Legislatura: 17Seduta di annuncio: 361 del 13/01/2015
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/01/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/01/2015
TRASFORMA IL 27/04/2015
TRASFORMATO IL 27/04/2015
CONCLUSO IL 27/04/2015
FRATOIANNI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
. — Per sapere – premesso che:
il giorno 2 gennaio 2015, il Ministero dell'economia della Croazia comunica che il Governo di Zagabria ha concesso 10 licenze per esplorazione e sfruttamento di idrocarburi in Adriatico, in seguito alla gara pubblica chiusasi il 2 novembre 2014. Appare evidente che le concessioni 25 e 26, appannaggio della INA e nello specchio d'acqua prospiciente le coste pugliesi, ricadano in un'area in cui la presenza di ordigni inesplosi è imponente;
la presenza di tali ordigni, caricati con aggressivi chimici, è accertata dalle mappe redatte dall'ISPRA e utilizzate dal progetto RED COD (Research on Environmental Damage caused by Chemical Ordinance Dumped at Sea), con cui la Commissione europea ha cofinanziato l'approfondimento di ricerche sul tema;
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è a conoscenza della problematica e ha già accolto, lo scorso novembre, le osservazioni del «Comitato Bonifica Molfetta», presentate contro la richiesta di concessioni per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi della Global Petroleum Limited, nello specchio d'acqua di fronte alle coste pugliesi (sottozone d80- F.R-.GP, d81- F.R-.GP, d82- F.R-.GP, d83 F.R-.GP);
le prospezioni geofisiche che si vorrebbero condurre con tecniche Air-Gun (e simili), le future trivellazioni di pozzi provvisori e definitivi, probabilmente non sono mai state messe in correlazione con le migliaia di ordigni bellici affondati nelle sottozone di cui si chiede l'indagine e nelle altre zone confinanti. La probabile interazione fra le ricerche, le trivellazioni e gli ordigni presenti, rappresenta un potenziale pericolo inaccettabile per la tutela e la salubrità delle acque, della fauna marina e dei cittadini;
il Governo croato e la società concessionaria delle concessioni per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi, con ogni probabilità non hanno la conoscenza adeguata della situazione dei fondali, nelle zone interessate dalle concessioni, e dei potenziali rischi cui sottopongono i cittadini dei paesi che si affacciano in Adriatico –:
se i Ministri interrogati non ritengano urgente un intervento sul Governo croato, per segnalare la situazione di pericolo descritta in premessa;
se i Ministri interrogati non ritengano di dover chiedere al Governo croato di fermare le concessioni per le ricerche di idrocarburi nelle acque dell'Adriatico, facendo valere un principio di precauzione rispetto ai potenziali pericoli che potrebbero generarsi per i cittadini italiani.
(4-07491)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):finanziamento comunitario
principio di precauzione
ambiente marino