ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07315

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07315
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351

   PAOLO NICOLÒ ROMANO, SPESSOTTO e DE LORENZIS. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in data 20 novembre 2014 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Asti, Alberto Giannone, ha pronunziato e pubblicato, mediante lettura del dispositivo e della contestuale motivazione, la sentenza di condanna nei confronti di Pierino Santoro, l'ex direttore dell'Agenzia territoriale per la casa di Asti (ATC), reo confesso per aver sottratto indebitamente al suddetto Ente somme di denaro per quasi nove milioni di euro;
   a seguito della vicenda giudiziaria l'ATC ha avviato un'approfondita indagine interna volta a ricostruire l'intera movimentazione delle somme di denaro sui conti correnti pregressi e la portata reale degli ammanchi che potrebbero essere superiori ai già quantificati nove milioni di euro. Durante il riesame delle scritture contabili è emerso che il Santoro ha emesso ripetutamente assegni circolari del conto corrente postale dell'ATC presso l'Agenzia delle Poste di Asti, sita in via Buozzi 47, intestandoli, cosa alquanto anomala, direttamente a Poste Italiane s.p.a. senza che sussistesse alcun titolo giuridico che giustificasse tale dazione;
   al fine di consentire ogni utile chiarimento e in virtù di un procedimento penale ancora in itinere, l'Ente delle case popolari di Asti inoltrava il 22 maggio 2014, alla suddetta agenzia postale di Asti, formale richiesta di accesso agli atti (lettera prot. n. 2106/02) per ottenere urgentemente «copia della documentazione in possesso di codesta Società, afferente gli atti e le lettere che erano stati formalizzati in occasione della stipulazione della convenzione» tra lo stesso Ente territoriale e Poste Italiane s.p.a. per il servizio di apertura di c/c postale, poiché tale apertura non è mai stata deliberata, dagli organi decisionali dell'ATC ma sarebbe frutto di una falsificazione di atti pubblici perpetuata dal Santoro nella sua direzione dell'Ente;
   dopo quattro mesi dalla prima formale richiesta, il direttore generale f.f. di ATC, avvocato Alessandro Lovera, si è visto costretto a reiterare il 17 settembre 2014 (lettera prot. n. 3888/02) la surricordata richiesta di copia della deliberazione dell'ATC di Asti n. 23 del 29 maggio 2009, con la quale si disponeva l'apertura del conto corrente postale, che, in realtà, non risulta mai stata assunta dall'Ente. Inoltre, si chiedeva di conoscere anche la causa e i destinatari degli anomali trasferimenti di denaro dalla stessa ATC a Poste Italiane s.p.a. Denaro attinto direttamente dal conto dell'Ente e trasferito a Poste Italiane s.p.a., mentre dalle scritture contabili dell'ATC di Asti non si evince alcuna ragione giuridica in merito a tali trasferimenti. Nell'arco di un solo anno, tra il 2010 e il 2011 e in date eccessivamente ravvicinate, anche di pochi giorni, sono stati effettuati ben nove trasferimenti di importi che vanno da un minimo di 24.750 euro ad un massimo di 33.759 euro. Non è dato sapere a chi sono state destinate queste somme di denaro e per quali ragioni e questo per il comportamento per niente collaborativo dell'agenzia postale di Asti;
   a detta dell'interrogante è incomprensibile che tali richieste di documentazione, necessarie per integrare la denuncia di falso in atto pubblico a carico del dottor Santoro, fossero, pur con vari solleciti, così apertamente inevase da una società, tra l'altro, a totale controllo pubblico ed erogatore di un servizio «universale». Le richieste di accesso agli atti sono state inviate dall'ATC, parte offesa nel procedimento contro il suo ex direttore Pierino Santoro, quando ancora era in itinere l'inchiesta. Non è infatti da escludere che la tempestiva trasmissione, da parte dell'agenzia postale di Asti, di tale documentazione avrebbe potuto determinate un diverso esito del procedimento giudiziario contribuendo ad un miglior inquadramento dei fatti illeciti compiuti dal Pierino Santoro. Esito giudiziario che viceversa ha rappresentato l'ennesima beffa ai danni dello Stato e dei cittadini onesti del Paese, in quanto, a fronte di nove milioni di euro rubati, il reo confesso ne ha restituiti solo 800.000 euro e con una condanna di quattro anni e due mesi rischia di non scontare nemmeno un giorno di reclusione –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa e se non ritengano opportuno intervenire, per quanto di competenza, per fare luce sulle ragioni della mancata trasmissione, da parte di Poste Italiane s.p.a., della documentazione richiesta dall'Agenzia territoriale di Asti, parte offesa nel procedimento contro il suo ex direttore generale Pierino Santoro. (4-07315)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasferimento di capitali

servizio postale

documentazione