ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07224

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/12/2014
Stato iter:
08/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2015
PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2015

CONCLUSO IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07224
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   SIBILIA, MANLIO DI STEFANO, GRANDE, SCAGLIUSI, SPADONI, DI BATTISTA e DEL GROSSO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   su ilfattoquotidiano.it del primo dicembre 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo «Farnesina, immobili all'estero affittati a basso costo e senza gara» riguardante quegli immobili del patrimonio del Ministro interrogato concessi in fitto «senza gara a canoni irrisori, a volte a vantaggio di inquilini originali»; secondo quanto riportato nell'articolo citato, l'incasso di 61 canoni di concessione a favore della nostra diplomazia italiana all'estero ammonta soltanto a 1,2 milioni di euro annui, metà dei quali proveniente da un unico contratto stipulato con un ospedale di Istanbul ristrutturato con soldi dello Stato italiano. Gli altri 60 canoni sono molto bassi, se non irrisori; a Washington, la Italian Food & Beverage Inc. spa ha ottenuto in concessione 170 metri quadrati nel cuore del quartiere diplomatico per soli 300 euro mensili;
   a Tirana l'ambasciata ha concesso, senza alcuna gara pubblica, alla Ciano Trading di Livorno la costruzione di un prefabbricato di 115 metri quadrati all'intero del compound diplomatico, riscuotendo in cambio 150 euro al mese;
   ad Alessandria d'Egitto l'Istituto di credito Intesa San Paolo, proprietario della mediorientale Bank of Alexandria, nel luglio 2014 ha avuto in fitto in piazza Saad Zaghloul il Palazzo del Bulacco, di ben 1.300 metri quadrati, alla cifra di 3.800 euro al mese;
   a Teheran l'immobile in Avenue France di proprietà dell'ambasciata italiana, di 1.685 metri quadrati, è stato concesso ai frati cappuccini dell'arcidiocesi di Isfahan per 20 euro l'anno;
   a Casablanca la sede del Circolo degli Italiani è diventata un ristorante senza gara e a trattativa privata sulla base di una concessione di 1.800 euro per 330 metri quadrati;
   a Praga l'appartamento accanto all'Istituto di cultura, di 183 metri quadrati, nel quartiere Malà Strana, uno dei più ricercati della città boema, è stato dato in fitto per 1.000 euro lordi all’Alchymist Group, una società che gestisce 4 tra alberghi superlusso e spa nella capitale ceca –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per garantire un equo rapporto tra canone di locazione e valore degli immobili di proprietà del Ministero in modo da assicurare il giusto introito nelle casse statali.
(4-07224)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 aprile 2015
nell'allegato B della seduta n. 404
4-07224
presentata da
SIBILIA Carlo

  Risposta. — In risposta ai quesiti posti dall'interrogante, si premette che l'istituto della concessione dei beni demaniali è regolato, come anche ricordato nell'articolo del Il Fatto Quotidiano, dal decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2005, n. 296 il quale dispone che il canone da richiedere al concessionario è commisurato ai prezzi praticati in regime di libero mercato e accertato da parte della Agenzia del demanio. Al fine di ottemperare a quanto previsto dalla normativa italiana, le Ambasciate – per la determinazione del canone – provvedono ad acquisire una perizia sul valore degli immobili da parte di tecnici e professionisti locali indipendenti in base alla quale viene formulato dalla sede il parere di congruità, tenendo presenti le condizioni poste dal mercato locale. Il decreto del Presidente della Repubblica n. 296 del 2005 prevede anche la possibilità di attribuire concessioni e locazioni a titolo gratuito o a canone agevolato in favore di enti ecclesiastici o associazioni di utilità sociale.
  Nel caso di Washington, lo spazio descritto dall'articolo de
Il fatto Quotidiano è l'atrio centrale dell'ambasciata. I locali concessi in locazione sono invece quelli della caffetteria, ovvero uno spazio più limitato che è situato all'interno di un edificio (l'ambasciata) ad accesso limitato e controllato. Per questi motivi e comunque sulla base di un parere di congruità fornito da uno studio di consulenza, il canone è stato stabilito per un importo di 400 dollari mensili. Si fa presente inoltre che l'ambasciata britannica e francese concedono spazi analoghi a privati a titolo gratuito a causa della scarsa redditività dell'attività economica ivi esercitata.
  A Tirana il canone per l'uso dell'immobile è stato determinato (e successivamente rivalutato) sulla base della perizia di un tecnico locale. Al termine dello scorso anno, l'ambasciata ha revocato la concessione poiché i locali non risultavano più idonei all'uso commerciale ed ha chiesto lo sgombero dei locali, avvenuto il 1o novembre 2014.
  Anche l'immobile ad Alessandria d'Egitto è stato concesso in uso con bando pubblico e l'importo del canone è stato determinato mediante perizia tecnica sulla base dei valori di mercato.
  Nel caso di Teheran, alla base della concessione d'uso a titolo gratuito dell'immobile vi è una convenzione del 1936 con l'Arcidiocesi di Isfahan, che si inserisce nel quadro dell'impegno del Governo italiano a tutelare la libertà di religione in Iran, così come fanno anche altre ambasciate in quel Paese. L'affitto ammonta a 20 euro annuali ma a tale cifra vanno aggiunti i costi della manutenzione ordinaria e straordinaria, che sono a carico del concessionario. Va inoltre tenuto presente che l'immobile è stato a suo tempo costruito a spese dell'Arcidiocesi e che, in passato, l'Ambasciata ha potuto utilizzare alcune strutture dell'Arcidiocesi, come il teatro (tale collaborazione è oggi interrotta per motivi di sicurezza).
  L'immobile di Casablanca è stato sempre utilizzato dalla collettività italiana attraverso l'associazione «Circolo degli italiani», che ha anche provveduto nel tempo alla sua manutenzione ordinaria e straordinaria. Per questo motivo, all'inizio, non è stato applicato alcun canone per il suo utilizzo. Nel 2006, proprio a seguito dell'entrata in vigore del predetto decreto del Presidente della Repubblica del 2005, il consolato chiese il pagamento di un canone mensile, determinato sulla base del libero mercato, che però la predetta associazione si rifiutò di pagare, facendo così sorgere un contenzioso. Al fine di evitare una perdita per il bilancio dello Stato e assicurare la manutenzione dei locali, l'ufficio consolare nel 2012 ha dichiarato la decadenza della concessione stipulata con il «Circolo degli italiani», provvedendo a formalizzare una nuova concessione con altro soggetto per un canone di circa 2.000 euro mensili.
  Infine, nel caso di Praga, l'uso dell'appartamento all'interno dell'immobile dell'istituto italiano di cultura è stato concesso a seguito di una procedura ad evidenza pubblica, condotta sulla base della normativa in materia. Il canone è stato determinato mediante perizia tecnica acquisita da professionisti sulla base degli indicatori economici del mercato locale. La perizia teneva conto anche dello stato manutentivo dell'appartamento, dell'assenza di arredi e di ascensore, nonché delle limitazioni legate alla destinazione dell'immobile, che è aperto al pubblico e che, durante la settimana, ospita i corsi di lingua. Oltre al pagamento del canone il concessionario provvede al restauro e alla manutenzione ordinaria dell'appartamento.

Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionaleLapo Pistelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

locazione immobiliare

ambasciata

relazioni diplomatiche