ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 357 del 05/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/01/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/01/2015
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/01/2015
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 02/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/01/2015
Stato iter:
08/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2015

CONCLUSO IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07407
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Lunedì 5 gennaio 2015, seduta n. 357

   LOMBARDI, BARONI, DAGA, DIENI e D'AMBROSIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   per la «cupola» di Roma l'emergenza immigrati era una miniera d'oro: i fondi statali per i centri d'accoglienza sono un «piatto ricco» e il sodalizio criminale ipotizzato dagli inquirenti avrebbe fatto in modo che parte di questi finanziamenti finissero nelle tasche delle cooperative amiche;
   i magistrati dell'inchiesta «Mondo di mezzo» lo chiamano «Sistema Odevaine»; nell'ordinanza di applicazione delle misure cautelari firmata dal gip Flavia Costantini si legge: «La gestione dell'emergenza immigrati è stato ulteriore terreno, istituzionale ed economico, nel quale il gruppo riconducibile a Buzzi si è insinuato con metodo eminentemente corruttivo, alterando per un verso i processi decisionali dei decisori pubblici, per altro verso i meccanismi fisiologici dell'allocazione delle risorse economiche gestite dalla pubblica amministrazione»;
   gli inquirenti parlano della «possibilità di trarre profitti illeciti immensi (...), paragonabili a quelli degli investimenti illeciti realizzati in altri settori criminali, come lo smercio di stupefacenti»; infatti, dalle intercettazioni pubblicate dagli organi di stampa, emerge che al telefono con Pierina Chiaravalle, dipendente di una cooperativa coinvolta nell'inchiesta, Salvatore Buzzi, numero uno della società «29 giugno» e braccio operativo dell'organizzazione, domanda: «Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati ? Il traffico di droga rende meno»;
   sempre stando ai risultati delle indagini resi noti dai giornali al centro del sistema vi sarebbe Luca Odevaine, ex vice capo di gabinetto del sindaco Walter Veltroni e capo della polizia provinciale di Roma: «Odevaine è mi signore che attraversa, in senso verticale e orizzontale, tutte le amministrazioni pubbliche più significative nel settore dell'emergenza immigrati», scrivono i pm; egli fa parte del Tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il Ministero dell'interno – dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione e al contempo risulterebbe essere consulente del consiglio di amministrazione del Consorzio «Calatino Terra d'Accoglienza», ente che soprintende alla gestione del C.A.R.A. di Mineo»;
   un'intercettazione in cui Odevaine parla con il suo commercialista fotografa il suo ruolo: «Avendo questa relazione continua con il Ministero – spiega l'ex vice capo segreteria di Veltroni – sono in grado un po’ di orientare i flussi che arrivano da... da giù... anche perché spesso passano per Mineo... e poi... vengono smistati in giro per l'Italia... se loro c'hanno strutture che possono essere adibite a centri per l'accoglienza da attivare subito in emergenza... senza gara... (inc.) le strutture disponibili vengono occupate... e io insomma gli faccio avere parecchio lavoro...»;
   Odevaine sarebbe ben pagato, secondo Salvatore Buzzi, il quale, parlando con Giovanni Campennì, il braccio operativo dell'organizzazione afferma: «...lo sai a Luca quanto gli do ? Cinquemila euro al mese... ogni mese... ed io ne piglio quattromila»;
   la cupola aveva quindi il potere di deviare, in sede di bilancio pluriennale, risorse in favore delle strutture di accoglienza; gli inquirenti sottolineano la capacità, del sodalizio indagato, di interferire nelle decisioni dell'Assemblea Capitolina in occasione della programmazione del bilancio pluriennale 2012/2014 e relativo bilancio di assestamento di Roma Capitale, avvalendosi degli stretti rapporti stabiliti con funzionari collusi dell'amministrazione locale, al fine di ottenere rassegnazione di fondi pubblici per rifinanziare «i campi nomadi», la pulizia delle «aree verdi» e per «Minori per l'emergenza Nord Africa», tutti settori in cui operano le società cooperative di Salvatore Buzzi» –:
   se esista o sia esistito in passato, presso il Ministero dell'interno, il tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione;
   in caso positivo, quali soggetti abbiano partecipato al tavolo medesimo e quale fosse il relativo emolumento;
   se corrisponda al vero che Luca Odevaine abbia fatto parte del tavolo e, in caso positivo, quale sia stato il suo ruolo e a quali decisioni abbia partecipato.
(4-07407)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 aprile 2015
nell'allegato B della seduta n. 404
4-07407
presentata da
LOMBARDI Roberta

