ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07516

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 362 del 14/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: LAVAGNO FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 14/01/2015
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 27/07/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/10/2015
Stato iter:
09/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/10/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/10/2015

CONCLUSO IL 09/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07516
presentato da
LAVAGNO Fabio
testo di
Mercoledì 14 gennaio 2015, seduta n. 362

   LAVAGNO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con la legge n. 257 del 27 marzo 1992, l'Italia ha messo al bando l'amianto vietando l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto. Previa autorizzazione espressa d'intesa fra i Ministri dell'ambiente, del lavoro e della sanità, è ammessa la deroga ai divieti per una quantità massima di 800 chilogrammi per amianto sotto forma di treccia o di materiale per guarnizioni non sostituibile con prodotti equivalenti disponibili;
   l'amianto è una sostanza particolarmente cancerogena perché può provocare due diverse malattie: l'asbestosi, frutto dell'accumulo nell'organismo di fibre del materiale, altamente invalidante, ed il mesotelioma pleurico, tumore maligno per la cui insorgenza, anche a distanza di decenni dall'esposizione, è sufficiente l'azione addirittura di pochissime fibre;
   in Italia sono oltre quattromila le vittime dell'esposizione alla pericolosa fibra e nei prossimi decenni, stante il lungo periodo di latenza del mesotelioma, è previsto un forte incremento dei decessi provocati dall'amianto, che raggiungerà l'apice tra il 2015 e il 2025;
   secondo quanto si apprende da organi di stampa, l'Italia ha importato nel 2012 ingenti quantità di amianto dall'India, addirittura come maggiore importatore con 1.040 tonnellate. Il dato è stato anche confermato dall'Agenzia delle dogane;
   il materiale, 1.040 tonnellate nel biennio 2011-2012, sarebbe finito in una decina di imprese sparse in tutto il territorio nazionale, e trasformato o impiegato nella produzione di vari manufatti: lastre di fibracemento, pannelli, guarnizioni per freni e frizioni di autoveicoli. L'Agenzia delle dogane, interpellata dalla procura, non solo ha confermato l'ingresso dell'asbesto nel territorio nazionale ma ha anche aggiunto che le importazioni sono continuate anche nel 2014;
   il caso è stato segnalato alla procura di Torino grazie ad un bollettino ufficiale pubblicato dal Governo indiano, in particolare dall'ufficio centrale del Ministero delle risorse minerarie dal titolo: «Indian Minerals Yearbooks 2012 – Asbestos – Final Release». In questo report ufficiale sono elencati le quantità estratte di asbesto con le relative destinazioni finali, dove l'Italia è indicata come principale partner commerciale;
   delle 1.296 tonnellate di amianto esportate tra il 2011 e il 2012, la maggior parte è finita proprio nel nostro Paese. Al secondo posto c’è il Nepal, con 124 tonnellate e al terzo la Nigeria con 38 poi il Kenya, con 28 e il Ghana, con 15. L'India, stando alla relazione, è uno dei paradisi mondiali dell'asbesto, che fa largo uso del materiale. Solo fra il 2011 e il 2012 ne ha importato per un totale di 365 mila tonnellate in prevalenza dalla Russia (51 per cento) ma anche dal Kazakhstan (18 per cento) dal Brasile (13 per cento) e dal Canada (7 per cento) –:
   se il Ministro sia a conoscenza delle problematiche sopra esposte e quali azioni intenda intraprendere al fine di fare chiarezza sulla vicenda e accertare eventuali autorizzazioni da parte del Governo in passato in quanto le ditte in questione devono disporre di qualche deroga.
(4-07516)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 ottobre 2015
nell'allegato B della seduta n. 499
4-07516
presentata da
LAVAGNO Fabio

  Risposta. — In ordine alla problematica richiamata dall'interrogante, si riferisce innanzitutto che il Ministero della salute, dopo aver acquisito il testo della 51a relazione annuale sui minerali del competente Ministero del Governo Indiano, attestante avvenute esportazioni di amianto verso l'Italia, aveva formulato una richiesta di chiarimenti indirizzata all'ambasciata indiana in data 8 gennaio 2015, per ottenere conferma della consistenza e dell'origine dei dati.
  Contemporaneamente, lo stesso dicastero aveva preso contatti con l'agenzia delle Dogane e dei Monopoli che, riferita la concomitanza dell'interessamento della procura della Repubblica di Torino, aveva prontamente provveduto a fornire elementi sulle indagini avviate, nell'attesa di ulteriori approfondimenti.
  La direzione centrale antifrode e controlli della predetta agenzia ha, quindi, fornito i seguenti dati riferiti alle diverse categorie merceologiche interessate, per l'arco temporale 2011-2014.

