ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07232

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/12/2014
Stato iter:
17/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/07/2017

CONCLUSO IL 17/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07232
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   PETRAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la linea ferroviaria Arcisate-Stabio non ha pace e non si intravede il suo completamento. Il progetto prevede lo sviluppo di circa 8,4 chilometri di cui circa 4,5 chilometri di raddoppio in sede del tratto di linea esistente da Induno Olona al bivio di Porto Ceresio e circa 3,9 chilometri di nuova linea a doppio binario fino al confine di Stato;
   nei comuni di Induno Olona e Arcisate il tracciato, secondo il progetto, si sviluppa in trincea profonda risolvendo in questo modo tutte le interferenze alla viabilità dovute ai vari passaggi a livello presenti;
   da quanto si è appreso dalla risposta del Sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti Umberto del Basso de Caro all'interrogazione n. 5-03907, avvenuta in data 30 ottobre 2014, la realizzazione del nuovo collegamento Arcisate-Stabio è stata affidata all'ATI Salini-Carena nel 2010 con appalto integrato il cui costo dell'intero progetto è di 261 milioni di euro;
   stante la presenza di arsenico naturale nei terreni, non accertata in sede preliminare all'inizio dei lavori, l'Appaltatore ha di conseguenza modificato il PGTR (piano di gestione terre e rocce da scavo) che prevedeva il conferimento delle terre in esubero contaminate presso l’ex cava Rainer, attraverso modellazione morfologica. La nuova versione del PGTR è stata approvata con prescrizioni dalla regione Lombardia nel maggio 2012;
   ad aprile 2013 sono state rinvenute, nel sito dell’ex cava Rainer, tracce di idrocarburi che hanno spinto la provincia di Varese a dichiarare il sito «potenzialmente inquinato»;
   nel mese di giugno 2013 la regione Lombardia chiedeva di procedere con le lavorazioni che non interessassero gli scavi e potessero consentire il prosieguo dei lavori per tre mesi;
   l'italferr Spa, soggetto tecnico di RFI spa, ha provveduto a stilare il progetto esecutivo di sistemazione ambientale relativo a due siti per la messa a dimora definitivo delle terre e rocce da scavo, che saranno allocate in parte presso l'Area CSFBO2 (ex proprietà Rainer) ed in parte presso la Cava Femar, nel Comune di Viggiù (Varese);
   in data 5 giugno 2014 si è aperta la conferenza di servizi volta ad ottenere i pareri degli enti coinvolti; il 6 ottobre 2014 il progetto esecutivo è stato inoltrato al CIPE per l'approvazione;
   successivamente all'avvenuta approvazione del progetto esecutivo da parte del CIPE in data 10 novembre 2014 che ha sbloccato i lavori, un'altra piaga si è abbattuta sulla Arcisate-Stabio, infatti dal quotidiano La Prealpina si apprende che la RFI s.p.a. committente dell'opera, ha deciso di rescindere il contratto con l'impresa appaltatrice, l'ICS, che potrebbe portare alla chiusura del cantiere ed ai licenziamenti di 35 lavoratori;
   la questione occupazionale è ben più ampia di quanto si possa immaginare poiché la chiusura del cantiere interesserebbe non solo la ICS ma anche le circa duecento aziende che allo stesso cantiere vi lavorano;
   i disagi, che i cittadini saranno costretti a subire a causa di questi ulteriori ritardi nel completamento dell'opera, hanno spinto le amministrazioni Comunali di Induno Olona, Arcisate e Cantello insieme con la comunità montana del Piambello, a rivolgersi all'autorità giudiziaria –:
   quali iniziative intendano assumere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, per la risoluzione della vertenza in atto tra RFI s.p.a. ed ICS e come intendano operare affinché vengano ultimati i lavori nei tempi previsti. (4-07232)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 835
4-07232
presentata da
PETRAROLI Cosimo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Il nuovo collegamento Arcisate-Stabio si estende in territorio italiano nei centri abitati dei comuni di Induno Olona ed Arcisate e, oltre il confine dello Stato in territorio svizzero, si collega con il tratto Stabio Mendrisio, ultimato a giugno del 2014 da parte delle Ferrovie federali svizzere.
  La messa in esercizio commerciale della linea in territorio svizzero è iniziata in forma limitata tra Como-Chiasso e Mendrisio Stabio, nelle ore di punta con cadenza oraria fra Como e Mendrisio e semioraria tra Mendrisio e Stabio.
  La porzione dell'intervento Mendrisio-Varese in territorio italiano prevede circa 5 chilometri di raddoppio del tratto di linea esistente tra Induno Olona al bivio per Porto Ceresio, circa 3,3 chilometri della nuova linea a doppio binario Bevera-confine di Stato, la trasformazione in fermata delle stazioni di Induno Olona e Arcisate, nonché la nuova fermata di Gaggiolo.
  La realizzazione delle opere avviata nel 2010 è stata condizionata da problematiche in merito alla gestione delle terre di scavo e dal contenzioso con l'appaltatore, risoltosi con l'accordo del 19 febbraio 2014.
  In base a tale accordo è stato sottoposto all'approvazione del Cipe un progetto esecutivo di variante che individua i siti di stoccaggio definitivi dello smarino.
  In data 8 gennaio 2015, rete ferroviaria italiana e l'impresa appaltatrice Ati, Salini, poi Ics grandi lavori s.p.a., oggi SALC S.p.A. Carena, hanno firmato l'atto di risoluzione contrattuale per mutuo consenso.
  L'avanzamento dell'appalto rescisso si è attestato a circa il 47 per cento del totale lavori. Successivamente con una nuova gara sono stati riaffidati i lavori per ultimare la realizzazione della nuova linea.
  Il Cipe, nella seduta del 6 agosto 2015, delibera n. 61, pubblicata in Gazzetta ufficiale n. 2 del 4 gennaio 2016, ha reiterato il vincolo preordinato all'esproprio sulle aree interessate dal progetto definitivo del nuovo collegamento ferroviario Arcisate-Stabio ed approvato ex novo, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, il progetto definitivo di detto collegamento ferroviario del costo aggiornato di euro 261 milioni, comprensivo del progetto di sistemazione ambientale e della messa a dimora definitiva delle rocce e terre da scavo.
  Per l'intera nuova tratta è prevista l'eliminazione di tutti i passaggi a livello esistenti, mediante la realizzazione di opere stradali sostitutive.
  I lavori proseguono a pieno ritmo, con ultimazione programmata per dicembre 2017 e contestuale attivazione all'esercizio commerciale.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

infrastruttura dei trasporti