ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07303

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: NACCARATO ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAMANI VANESSA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2014
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2014
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2014
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/12/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07303
presentato da
NACCARATO Alessandro
testo presentato
Mercoledì 17 dicembre 2014
modificato
Mercoledì 14 gennaio 2015, seduta n. 362

   NACCARATO, CAMANI, MIOTTO, NARDUOLO, COZZOLINO, MANNINO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
nel corso dell'inchiesta nota con il nome di «Mafia Capitale», la procura di Roma ha ordinato il sequestro ai fini di confisca di quote di due società — Terni Scarl e Bellolampo Scarl — entrambe con sede in via Pierobon 46 a Limena in provincia di Padova, riconducibili a Riccardo Mancini, 56 anni, uomo chiave dell'inchiesta capitolina;
Mancini è stato arrestato per tentata estorsione, accusato di associazione di tipo mafioso in concorso, conosciuto dalle forze dell'ordine perché negli anni ottanta è stato destinatario di provvedimenti restrittivi della libertà personale per associazione sovversiva, banda armata e viene definito «uomo forte dell'amministrazione comunale romana e, specificatamente, plenipotenziario del sindaco Alemanno, quantomeno in taluni settori dell'amministrazione della cosa pubblica»;
dalla prima ricostruzione che appare sulla stampa, secondo l'accusa, Mancini, attraverso il figlio Giovanni Maria, 29 anni, legale rappresentante e socio unico della Società Generale Rifiuti srl con sede a Roma in piazza Sallustio 3, detiene il 40 per cento (per un valore nominale di 4 mila euro su un capitale di 10 mila euro) della Terni Scarl, società con sede a Limena in via Pierobon 46, specializzata nel trattamento dei rifiuti (la cui attività è cessata giusto un mese fa, il 10 novembre scorso) e il 10 per cento della Bellolampo Scarl (1.000 euro di quote per un capitale sociale di 10 mila euro), società consortile con sede a Limena in via Pierobon 46;
la Bellolampo Scarl ha come oggetto sociale «la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori di realizzazione di un impianto di trattamento meccanico e biologico della frazione residuale e della frazione organica dei rifiuti urbani da realizzare in contrada Bellolampo nel Comune di Palermo»;
Bellolampo Scarl è stata registrata pochi giorni dopo l'affidamento di questi lavori alle imprese socie consorziate in un raggruppamento temporaneo di imprese nel febbraio scorso;
la società consortile risulta essere di proprietà della Intercantieri Vittadello Spa con sigla Vittadello Spa con sede a Limena in via Pierobon 46 (per il 65 per cento), di Torricelli Srl (15 per cento, sede a Forlì in via Masetti 11/L) e di Loto Impianti Srl (10 per cento, Siracusa via Arsenale 44/46);
Terni Scarl è stata registrata il 30 novembre 2011, allo scopo di provvedere alla progettazione integrata e ai lavori per il «Revamping» dell'esistente centrale di recupero energetico della società Terni EN.A Spa, ora A.R.I.A Acea Risorse e Impianti per l'Ambiente Spa;
Terni Scarl ha capitale sociale di 10 mila euro e risulta di proprietà della Società Generale Rifiuti Srl per il 40 per cento, di IGM Ambiente Srl (con sede nel comune di Melilli, provincia di Siracusa) per il 10 per cento e per il restante 50 per cento della Intercantieri Vittadello Spa con sigla Vittadello Spa con sede a Limena in via Pierobon 46;
Terni Scarl e Bellolampo Scarl hanno entrambe sede legale allo stesso indirizzo della Intercantieri Vittadello Spa con sigla Vittadello Spa a Limena in via Pierobon 46, di proprietà della Finanziaria Vittadello Srl, di proprietà di Andrea e Sergio Vittadello;
gli inquirenti si sarebbero convinti a emettere la misura di prevenzione patrimoniale antimafia proprio per la presenza del figlio di Mancini nel consiglio di amministrazione della Scarl di Limena nel portafoglio della Società Generale Rifiuti Srl;
le indagini dei carabinieri del Ros per conto della procura di Roma stanno cercando di ricostruire i motivi che avrebbero spinto Riccardo Mancini a entrare in società con altre imprese per la costruzione di impianti di trattamento rifiuti;
nell'ordinanza di custodia cautelare si legge che «Riccardo Mancini, pubblico ufficiale a disposizione dell'associazione, partecipa fornendo uno stabile contributo per l'aggiudicazione di appalti pubblici, per lo sblocco di pagamenti a favore delle imprese riconducibili all'associazione, con le aggravanti di essere un'associazione armata e dell'avere finanziato attività economiche controllate con i proventi di delitti»;
gli investigatori del Ros avrebbero ricostruito il patrimonio di Riccardo Mancini, confrontato i suoi redditi e quelli del suo nucleo familiare, verificando la «sussistenza di una sperequazione economica» e «accertando una notevole sproporzione tra pur considerevoli redditi percepiti di qualunque natura e il patrimonio accumulato»;
Mancini, infatti, oltre al figlio, aveva coinvolto tutta la famiglia nei suoi traffici e il tribunale ha sequestrato, oltre alle quote delle due aziende padovane, terreni, intere società o parti di esse, appartamenti e decine di immobili riconducibili a lui ma intestati al figlio, all'attuale o all'ex moglie, alla madre e a tre diversi prestanome;
inoltre le indagini stanno facendo emergere inquietanti collegamenti con la società Cassiani Tecnologie di proprietà di Giorgio Cassiani con sede a Castelnuovo del Garda (Verona) che costruisce e commercializza macchinari per la pulizia stradale e che avrebbe avuto relazioni con la società romana Ama;
dalle indagini si sta evidenziando un presunto traffico di armi, acquistate tramite false fatturazioni, che si svolgerebbe attraverso alcune operazioni presso il comune di Cortina d'Ampezzo in provincia di Belluno;
dopo i numerosi casi di infiltrazione mafiosa in Veneto, anche questo episodio conferma la volontà delle organizzazioni criminali di mettere radici nella nostra regione per costruire nuove opportunità di traffici entrando in relazione con società del territorio e dirigendo i loro interessi in particolare verso gli appalti pubblici;
in particolare, gli interroganti esprimono la loro preoccupazione circa le reali ragioni che avrebbero spinto i soci delle due Scarl a creare due società a Limena, in provincia di Padova, per realizzare opere, come la ristrutturazione della centrale di recupero energetico a Terni e la progettazione ed esecuzione dei lavori di realizzazione di un impianto di trattamento meccanico e biologico della frazione residuale e della frazione organica dei rifiuti urbani da realizzare in contrada Bellolampo nel comune di Palermo, in località situate a grande distanza dalla loro sede legale;
la notizia ha sollevato grande allarme perché dimostra, come più volte denunciato dagli interroganti, la presenza della criminalità organizzata nel tessuto economico veneto –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
quali atti di competenza, anche per il tramite degli uffici territoriali del Governo, intenda adottare per prevenire e contrastare la presenza della criminalità organizzata nel tessuto economico del Veneto. (4-07303)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

edificio per uso industriale

societa' consortili