Importazioni di amianto e prodotti contenenti Amianto – Quantità (chilogrammi per anno):
  Tipologia di merce:
   2524 – amianto (asbesto): 2011 (–), 2012 (–), 2013 (–), 2014 (–);

   681140 – Lavori di amianto-cemento, cellulosa-cemento o simili contenenti amianto: 2011 (760), 2012 (–), 2013 (5), 2014 (2.120);
   6812 – Amianto (asbesto) lavorato: 2011 (28.954), 2012 (537), 2013 (540), 2014 (484);
   6813 – Guarnizioni di frizione contenenti amianto: 2011 (437), 2012 (–), 2013 (40), 2014 (–);
  Totale complessivo: 2011 (30.151), 2012 (537), 2013 (585), 2014 (2.604).

  Dal 2011 al 2014 non risultano importazioni di amianto (asbesto), ma solo di prodotti contenenti amianto (voci 681140 e 6813) e amianto (asbesto) lavorato (voce 6812), per un totale di quasi 34 tonnellate per l'intero periodo considerato.
  I maggiori quantitativi sono stati importati nel 2011 e sono diminuiti in modo significativo negli anni successivi.
  In particolare, come risulta dalla lettura della tabella sotto riportata – che suddivide le importazioni per paesi d'origine, si evidenzia che dall'India sono stati importati solo 2 chilogrammi di amianto (asbesto) lavorato (voce 6812), di cui un chilogrammo nel 2012 e l'altro nel 2013, mentre dagli Stati Uniti è stato importato lo stesso prodotto per un totale di quasi 22 tonnellate nel 2011, con una progressiva diminuzione negli anni successivi, sino a ridursi a 9 chilogrammi nel 2014.

Importazioni di amianto e prodotti contenenti Amianto suddivise per paese di origine della merce – Quantità (chilogrammi per anno):
  Tipologia di merce:
   681140 – Lavori di amianto-cemento, cellulosa-cemento o simili contenenti amianto:

    Paese di Origine:
     IN-India: 2011 (–), 2012 (–), 2013 (–), 2014 (–);

     US-Stati Uniti: 2011 (–), 2012 (–), 2013 (–), 2014 (–);
     Altri Paesi: 2011 (760), 2012 (–), 2013 (5), 2014 (2.120);
  Tipologia di merce:
   6812 – Amianto (asbesto) lavorato:

    Paese di Origine:
     IN-India: 2011 (–), 2012 (1), 2013 (1), 2014 (–);

     US-Stati Uniti: 2011 (21.938), 2012 (53), 2013 (17), 2014 (9);
     Altri Paesi: 2011 (7.016), 2012 (483), 2013 (522), 2014 (474);
  Tipologia di merce:
   6813 – Guarnizioni di frizione contenenti amianto:

    Paese di Origine:
     IN-India: 2011 (–), 2012 (–), 2013 (–), 2014 (–);

     US-Stati Uniti: 2011 (–), 2012 (–), 2013 (–), 2014 (–);
     Altri Paesi: 2011 (437), 2012 (–), 2013 (40), 2014 (–);

  Totale complessivo: 2011 (30.151), 2012 (537), 2013 (585), 2014 (2.604).

Fonte: Elaborazione su dati Cognos – Banca dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

  Il Ministero della salute ha riferito, altresì, in occasione della istruttoria svolta da questo dicastero, di non aver ricevuto alcuna risposta da parte dell'ambasciata indiana e che, ritenendo tuttavia necessaria una maggiore attenzione al fenomeno illegale delle importazioni, evidenziato dalle prime indagini, ha provveduto nello scorso mese di giugno a richiedere ulteriori elementi di verifica al comando carabinieri nuclei antisofisticazione e sanità e alla stessa agenzia delle dogane e dei monopoli, rimanendo tuttora in attesa degli esiti dell'aggiornamento.
  La stessa agenzia delle dogane, appositamente interpellata, ha fatto presente di non poter fornire ulteriori e dettagliate notizie in merito all'argomento, essendo tutt'ora in corso le indagini condotte dalla procura della Repubblica di Torino, coperte da segreto istruttorio.
  Il Ministero della giustizia ha confermato, peraltro, che presso la procura della Repubblica di Torino sono in corso indagini preliminari per l'ipotesi di reato di cui agli articoli 1, comma 2, e 15 della legge n. 257 del 1992, volte alla identificazione degli autori di importazioni in Italia di amianto; il segreto investigativo non consente di acquisire, tuttavia, alcuna ulteriore informazione sullo stato del predetto procedimento.
  In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda giudiziaria, considerata la gravità della fattispecie qualora venisse confermata l'introduzione illegale nel territorio nazionale di amianto o di prodotti che lo contengono, si assicura che sarà particolare cura del Governo svolgere tutti i necessari accertamenti e approfondimenti per perseguirne i responsabili ed evitare, per il futuro, il ripetersi del fenomeno.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amianto

sostanza pericolosa

politica delle importazioni