  Risposta. — Il tavolo di coordinamento nazionale citato nell'interrogazione in esame è stato istituito l'11 maggio 2012 presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, con l'obiettivo di elaborare una strategia di uscita dallo stato di emergenza decretato per fronteggiare l'eccezionale afflusso di migranti e profughi sul territorio nazionale provenienti dai Paesi del nord Africa (ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 aprile 2011, n. 3933); gli eccezionali flussi migratori conseguenti alla cosiddetta primavera araba.
  Invero, un primo comitato di coordinamento era stato istituito in precedenza, su iniziativa del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, al quale era stato affidato il ruolo di Commissario delegato per fronteggiare il citato stato di emergenza.
  L'esperienza maturata nel corso dell'emergenza, cessata il 31 dicembre 2012, ha spinto il Governo a rendere permanente il tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il Ministero dell'interno, quale strumento di governance interistituzionale del fenomeno migratorio, unitamente ai tavoli di coordinamento regionali presieduti dai prefetti dei capoluoghi di regione.
  La compiuta regolamentazione del tavolo nazionale in questione è stata dettata dal decreto ministeriale n. 9225 del 16 ottobre 2014, ai sensi del quale il consesso svolge funzioni di indirizzo e programmazione delle attività finalizzate a gestire i flussi migratori non programmati, di ottimizzazione dei sistemi di accoglienza dei richiedenti/beneficiari di protezione internazionale, di coordinamento dei predetti tavoli regionali; inoltre, predispone e aggiorna il relativo Piano operativo nazionale e può elaborare proposte normative relative alle materie di competenza.
  Il tavolo è presieduto dal sottosegretario per l'interno con delega all'immigrazione e ne è componente di diritto, con funzioni vicarie, del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione.
  Ad esso partecipano, inoltre, i rappresentanti del Dipartimento della pubblica sicurezza e del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'Anci, dell'Upi e della Conferenza delle regioni e delle province autonome.
  Per gli adempimenti previsti dall'articolo 29, comma 3, del (decreto legislativo n. 251 del 2007, come modificato dal decreto legislativo n. 18 del 2014, il tavolo è integrato con un rappresentante del Ministro delegato alle pari opportunità, dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati e della Commissione nazionale per il diritto d'asilo.
  Il tavolo può essere altresì integrato da rappresentanti del Ministero della salute, del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dell'organizzazione internazionale per le migrazioni altre amministrazioni o soggetti interessati alle materie trattate.
  L'articolo 6 del predetto decreto n. 9225 stabilisce che la partecipazione al tavolo è gratuita e non comporta alcun onere a carico del bilancio dello Stato.
  Si precisa, inoltre, che il tavolo nazionale non ha avuto né può avere alcun ruolo in materia di aggiudicazione delle gare per l'affidamento del servizio di gestione dei centri di accoglienza. Ai sensi della normativa vigente, infatti, tale adempimento compete alle prefetture territorialmente competenti.
  Per quanto concerne la posizione del signor Luca Odevaine, risulta che egli, in qualità di membro designato dall'Unione delle province italiane, abbia fatto parte sia del Comitato di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio sia, fino al mese di ottobre 2014, del tavolo nazionale presso il Ministero dell'interno.
  In particolare, nel biennio 2011-2012 risultano agli atti dodici convocazioni complessive, del comitato, nelle quali è incluso il suo nominativo o, comunque, l'indirizzo dell'Upi.
  In previsione del passaggio dalla fase emergenziale alla gestione ordinaria, sempre nel corso del 2012, sono state convocate otto riunioni del tavolo nazionale presso il Ministero dell'interno. Il signor Odevaine risulta essere stato presente in tre di esse, nelle date del 1o agosto, 5 settembre, 6 dicembre.
  Nel 2013, in seguito alla definitiva chiusura dello stato di emergenza e al subentro delle amministrazioni ordinariamente competenti, sono state convocate otto riunioni del tavolo di coordinamento nazionale; il signor Odevaine risulta essere stato presente in quelle del 27 febbraio, 24 aprile, 5 settembre e 12 dicembre.
  Nel 2014, il tavolo si è riunito dodici volte, in tre delle quali – il 7 maggio, il 28 maggio e il 2 luglio – risulta la presenza del signor Odevaine.
  Successivamente all'adozione del predetto decreto ministeriale n. 9225 del 16 ottobre 2014, è stato richiesto alle amministrazioni partecipanti di designare i propri rappresentanti in seno al nuovo tavolo nazionale. Con nota del successivo 24 ottobre, l'Upi ha designato un rappresentante diverso dal signor Odevaine.
  Infine, risulta che il signor Odevaine abbia svolto anche le funzioni di consulente del presidente del «Consorzio calatino terra di accoglienza», prima di essere stato individuato, attraverso una procedura di selezione pubblica, come responsabile dell'ufficio dello stesso ente preposto alla progettazione e rendicontazione degli interventi finanziati con fondi comunitari, in base a un contratto di collaborazione temporanea.
  Il rapporto contrattuale è stato interrotto in seguito all'arresto dell'interessato.
  La prefettura di Catania ha richiesto al presidente del Consorzio calatino di avviare il monitoraggio sui rapporti contrattuali concernenti l'affidamento di beni e servizi posti in essere, allo scopo di verificarne la perfetta coerenza con le specifiche norme di settore.
  Risulta che il rappresentante legale dell'ente consortile abbia interessato l'Autorità nazionale anticorruzione per accertare la correttezza di tutti gli atti compiuti dalla struttura amministrativa del Consorzio medesimo.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

risorsa economica

traffico di stupefacenti