ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07260

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 348 del 11/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/12/2014
Stato iter:
07/01/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 07/01/2015

CONCLUSO IL 07/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07260
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Giovedì 11 dicembre 2014, seduta n. 348

   RONDINI e GRIMOLDI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il nuovo concorso nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione in medicina, si è svolto dal 28 al 31 ottobre 2014, in più di 400 sedi differenti in tutta Italia;
   il concorso era strutturato in questo modo: il 28 ottobre: prova comune composta da 70 quesiti di medicina (argomenti clinici e pre-clinici);
   il 29, 30 e 31: i candidati dovevano svolgere una prova composta da 30 quesiti di macroarea (medica, chirurgica e dei servizi clinici) uguali per tutti i candidati, seguita da una prova composta da 10 quesiti di area specialistica, differenti per ogni Scuola. Ciascun candidato poteva scegliere fino a due Scuole per ogni area;
   già dal primo giorno, come evidenziato da numerosi articoli e testimonianze dirette di partecipanti al concorso, sono emerse varie criticità:
    a) mancato rispetto delle procedure concorsuali previste nel bando in merito all'assegnazione dei posti a sedere, messo in alcuni casi a verbale;
    b) allestimento non idoneo delle sedi in cui si è svolta la prova. Diversi candidati hanno segnalato pc non adeguatamente distanziati, tastiere a disposizione dei candidati, collegamento alla rete Internet dei pc;
    c) controlli non uniformi, pertanto non adeguati, su tutto il territorio nazionale. In alcune sedi è stato possibile introdurre telefoni cellulari, come testimoniato da alcune foto circolanti su internet. Si segnala anche che in alcune aule è stato concesso ai candidati di abbandonare la postazione durante l'espletamento della prova per andare in bagno, ciò in violazione di quanto statuito dal bando;
    d) mancanza di linee guida in merito alla risoluzione di criticità intervenute durante lo svolgimento della prova. In una sede, in seguito ad un blackout, i candidati hanno ripetuto la prova a distanza di due ore, quindi non più contemporaneamente alle altre sedi nazionali, e dopo averne già visualizzato il contenuto;
    e) tutte le suddette segnalazioni dimostrano l'assenza di garanzia di condizioni paritarie fra tutti i candidati su tutto il territorio nazionale nello svolgimento delle prove, con conseguente possibilità, in alcune aule d'esame, di interazione fra gli stessi;
    f) tutte le irregolarità sopra esposte hanno immediatamente allarmato i concorrenti a livello nazionale, dando il via a segnalazioni indirizzate al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in seguito alle quali, il secondo giorno di prove, è stata inviata una circolare, letta a tutti i candidati, in cui si chiedeva un controllo più rigoroso da parte dei vigilanti e responsabili d'aula;
    g) l'irregolarità più eclatante tuttavia si è manifestata in data 1o novembre 2014, quando il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con un comunicato stampa ufficiale affermava che, a seguito dei controlli di ricognizione finali sullo svolgimento dei test, era stata rilevata una grave anomalia nella somministrazione delle prove scritte del 29 e 31 ottobre che riguardavano rispettivamente le scuole dell'area medica e quelle dell'area dei servizi clinici;
   il Cineca, il consorzio interuniversitario incaricato di somministrare i test, tramite lettera ufficiale inviata al Ministero la sera del 31 ottobre 2014, aveva ammesso «un errore nella fase di codifica delle domande durante la fase di importazione» di queste ultime nel data-base utilizzato per la generazione dei quiz;
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, quindi, preso atto di quanto accaduto, stabiliva di annullare e ripetere le prove oggetto dell'errore determinato dal Cineca, ovvero i 30 quiz comuni all'area medica e i 30 comuni all'area dei servizi clinici fissando allo scopo la data del 7 novembre. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca comunicava inoltre che il 3 novembre il Ministro Giannini avrebbe firmato apposito decreto;
   in data 3 novembre 2014, tuttavia, il Ministro Giannini non firmava alcun decreto ed il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ribaltava la propria decisione annunciando, con un secondo comunicato stampa, che le prove per l'accesso alle scuole di specializzazione in medicina del 29 e 31 ottobre non si sarebbero più dovute ripetere, avendo trovato una soluzione in grado di salvare i test;
   a seguito di un consulto con la Commissione nazionale, incaricata prima del concorso per validare le domande del quiz, nonché con l'Avvocatura di Stato, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca decideva che 28 quesiti su 30 proposti ai candidati sia per l'area medica (29 ottobre) che per quella dei servizi clinici (31 ottobre) erano comunque da ritenersi validi ai fini della selezione, poiché i settori scientifico-disciplinari di ciascuna area erano in larga parte comuni. Pertanto procedeva con la neutralizzazione di solo due domande per area;
   contrariamente a quanto affermato nel comunicato, tale decisione non ha tuttavia salvato la bontà del test, alterando invece la graduatoria in maniera sostanziale;
   non si comprende come mai inizialmente la decisione fosse quella di far ripetere le due prove invertite, basata sulla considerazione che i quesiti appartenessero a due aree differenti, come da bando, mentre con un giudizio a posteriori, la Commissione nazionale ha ritenuto i quesiti delle due aree sovrapponibili, ad esclusione di 2 domande per ciascuna area. Peraltro individuate su criteri ancora ignoti;
