ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07206

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: TOFALO ANGELO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 09/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/12/2014
Stato iter:
12/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/06/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/01/2015

SOLLECITO IL 19/02/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/06/2015

CONCLUSO IL 12/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07206
presentato da
TOFALO Angelo
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   TOFALO e DE LORENZIS. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 9 della Costituzione italiana pone tra i principi fondamentali lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica e la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e ambientale;
   il patrimonio artistico italiano è in larga parte presso i privati e non adeguatamente tutelato;
   ai sensi dell'articolo 30 del decreto legislativo n. 42 del 2004, oltre ai proprietari, l'obbligo di eseguire le opere necessarie alla conservazione del bene sottoposto a tutela, incombe anche sull'Ente territoriale ove lo stesso è ubicato, che però sino ad oggi ha avuto difficoltà ad adottare provvedimenti per salvaguardare il valore storico-artistico dei nostri patrimoni incurati;
   si precisa nell'articolo 32, del decreto legge n. 42 del 2004 che qualora l'Ente territoriale o proprietari non ottemperano alla diffida per la esecuzione delle opere necessarie alla conservazione del bene, tali opere devono essere eseguite dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo –:
   se si vogliano assumere iniziative normative per regolamentare meglio la compravendita dei patrimoni artistico culturali in modo che sia obbligatoriamente prevista in primis la cura del bene e poi la cessione dello stesso;
   quali azioni il Ministro intenda porre in essere in merito a questo problema. (4-07206)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 12 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 441
4-07206
presentata da
TOFALO Angelo

  Risposta. — Si riscontra l'interrogante in esame, con il quale l'interrogante chiede se il Ministro interrogato voglia assumere iniziative normative per regolamentare meglio la compravendita dei patrimoni artistico-culturali in modo che sia obbligatoriamente prevista in primis la cura del bene e poi la cessione dello stesso, e quali azioni intenda porre in essere in merito al suddetto problema.
  Al riguardo, occorre osservare preliminarmente che l'atto di sindacato ispettivo in esame dà luogo all'individuazione di due ambiti di riflessione, entrambi regolamentati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio secondo criteri tesi a garantire la tutela e la fruizione del patrimonio culturale.
  Fermo restando l'obbligo, che incombe sullo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali, nonché su ogni altro ente pubblico, di assicurare la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza, il primo degli ambiti, individuato anche dall'interrogante, riguarda gli interventi conservativi su beni dichiarati di interesse culturale e appartenenti a soggetti privati, regolamentati dal codice di settore agli articoli che vanno dal 30 al 38. In particolare, l'articolo 32 esamina il caso di interventi conservativi imposti al proprietario, possessore o detentore da parte del competente ufficio territoriale. I successivi articoli 33 e 34 individuano le procedure di esecuzione degli interventi conservativi imposti e l'articolo 35 stabilisce la misura di partecipazione alla spesa sostenuta dal soggetto proprietario, possessore o detentore, spesa alla quale il Ministero ha facoltà di concorrere fino al suo intero ammontare qualora gli interventi siano di particolare rilevanza o riguardino beni in uso o godimento pubblico. Qualora il privato non ottemperi a quanto imposto dal Ministero, o non vi provveda in caso d'urgenza, l'amministrazione procede all'esecuzione diretta degli interventi conservativi sul bene culturale. L'articolo 38, infine, dispone che i beni culturali restaurati o sottoposti ad altri interventi conservativi con il concorso totale o parziale dello Stato nella spesa, sono resi accessibili al pubblico secondo modalità fissate in apposti accordi sottoscritti con i singoli proprietari.
  Il secondo ambito, richiamato dall'interrogazione parlamentare, riguarda l'aspetto della compravendita di beni culturali dichiarati di proprietà privata. Al riguardo, il codice di settore individua, negli articoli 59, 60, 61 e 62, la fattispecie dell'acquisizione coattiva da parte dello Stato, allorquando eserciti il diritto di prelazione, e declina le modalità di esercizio del citato diritto.
  Dal quadro normativo sopra richiamato, si ricava che non necessariamente le azioni descritte, relative in un caso all'imposizione di obblighi conservativi sul bene, nell'altro all'esercizio del diritto di prelazione in occasione dell'alienazione di un bene culturale, sono correlate, in quanto le stesse attengono a due distinte modalità di tutela: l'onere conservativo fa capo al privato e solo se si riscontra una sua inadempienza il Ministero, in casi di somma urgenza e laddove sia pregiudicata la sopravvivenza del bene, può intervenire a sue spese per finanziare l'intervento, mentre la facoltà di acquisire coattivamente un bene può e deve prescindere dalla valutazione del suo stato conservativo, ed è finalizzata ad assicurare un principio di preferenza per la titolarità pubblica del bene culturale in quanto più adatta ad assicurare la migliore tutela e la maggiore fruizione pubblica del bene culturale.
  Più in generale, sembra di potersi osservare, riguardo alle preoccupazioni manifestate dall'interrogante, che la strumentazione normativa offerta dal Codice, e sopra sinteticamente richiamata, appare in linea di principio adeguata; il nodo è rappresentato dalla limitatezza delle risorse, pubbliche e private, indirizzate alla tutela. Ma rispetto a tale nodo, come è noto, questo Ministero è impegnato ad invertire il pluriennale trend di riduzione che ha colpito tali risorse sta iniziando a conseguire importanti risultati.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

protezione del patrimonio

opera d'arte