Legislatura: 17Seduta di annuncio: 359 del 09/01/2015
Primo firmatario: MARCOLIN MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 09/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/01/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 10/03/2015 LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/03/2015
CONCLUSO IL 10/03/2015
MARCOLIN e ATTAGUILE. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
il 30 dicembre scorso, sulla statale 121 Palermo-Agrigento, si è verificato un cedimento di circa 3 metri di strada a ridosso del viadotto Scorciavacche, su un tratto di 1,3 chilometri inaugurato il 23 dicembre 2014;
il crollo è avvenuto una settimana soltanto dopo l'inaugurazione dell'opera e ha lasciato sconcertati e preoccupati per la propria sicurezza e incolumità i cittadini che regolarmente attraversano la strada;
in conseguenza del crollo del viadotto, che era stato ultimato con anticipo di tre mesi rispetto al cronoprogramma dei lavori, è stata ordinata la chiusura al traffico della statale 121 «Catanese», nel tratto compreso tra il chilometro 226 e il chilometro 227, nei pressi di Mezzojuso, con deviazione del traffico veicolare sulla strada provinciale 55;
la procura di Termini Imerese ha sequestrato l'area, affidando una consulenza tecnica ai periti; la variante sulla strada statale 121, costata all'ANAS spa 13 milioni di euro, costituisce un passo importante verso la realizzazione dell'intero itinerario, che è strategico per tutta la Sicilia, perché costituisce l'unico collegamento diretto tra le province di Palermo e Agrigento;
occorre salvaguardare l'incolumità delle migliaia di cittadini che giornalmente percorrono quella strada, già oggetto di numerosi incidenti nel corso degli anni, molti dei quali mortali;
occorre un'apposita inchiesta da parte del Ministro interrogato, nei confronti dell'ANAS spa e della ditta costruttrice, al fine di accertare in tempi rapidi, quali siano i motivi dello sprofondamento avvenuto sul tratto stradale interessato e verificare la procedura dell'appalto, dei lavori eseguiti e dei collaudi che, evidentemente, non sono stati adeguatamente compiuti;
secondo gli ingegneri responsabili dell'esecuzione dell'opera del consorzio Bolognetta scpa, ditta costruttrice dell'opera, il viadotto sarebbe crollato a causa di un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato;
da notizie emerse in data 6 gennaio 2015 su «il Giornale» parrebbe che tra le ditte partecipanti al consorzio c’è anche chi abbia avuto già in passato controversie legali in seguito all'esecuzione di taluni lavori;
il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, eseguendo una ricognizione nei luoghi interessati all'infrastruttura, ha confermato che il cedimento è stato conseguenza di un errore di progettazione o esecuzione dell'opera e ha annunciato l'avvio di un'inchiesta interna per individuare i responsabili, definendo «grave» l'accaduto e annunciando che il danno è quantificato in 200 mila euro e che la strada verrà ripristinata dalla società che ha eseguito i lavori con risorse proprie –:
se il Ministro abbia messo in atto tutte le azioni opportune al fine di fare luce su quanto accaduto lungo la strada statale 121 «Catanese», nel tratto compreso tra il chilometro 226 e il chilometro 227, e individuare i veri responsabili;
se sul tratto del terreno interessato dal crollo fossero state effettuate adeguate indagini geologiche e geotecniche;
se allo stato attuale sia garantita l'incolumità delle migliaia di cittadini che giornalmente percorrono quella strada;
se il Ministro intenda procedere in tempi celeri al ripristino della viabilità ordinaria nel tratto di strada che collega le province di Palermo e Agrigento;
quali provvedimenti si intendano adottare per prevenire il verificarsi in futuro di simili inaccettabili situazioni che mettono a rischio la vita dei cittadini e recano sconcerto sui sistemi di approvazione e controllo della realizzazione delle opere pubbliche nel Paese. (4-07474)
Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
In via preliminare, si evidenzia che il cedimento del rilevato stradale sulla strada statale 121 «Catanese» non attiene ad alcun cedimento strutturale del viadotto Scorciavacche 2 né deve essere posto in relazione ai problemi strutturali che hanno riguardato negli ultimi anni altri viadotti appartenenti alla rete stradale siciliana di competenza ANAS.
Il cedimento è avvenuto su un tratto di rilevato stradale posto immediatamente a tergo della spalla del viadotto in questione, di recente costruzione da parte del contraente generale Bolognetta s.c.p.a, costituito dalle imprese CMC, Tecnis e CCC, realizzato nell'ambito dei lavori di ammodernamento del tratto Palermo-Lercara Friddi, lotto funzionale dal chilometro 14,4 al chilometro 48,0, dell'itinerario Palermo-Agrigento.
Sebbene il tratto stradale fosse stato aperto al traffico, in via provvisoria, il giorno 23 dicembre 2014, il cedimento del rilevato è avvenuto nei primi giorni di gennaio 2015, in un momento in cui la circolazione stradale era già stata interdetta da ANAS; infatti, come la stessa società ha riferito, il 30 dicembre 2014 il proprio personale tecnico intervenuto sul posto nell'ambito delle ordinarie attività di sorveglianza e monitoraggio della rete in esercizio, accertava un avvallamento anomalo nella zona di rilevato di accesso al viadotto, lato Palermo, situato a circa 20 metri dal giunto dello stesso.
La circolazione stradale, a valle della chiusura al traffico del tratto della strada statale 121 interessata dal cedimento, è stata comunque garantita dalla deviazione sull'adiacente strada provinciale 55-bis.
Pertanto, non si sono verificate situazioni di reale pericolo per gli utenti della strada ma, naturalmente, questo non esime dal rilevare l'anomalia di quanto accaduto.
E infatti, i competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti hanno provveduto a istituire, il successivo 5 gennaio, una apposita commissione ispettiva ministeriale finalizzata alla ricostruzione dell'accaduto, alle verifica delle cause e alla individuazione delle responsabilità.
La commissione ispettiva sta operando parallelamente alla commissione d'inchiesta nominata dall'ANAS e dal consulente tecnico d'ufficio nominato dalla procura di Termini Imerese.
Lo scorso 12 gennaio, la commissione ministeriale ha effettuato un sopralluogo sull'area in questione, sottoposta a sequestro dal 4 gennaio, alla presenza dei Carabinieri, del personale ANAS e del contraente generale; ha quindi iniziato l'esame della documentazione consegnata da ANAS, dalla quale emerge – per ora – che le indagini geognostiche preventive sono state eseguite. Rimane ancora da accertare se tali indagini siano state svolte correttamente e se siano state sufficienti.
Le responsabilità amministrative saranno prontamente registrate e perseguite, nella piena consapevolezza della serietà delle problematiche sollevate dall'episodio oggetto dell'interrogazione.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Maurizio Lupi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rete stradale
protezione del consumatore
aggiudicazione d'appalto