ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07323

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/01/2015

SOLLECITO IL 03/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07323
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351

   NESCI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 30 maggio 2010 moriva il signor Nicola Guarna nella sala raggi dell'ospedale di Vibo Valentia, dopo essere stato sei ore tra il Pronto soccorso di Serra San Bruno (Vibo Valentia), con dolori al petto, e quello di del capoluogo dove, infine, spirò per l'aggravamento del quadro clinico;
   secondo la ricostruzione fatta dalla moglie, Concetta Ceniti, intorno alle ore 20 Guarna cominciò ad avvertire forti dolori addominali per i quali decise di contattare immediatamente la guardia medica di turno che, dopo un'attenta visita, chiamò a sua volta il 119. «In quel momento, però — si legge su Calabria Ora del 30 novembre 2012 — una sola ambulanza è disponibile e il consiglio che viene impartito è quello di temporeggiare, sperando in un naturale miglioramento del paziente e di valutare la possibilità di trasportare autonomamente l'uomo presso l'ospedale di Serra. L'anziana moglie dell'uomo è costretta a rivolgersi ad un parente, il quale, però, constata l'impossibilità dell'operazione, visto lo stato di estrema sofferenza in cui versa Guarna. Il tempo passa implacabile. Sono trascorse quasi due ore quando da Serra arriva un'ambulanza. Vengono così adottate le misure del caso e il ricovero per il povero Guarna pare d'obbligo. Il tempo corre veloce. Altra telefonata al 118, da parte del medico, per sapere se sia disponibile un posto letto. Il 118 dice di no. Si opta per Serra, ma il medico [...] avverte che lì potrebbero esserci difficoltà per effettuare un'ecografia. Sono le 23,30 circa, quando Guarna giunge nel nosocomio serrese. Gli accertamenti non bastano. Si ritiene serva un'ecografia più approfondita che solo a Vibo può essere effettuata. Si parte per lo “Jazzolino”, per giungervi a notte fonda. Dopo i controlli del caso, si definiscono “accettabili” le condizioni del paziente e si stabilisce il suo ricovero a Serra». Poco dopo, però, appresero che le condizioni di Guarna si erano aggravate e si era reso necessario il suo ricovero nel reparto di rianimazione che, alla fine, si dimostrò inutile;
   immediatamente si pensò che quelle ore di attesa furono determinanti per la morte del signor Guarna, tanto che la procura di Vibo Valentia aprì immediatamente un fascicolo che, due anni dopo, ha portato al rinvio a giudizio di sei persone, tra medici e sanitari dell'Azienda sanitaria provinciale vibonese, dato che gli operatori avrebbero «anteposto le esigenze gestionali a quelle si tutela della salute del paziente» così «determinando i ritardi per la corretta ospedalizzazione»;
   a quattro anni e mezzo da quel tragico episodio e a due dal rinvio a giudizio, però, non è stata ancora aperta l'istruttoria dibattimentale ma vi è stata soltanto la costituzione delle parti;
   secondo quanto ricostruito dal giornalista Gianluca Prestia su «Il Quotidiano della Calabria» del 16 dicembre 2014, «ieri (15 dicembre, nda), poi, l'ennesimo rinvio che ha fatto sbottare i familiari e l'avvocato di parte civile, Antonio Maio: Il giudice Cirianni è, infatti, un “got” (giudice onorario di tribunale che ha competenza in materia civile e penale in tutti i casi in cui la competenza è monocratica, salvo per i reati, come in questo caso, per i quali è prevista l'udienza preliminare), quindi non titolato a celebrare udienze di omicidio colposo»;
   è questo l'ennesimo rinvio dato che la precedente udienza del 16 maggio 2014 si concluse con un'analoga sospensione, questa volta per l'incompatibilità del magistrato che aveva rinviato appunto al 15 dicembre 2014 la trattazione del procedimento penale che, ora, è stato prontamente sospesa e aggiornata al 12 febbraio del prossimo anno;
   è gravissimo, a parere dell'interrogante, che ad oltre quattro anni e mezzo dalla morte del signor Guarna il processo in aula non sia, di fatto, mai stato aperto;
   a parere dell'interrogante, poi, le lungaggini del procedimento rischiano di compromettere l'effettiva giustizia sul caso, in considerazione del fatto che nel 2018, come si legge sui quotidiani locali, scatterebbe la prescrizione per il reato contestato agli imputati;
   il sistematico rinvio di processi, anche se profondamente delicati come nel caso Guarna, è un pesante vulnus che caratterizza il tribunale di Vibo Valentia. L'interrogante ha già rivolto due interrogazioni (la n. 4-02728 e la n. 5-03778) in cui si denunciavano i continui rinvii riguardanti il procedimento penale denominato Poison, che vede imputate 12 persone accusate d'aver concorso, sia fra loro che singolarmente, a provocare un gravissimo disastro ambientale di circa 127 mila tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi, provenienti quasi per intero dalla centrale termoelettrica di Brindisi e poi finiti illegalmente, dal maggio del 2000 a settembre 2007, nella discarica degli impianti della «Fornace tranquilla srl» a San Calogero (Vibo Valentia) –:
   se siano a conoscenza dei fatti qui riassunti;
   quali iniziative di competenza il Ministro della Giustizia intenda assumere per garantire il corretto funzionamento del tribunale di Vibo Valentia, anche assumendo tutte le iniziative di competenza per la copertura di tutti i posti, contemplati dalla pianta organica, che dovessero risultare vacanti. (4-07323)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

diritto alla salute

equilibrio ecologico