ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07321

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 17/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07321
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351

   SORIAL. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo recenti fonti di stampa, minori egiziani ospiti delle case di accoglienza, lavorerebbero oltre 12 ore al giorno per pochi euro presso il centro agroalimentare di Guidonia, alle porte di Roma, luogo che, malgrado gli sforzi di sorveglianza e le inchieste della magistratura, continua a essere preso d'assalto da giovanissimi in cerca di un lavoro che si trasforma spesso in un brutale sfruttamento;
   in base ai dati aggiornati al 30 settembre 2014, forniti dal rapporto pubblicato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, i minori stranieri non accompagnati (MSNA) arrivati in Italia sono 12.164, un terzo dei quali, 3.163, risulta irreperibile;
   gli abusivi nei mercati ci sono sempre stati, a Roma come a Torino, Milano e Napoli o altrove, ma a Guidonia capita che questi ragazzi immigrati siano «infra-sedicenni e addirittura bambini», come spiegato nei rapporti della polizia locale di Roma Capitale che lo scorso 18 dicembre 2014 hanno fatto scattare un'operazione nel Car;
   si tratta di una realtà fatta di intimidazioni e ricatti alle famiglie che hanno pagato il viaggio della speranza verso l'Italia per queste vittime dell'intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro minorile, del caporalato insomma;
   il centro agroalimentare di Roma, a Guidonia, è il mercato generale più grande d'Italia, il terzo in Europa per volume di affari, dove i clandestini si introducono anche scavalcando, forzando le recinzioni, nascosti nei camion, risalendo dai campi, per spostare cassette di frutta per 12 ore, guadagnando 20 euro a giornata: «Abbiamo eseguito anche 200 respingimenti al giorno – racconta Flavio Massimo Pallottini, direttore della Car scpa, società proprietaria dei 140 ettari di via Tenuta del Cavaliere – ma non possiamo fare molto se non accompagnare questi ragazzi fuori dal perimetro del Car. È un fenomeno preoccupante e odioso che riguarda le persone di età minore che alloggiano nelle case famiglia che sono pagate dai contribuenti, e che magari il giorno vanno a fare cose di questo tipo»;
   il fenomeno era talmente diffuso che la Cargest ha cercato una soluzione. Qualche mese fa ha riaperto il bando per la movimentazione di merci all'interno del centro. La Rossi Transworld si è aggiudicata l'appalto e ha iniziato a lavorare a pieno regime. Dopo neanche due settimane, a metà settembre, è scoppiata però una gigantesca rissa proprio tra i banchi dell'ortofrutta. Un gruppo di «abusivi» come sono definiti nei verbali, ragazzi e tutti stranieri, ha aggredito i lavoratori della Transworld, dando vita ad una vera e propria guerra di territorio. «Il grave episodio di settembre – osserva Pallottini – attesta che il lavoro nero a Guidonia sta trasformandosi in qualcosa di simile ad un racket intimidatorio dedito a violenze e pretese egemoniche di tipo criminale»;
   il procuratore di Tivoli Luigi De Ficchy ha dichiarato che «Siamo di fronte a un fenomeno indecoroso per il nostro paese», un vero e proprio sistema di facchinaggio abusivo che spesso si avvale della manodopera di minori immigrati irregolarmente, e ha spiegato che «Polizia e Carabinieri svolgono controlli giornalieri e da settembre una nuova cooperativa di facchini si è stabilita regolarmente all'interno del centro agroalimentare di Guidonia. Questo ha tolto un po’ di spazio agli irregolari e la situazione sta migliorando, ma nel Car rimane un grande interesse dietro allo sfruttamento del lavoro irregolare di adulti e minori»;
   i centri di accoglienza che ospitano i minori, dal canto loro, sono tenuti al controllo dei minori all'interno del centro: c’è un controllo sugli orari, ma i ragazzi possono uscire e tendenzialmente sono liberi di andare in giro;
   Save The Children nel dossier «Percorso migratorio e condizioni di vita dei minori non accompagnati egiziani» frutto del progetto europeo «Providing Alternatives irregular migration for unaccompanied children in Egypt», spiega come la decisione della partenza di questi minori sia spesso appoggiata e condivisa dalla famiglia: secondo Viviana Valastro, responsabile protezione minori per Save the Children, è oggettivamente difficile credere che a quell'età i giovani egiziani si autorganizzino per lavorare, sapendo dove andare e a che ora. L'organizzazione ha adottato iniziative formali per portare le autorità a conoscenza del fenomeno e con il Progetto Egitto ha cercato di informare i minori sui rischi, non per disincentivarne la partenza, ma per fa sì che conoscessero anche il rischio di sfruttamento a cui vengono incontro in Italia;
   stando alla Flai-Cgil, «sono circa 400 mila i lavoratori che trovano un impiego tramite i caporali, di cui circa 100 mila presentano forme di grave assoggettamento, dovuto a condizioni abitative e ambientali considerate paraschiavistiche» anche perché c’è «un'economia dello sfruttamento». È questo il punto: «I lavoratori impiegati dai caporali – prosegue la Flai-Cgil – percepiscono un salario giornaliero inferiore di circa il 50 per cento a quello previsto dai contratti nazionali». E se sono immigrati le cose vanno anche peggio. Lo conferma anche un'indagine curata dall'economista Tito Boeri per la fondazione Rodolfo Debenedetti: gli immigrati, meglio se irregolari, sono funzionali a molte imprese perché lavorano di più e guadagnano molto di meno –:
   se il Governo sia al corrente dei fatti illustrati in premessa e se non intenda avviare un'indagine capillare su questo grave fenomeno che coinvolge minori immigrati, ragazzi e anche bambini, in modo da chiarire i contorni di un fenomeno che va avanti da troppo tempo di vero e proprio lavoro e sfruttamento minorile, inaccettabile in un Paese che possa definirsi civile;
   per quali ragioni non siano state adottate misure tempestive per evitare questo sfruttamento minorile già noto da tempo, come l'invio urgente degli ispettori del lavoro presso il Car di Guidonia con una frequenza adeguata alla gravità della situazione;
   se il Governo non intenda assumere iniziative per garantire la piena realizzazione dei diritti dei minori stranieri non accompagnati come stabiliti dalla normativa nazionale, basata anche sul recepimento delle convenzioni internazionali in materia e dagli obblighi in capo all'Italia come Stato membro dell'Unione europea;
   quali misure siano state previste per monitorare l'adeguatezza delle strutture di accoglienza per i MSNA, in particolare per quanto riguarda l'effettiva capacità di assorbire l'aumento strutturale dei flussi in arrivo e l'appropriatezza dei servizi rispetto a quanto stabilito dalla normativa nazionale, come ad esempio, la necessaria presenza di corsi di formazione professionale per la futura integrazione dei minori, prevista ma non attiva a tutt'oggi.
(4-07321)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

lavoro nero

aggiudicazione d'appalto