Legislatura: 17Seduta di annuncio: 360 del 12/01/2015
Primo firmatario: MARZANA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2015 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2015 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2015 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2015 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2015 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/01/2015 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/01/2015 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 15/01/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 18/03/2015
MARZANA, BRESCIA, SIMONE VALENTE, LUIGI GALLO, D'UVA, VACCA e DI BENEDETTO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione
. — Per sapere – premesso che:
il contesto internazionale ha registrato negli ultimi decenni uno sviluppo vertiginoso di internet, facendo assumere un ruolo chiave, come volano per la crescita economica e per la coesione sociale, alla disponibilità di connessioni veloci e superveloci, alla banda larga e alla banda ultra larga;
nell'ambito della strategia «Europa 2020» e dell'Agenda digitale, dove si riconosce un ruolo cruciale e moltiplicatore all’Information and Communication Technology (ICT) per la promozione di una crescita duratura e sostenibile nonché inclusiva per i Paesi dell'Unione europea, la Commissione europea ha fissato degli obiettivi molto ambiziosi che passano non solo attraverso lo sviluppo di infrastrutture di nuova generazione, ma anche tramite il potenziamento dei ruoli degli attori digitali;
in questo contesto si inserisce anche la carica di Digital Champion che è nata nell'ambito dell'Unione europea nel 2012 e ad oggi conta 26 rappresentanti: la figura del Digital Champion è nominata da ciascun Stato membro e dalla Commissione europea ed ha il compito di lavorare per l'attuazione e lo sviluppo dell'Agenda digitale europea lanciata nel maggio del 2010;
il 20 novembre 2014 si è costituita a Roma, Tempio di Adriano, con il supporto del Notariato italiano, l'Associazione Digital Champion, guidata da Riccardo Luna, promotore di numerose iniziative per lo sviluppo della società digitale e nominato a settembre 2014 consigliere del Presidente del Consiglio con la carica di Digital Champion per l'Italia;
contestualmente sono stati nominati e presentati al pubblico i primi 100 Digital Champions italiani territoriali, selezionati direttamente da Riccardo Luna, in via del tutto discrezionale, in base alle loro esperienze in campo informatico;
tali nomine sono state individuate dalle candidature che sono arrivate sull'apposito sito www.digitalchampions.it aperto il 27 ottobre 2014 e che ad oggi è la piattaforma di riferimento per inviare le candidature e le richieste di collaborazione come Champions Digital territoriali;
da una semplice verifica emerge che il dominio digitalchampions.it è stato registrato dallo stesso Luna, il 15 luglio, circa 2 mesi prima del decreto di nomina a Digital Champion, come dominio «privato» di cui ne assume la piena responsabilità civile e penale, e quindi a giudizio degli interroganti in chiara contraddizione, poiché svolge fini ed obiettivi di pubblica amministrazione;
i Digital Champions sono attivi per l'alfabetizzazione digitale e lavorano con i cittadini, le comunità, il mondo accademico, le imprese e tutti gli amministratori pubblici; svolgono un ruolo di stimolo del Governo e di raccordo in sede europea; promuovono le competenze digitali in materia di istruzione; incoraggiano l’e-govemement e lo sviluppo delle reti wifi in ambito territoriale; sostengono le aziende nell'abbracciare le nuove tecnologie per essere più competitive; contribuiscono a creare innovazione e stimolare la ricerca; segnalano le buone pratiche e i problemi da risolvere;
come in Europa, anche in Italia il Digital Champion non è retribuito, non ha staff, né tantomeno budget, attualmente è solo un ambasciatore dell'innovazione;
in Italia, prima di Riccardo Luna, in due anni, altri 3 nomi hanno ricoperto la carica di Digital Champions: Roberto Sambuco, Agostino Rosa e Francesco Caio; a differenza di questi predecessori e in linea con le raccomandazioni comunitarie, per dare impulso ed efficacia al processo di alfabetizzazione digitale in Italia, si è deciso di declinare la carica sul territorio e nominare entro gennaio 2015 poco più di 8000 Digital Champions locali, uno in ogni comune, che faccia rete in modo da operare con maggiore forza;
la nomina, così come quella dei primi 100 digital presentati nel mese di novembre 2014, a semplicemente valore fiduciario e si basa nel rapporto fra il Digital Champion e il nuovo candidato a voler ricoprire tale ruolo per il relativo comune;
gli obiettivi che dovranno perseguire i Digital Champions italiani sono essenzialmente tre: il primo è quello di costituire una sorta di help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale; come seconda cosa dovranno difendere il cittadino in caso di assenza di banda larga, wifi e altri diritti negati; da ultimo, dovranno promuovere, anche con il ricorso al crowdfunding, progetti di alfabetizzazione digitale che riguardino tutte le fasce di età;
la distribuzione sul territorio italiano di questo primo network di digital champions risulta ancora disomogenea, a macchia di leopardo, poiché il volontariato non basta per sostenere una organizzazione tanto complessa e ambiziosa –:
se il Governo non intenda assumere urgenti iniziative dirette ad operare la selezione e la nomina per il ruolo dei Digital Champion territoriali mediante lo strumento del bando pubblico nel rispetto dei principi di trasparenza ed imparzialità, superando il carattere prettamente fiduciario di tale scelta;
se il Governo intenda considerare la funzione di Digital Champion come un incarico lavorativo e quindi retribuito in base ad obiettivi raggiunti e con una diretta dipendenza dagli uffici istituzionali in modo da sgomberare la contraddizione ad oggi esistente tra una carica così importante per il futuro digitale del nostro Paese, che nella pratica risulta fondata solo sulla buona volontà;
quali iniziative il Governo intenda attivare al fine di assegnare al dominio digitalchampions.it il carattere «pubblico istituzionale» che gli compete trattandosi, per gli aspetti che è chiamato a sviluppare, di una piattaforma della pubblica amministrazione. (4-07477)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):assetto territoriale
coesione economica e sociale
raccomandazione comunitaria