ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07211

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07211
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da un articolo pubblicato lo scorso 21 novembre sul www.grandangoloagrigento.it si apprende che a Licata, in provincia di Agrigento, su un'area compresa tra la sponda destra della foce del fiume Salso e il porto turistico di Licata, da svariati anni sarebbero stati depositati e abbandonati in modo incontrollato ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e nocivi per la salute e l'ambiente;
   l'area sarebbe da diversi anni senza recinzione, senza cancello e lasciata aperta a chiunque volesse entrarvi per sversare, in pieno centro abitato, rifiuti nocivi per la salute pubblica, lasciandoli a diretto contatto con il terreno, esposti agli agenti atmosferici, con conseguente inquinamento del suolo e delle falde acquifere sottostanti;
   la foce del fiume Salso sarebbe quindi piena di cumuli di rifiuti di ogni genere e, in particolare, oli esausti, vernici, montagne di piastrelle rotte, una quantità enorme di amianto in frantumi, sfaldato e polverizzato, vi sarebbero carcasse di cani in putrefazione, sacchi neri stracolmi di materiale scuro, guaine di cavi elettrici sparse dappertutto, pneumatici fuori uso, siringhe intrise di sangue e tantissime boccette vuote di metadone gettate all'interno di un fabbricato che ospita un impianto di sollevamento fognario comunale;
   tale discarica a cielo aperto confinerebbe non solo con il porto turistico ma anche con un edificio scolastico, il comando di polizia municipale e le caserme dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della Guardia di finanza;
   in quello stesso luogo, tra il 1997 e il 2002 sorgeva l'Osservatorio Avifaunistico, dove si trovava il «sentiero natura», lungo il quale i bambini delle elementari potevano osservare le essenze floristiche tipiche degli ambienti fluviali e una serie di cartelli didattici, fino a giungere al «capanno di osservazione»;
   in quel luogo, oggi inquinato e contaminato da chi ripetutamente vi ha riversato rifiuti nocivi, si svolgeva una vera e propria attività scientifica, volta allo studio naturalistico dell’habitat fociale mediante il censimento avifaunistico, lo studio dei flussi migratori, il monitoraggio delle acque, lo studio della fauna e della flora costiera, ma anche attività didattica, attraverso visite guidate da parte di scolaresche di ogni ordine e grado, a completamento degli incontri effettuati in aula;
   con quel progetto veniva di fatto intrapreso, dall'architetto licatese Franco Galia e dai ragazzi del WWF di Licata, un processo di bonifica e riconversione della zona fociale e, al contempo, si avviava un nuovo modo di intendere lo sviluppo urbanistico di Licata. L'idea era quella di trasformare la foce in una vera e propria oasi naturalistica, un parco urbano-fluviale con percorsi pedonali e ciclabili lungo le sponde e attrezzature di svago a servizio della città;
   purtroppo ancora oggi quell'area viene costantemente inquinata, anche dagli sversamenti di reflui non depurati provenienti dal depuratore comunale gestito dalla Girgenti Acque, come documentato e denunciato dall'associazione «A testa alta» lo scorso 6 aprile, 1o e 18 maggio 2014 –:
   se e quali iniziative siano state messe in opera o si intenda assumere per verificare l'eventuale inquinamento del suolo alla foce del fiume Salso e delle falde acquifere del fiume stesso anche per il tramite del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente. (4-07211)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

infrastruttura turistica

rifiuti pericolosi