ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07408

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 357 del 05/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/01/2015
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07408
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Lunedì 5 gennaio 2015, seduta n. 357

   RICCIATTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il rapporto annuale dell'Osservatorio mercato del lavoro della regione Marche è un report approfondito sul mercato del lavoro regionale che affianca analisi ed elaborazioni sul mercato del lavoro ad un quadro delle tendenze generali per le variabili economiche più importanti del sistema produttivo marchigiano;
   dal rapporto di quest'anno emerge come nel primo semestre dell'anno 2014 si sono registrati circa 130.000 avviamenti al lavoro, numero sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2013, che però si era chiuso con un saldo negativo di 15.000 unità tra assunzioni e cessazioni;
   la Ires-Cgil delle Marche ha sottolineato come dal rapporto risulti evidente un continuo processo di precarizzazione. Le assunzioni a tempo indeterminato sono in calo di 1.950 unità rispetto alle 11.950 dello stesso periodo dell'anno precedente, e rappresentano il 9,2 per cento del totale, vale a dire meno di un'assunzione su dieci avviene per un lavoro stabile;
   si riscontra in particolare una continua crescita (3.200 in più rispetto all'anno precedente nella regione Marche) dei contratti a termine, che interessa il 55,6 per cento delle assunzioni. Di converso, si registra una diminuzione della durata dei contratti (57.800 inferiori ad un mese, la metà dei quali meno di 4 giorni);
   desta particolare interesse il dato sull'apprendistato, figura indicata da più riforme del lavoro come lo strumento principale di ingresso del mondo del lavoro, che tuttavia nelle Marche, lo scorso anno, ha rappresentato solo il 4,5 per cento delle assunzioni;
   ha registrato invece una crescita rispetto all'anno precedente la figura del contratto di somministrazione (14,2 per cento del totale degli avviamenti). È diminuito il ricorso al contratto di lavoro intermittente (6,4 per cento del totale) e al lavoro parasubordinato (5,7 per cento del totale);
   nel 2013 i voucher riscossi nelle Marche sono stati oltre 919 mila e hanno interessato oltre 20.000 lavoratori, dato che denota evidentemente un largo ricorso al lavoro occasionale;
   lo scenario del livello occupazionale regionale risente inoltre – sempre secondo i dati dell'Osservatorio – di un consistente ricorso alla cassa integrazione, che, nel solo mese di novembre 2014, ha toccato la cifra record di sei milioni di ore (894 mila di cassa integrazione guadagni ordinaria, 1 milione di cassa integrazione guadagni straordinaria e 4,1 milioni di ore di cassa in deroga), in aumento del 21,3 per cento rispetto all'anno precedente;
   dai dati riportati emerge una evidente tendenza al ricorso di contratti a termine (in varie forme) per le nuove assunzioni, da un lato, e una progressiva «distruzione» di posti di lavoro a tempo indeterminato (come lascia presupporre il massiccio ricorso alla cassa integrazione guadagni), dall'altro –:
   se il Ministro interrogato non ritenga prioritario anche alla luce dei dati citati, assumere iniziative per incentivare la figura del contratto a tempo indeterminato, e circoscrivere le ipotesi di ricorso a forme di lavoro precarie;
   quali iniziative, anche in fase di elaborazione dei decreti attuativi della legge delega n. 183 del 10 dicembre 2014, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 290 del 15 dicembre 2014, intenda adottare per rendere più «conveniente» il ricorso al lavoro a tempo indeterminato. (4-07408)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-07408
presentata da
RICCIATTI Lara

  Risposta. — Con riferimento all'atto parlamentare in esame, concernente le iniziative che il Governo intende attuare per rendere più conveniente il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e circoscrivere le ipotesi di ricorso alle forme di lavoro precario, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente, occorre precisare che l'obiettivo perseguito dal Governo con l'insieme delle misure rientranti nel cosiddetto Jobs act, nonché con i provvedimenti attuativi della legge delega n. 183 del 2014, è stato quello di favorire il rilancio dell'occupazione, in particolare quella stabile, e di riformare il mercato del lavoro ed il sistema delle tutele.
  In particolare, tra le diverse disposizioni volte a favorire la stabilità della occupazione si menzionano, a mero titolo esemplificativo, quelle contenute nel decreto legislativo n. 81 del 2015 che hanno abrogato le disposizioni sulle collaborazioni a progetto contenute nel decreto legislativo n. 276 del 2003.
  L'articolo 2 del decreto legislativo n. 81 del 2015, infatti, introduce una presunzione di subordinazione per quelle collaborazioni ritenute sostanzialmente non genuine, stabilendo che, a decorrere dal 1o gennaio 2016, la disciplina del rapporto di lavoro subordinato si applica alle collaborazioni coordinate e continuative che si concretizzano in prestazioni esclusivamente personali e continuative, le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente.
  Inoltre, l'articolo 54 del medesimo decreto ha introdotto una sorta di «sanatoria» dei precedenti rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché delle prestazioni svolte dai soggetti titolari di partita IVA, al fine di promuovere la stabilizzazione dell'occupazione mediante il ricorso a contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato e di garantire il corretto utilizzo dei contratti di lavoro autonomo.
  In particolare, il citato articolo prevede che, dal 1o gennaio 2016, i datori di lavoro privati che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato soggetti già parti di contratti di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto, ovvero titolari di partita IVA, potranno vedersi estinguere, a determinate condizioni, gli illeciti amministrativi, contributivi e fiscali connessi all'erronea qualificazione del pregresso rapporto di lavoro, fatti salvi gli eventuali illeciti accertati dagli organi di vigilanza prima dell'assunzione del lavoratore.
  Infine, si segnala che l'articolo 1, comma 178, della legge n. 208 del 2015 (cosiddetta legge di stabilità 2016) ha previsto la proroga dello sgravio contributivo, introdotto con la legge di stabilità per 2015, per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nell'anno 2016.
  Lo sgravio contributivo si sostanzia nell'esonero dal versamento del 40 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL per rassicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali), nel limite di 3.250 euro su base annua e per un periodo massimo di 24 mesi.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiLuigi Bobba.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione

contratto di lavoro

lavoro occasionale