disponibili, l'offerta radiotelevisiva, i competenti uffici del Ministero dello sviluppo economico hanno richiesto approfondimenti circa le problematiche di ricezione dei Mux Rai nelle zone della comunità montana suindicata.
  Si evidenzia, comunque, la possibilità per gli enti locali, di richiedere l'attivazione di impianti ripetitori ai sensi dell'articolo 30 comma 1 del decreto legislativo n. 177 del 2005 (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici). Considerate, infatti, le difficoltà di ricezione esistenti nelle zone che per la loro conformazione orografica sono da sempre difficilmente raggiungibili dal segnale terrestre, in aggiunta agli oltre 2000 impianti gestiti da Rai Way sono stati autonomamente realizzati e gestiti altri impianti da parte degli enti locali. In Val d'Aosta, in occasione dello switch off è stato definito un accordo tra la regione e Rai Way che affida a quest'ultima la gestione di tali impianti per ciò che concerne la parte radioelettrica; in Piemonte e nel Lazio sono stati individuati alcuni siti di comunità montane per i quali Rai Way ha fornito gli apparati radioelettrici in comodato gratuito, sovvenzionati con contributo statale. Altri analoghi interventi sono stati effettuati con l'intervento diretto delle regioni o di altri enti senza il coinvolgimento di Rai.
  La Rai ha, inoltre, segnalato che i singoli utenti televisivi possono usufruire (dotandosi di parabola e decoder satellitare) della ricezione dell'intera offerta digitale mediante l'utilizzo della nuova piattaforma satellitare gratuita tivù sat che replica sul satellite l'intera programmazione del servizio pubblico e di altri canali nazionali ed esteri.
  Per quanto riguarda poi, la provincia di Biella, si comunica che sono state avviate analisi tecniche per la compatibilizzazione tra l'impianto Rai e quello dell'emittente locale Telelibertà irradianti da Monte Penice sul canale 22.
  Il canale 22 è stato confermato all'emittente Telelibertà per il servizio in Lombardia e l'accordo procedimentale sottoscritto in data 1o agosto 2013 dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Mise e Rai, che ha prodotto la delibera 149/14/CONS, ha assegnato alla Rai il CH. 22 in Piemonte.
  È stato, pertanto, avviato un tavolo tecnico tra Agcom, Mise, Rai e Telelibertà, al quale ha fatto seguito una attività tecnica di compatibilizzazione da parte dell'ispettorato tecnico Piemonte, ancora in corso, e che sta producendo, con la collaborazione della società Rai e Telelibertà miglioramenti del servizio della concessionaria pubblica nelle aree piemontesi.
  Risultano, invece, risolte le problematiche dei Mux Rai in provincia di Rimini, in quanto la società Rai ha proceduto all'abbassamento della potenza di trasmissione degli impianti Rai di Udine, che interferivano alcuni impianti Rai in Emilia Romagna, verificando, successivamente, il miglioramento della ricezione.
  Al riguardo, la società Rai ha evidenziato che al fine di rendere ottimale la ricezione dei Mux Rai è necessario che la popolazione residente nella zona della costa riminese orienti correttamente le proprie antenne verso le sorgenti costituite dagli impianti di Mordano di Romagna (San Marino), Riccione e Bertinoro.
  Per quanto riguarda, infine, la zona di Monte Nerone (PU), risulta che il relativo impianto Rai Mux 1, interferisce un'emittente nazionale in Umbria e che, pertanto, la società Rai dovrà presentare un progetto di modifica dell'impianto stesso, per il contenimento delle emissioni nella regione Marche.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonello Giacomelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

televisione

servizio pubblico