   la neutralizzazione delle due domande, avvenuta attribuendo 1 punto per ciascuna, ha stravolto interamente la graduatoria, uniformando il punteggio dei candidati. Giova ricordare che inizialmente era attribuito 1 punto per ogni risposta corretta, 0 punti per la risposta non data e -0,3 per ogni risposta errata. Uniformare il punteggio dei candidati, ha determinato una illegittimità che va contro il merito degli stessi. In questo modo coloro che avevano fornito le risposte sbagliate, hanno avuto un vantaggio superiore rispetto a chi aveva risposto correttamente;
   si aggiunga che non è dato sapere quali membri della Commissione nazionale hanno partecipato a tale valutazione;
   non è noto se il provvedimento di neutralizzazione dei quesiti, adottato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, necessiti di atto ministeriale ufficiale, non essendo stata emanata al momento alcuna disposizione ufficiale ad eccezione del comunicato stampa su menzionato;
   a seguito di segnalazioni inviate, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ha provveduto a neutralizzare ulteriori due quesiti, appartenenti alle prove specialistiche di malattie dell'apparato cardiovascolare e endocrinologia e malattie del ricambio, determinando anche qui una illegittimità contro il merito;
   la prova che ciascun candidato ha svolto e che può scaricare in formato PDF dal sito www.universitaly.it, risulta essere sostanzialmente modificata, poiché riporta non più le risposte realmente fornite dal candidato durante lo svolgimento della stessa, ma quelle corrette ovvero neutralizzate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Appare chiaro che, ove non esistesse più un file originale non modificabile della prova svolta dal candidato, si perderebbe la certezza dell'inalterabilità della prova concorsuale, per eventuale manomissione o contraffazione operata da soggetti terzi;
   molti dei quesiti a cui sono stati sottoposti i candidati, risultano essere quantomeno dubbi e fuorvianti, lasciando ampio spazio ad interpretabilità in merito alle possibili risposte selezionabili. In alcuni casi è possibile che più di una risposta risulti corretta, ovvero quella ritenuta ufficialmente corretta non sia in realtà tale. Dilemma che sarebbe stato evitato mediante l'indicazione di una bibliografia di riferimento, come disposto dal decreto ministeriale 30 giugno 2014 n. 105, articolo 2, comma 1;
   il punteggio medio della prima giornata di prove, in alcune sedi risulta discostarsi enormemente dalla media dei punteggi nazionali, sollevando il legittimo sospetto di svolgimento non regolare della prova da parte dei candidati di tali sedi;
   i partecipanti con ulteriori segnalazioni, hanno messo in luce un'organizzazione superficiale, lacunosa e poco trasparente del concorso:
    a) la comunicazione di sedi e orari del concorso è avvenuta oltre il termine previsto dal bando (almeno 20 giorni prima dell'inizio del concorso);
    b) la mancanza della comunicazione nei tempi adeguati del numero di concorrenti iscritti. Il numero totale dei candidati, infatti, è stato pubblicato solo il giorno di inizio del concorso. Il numero dei candidati per ciascuna scuola non è stato mai comunicato se non al momento della pubblicazione delle prime graduatorie;
    c) al momento non è noto se siano state poste in essere le dovute verifiche, capillari e non a campione, delle autocertificazioni riguardanti le tesi di laurea sperimentale e i voti che ciascun candidato ha dichiarato per ciascuna materia. Tali parametri sono stati considerati per l'attribuzione dei punteggi per il curriculum individuale, risultando determinanti per l'elaborazione della graduatoria;
    d) il  software utilizzato per la prova concorsuale, presenta presumibilmente una anomalia per cui era possibile modificare inavvertitamente e involontariamente la risposta fornita ai quesiti, cliccando in un punto differente dello schermo rispetto a quello ove doveva apporsi la spunta di selezione (in gergo «radio») modificando in questo modo la scelta del candidato;
    e) l'elevato numero delle sedi individuato non ha garantito omogeneità nei controlli dei candidati da parte del personale preposto. Nell'elenco fornito dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca compaiono 169 sedi per un totale di 442 aule. Inoltre altre sedi sono state designate per lo svolgimento del test pur non comparendo in tale elenco –:
   se il Ministro alla luce dei fatti esposti non intenda:
    a) tutelare il totale dei candidati del Concorso nazionale, poiché tutti indistintamente sono stati lesi dalle numerose irregolarità elencate e pertanto spettanti delle borse di specializzazione in sovrannumero, come forma risarcitoria;
    b) distribuire le risorse aggiuntive di medici nei policlinici universitari e nei presidi ospedalieri territoriali, in linea con l'articolo 43 del decreto-legge n. 368, 17 agosto 1999, nel rispetto degli standard formativi e garantendo un «tronco comune» tra gli atenei ed il territorio, secondo l'articolo 2 del decreto ministeriale del riassetto scuole di specializzazione di area sanitaria, 1o agosto 2005;
    c) implementare il numero dei contratti di formazione specialistica, in linea agli standard dei Paesi europei, secondo l'articolo II-74 della Costituzione europea e l'articolo 4 della Costituzione italiana;
    d) rivisitare e rielaborare il bando per l'ammissione alle scuole di specializzazione in medicina del decreto ministeriale n. 612, 8 agosto 2014, correggendo le irregolarità emerse e conservando la «Nazionalità» del concorso, a tutela dei futuri medici abilitati ed in nome del concetto di meritocrazia. (4-07260)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione medica

Costituzione europea

formazione professionale